Mi sveglio con un mal di testa tremendo e la testa sembra mi stia esplodendo. Il mio stomaco continua a brontolare e allora per accontentarlo decido di mangiare una mela a colazione, tanto per non sentirlo più per un paio d'ore. Mi alzo dal letto e vado in bagno dove mi faccio una doccia, ma prima, come ogni domenica mattina, mi peso.
Dopo essermi fatta la doccia mi metto l'asciugamano intorno al corpo e vado in camera dove accendo il telefono. Mi siedo sul letto e controllo i messaggi.
Alison: *Io e te dobbiamo parlare di un po' di cose e tu lo sai benissimo* sbuffo e le rispondo
Rebeca: *Non dobbiamo parlare di nulla, ho già detto tutto ieri*
Vedo un altro messaggio da parte di Nathan e non so se aprirlo o no sinceramente... Dopo ieri sera mi sento un po' strana e sinceramente non so perché. Decido in ogni caso di aprirlo e vedere che cosa vuole sapere.
Nathan: *Ehi, spero che tu stia bene, ieri sera non sembravi affatto in bella forma. Ti volevo chiedere il giorno per la prossima lezione di matematica. E comunque ieri sera stavi molto bene vestita in quel modo*Okay, allora. Vuole sapere come sto e il giorno delle ripetizioni... Ma ha anche detto che stavo bene con la gonna... Ma non vuol dire nulla, è solo Nathan. Vorrà solo conquistare la mia fiducia per venire a letto con me dato che gli ho sempre detto no. No, non è possibile, non interesso e mai interesserò a nessuno in quel senso.
Rebeca: * Ehi, si sto bene, grazie per l'interessamento, molto carino da parte tua... Comunque dimmi tu quando sei disponibile, io posso sempre*
Gli rispondo e poi, rendendomi conto che praticamente sono asciutta, mi vesto mettendomi il pigiama. Sì, il pigiama. Fosse per me ci andrei anche a scuola ma non posso. Una volta vestita scendo e vedo i miei fratelli fare colazione in cucina seduti al tavolo.
"Buongiorno principessa! Sono le dieci e mezza, di solito a quest'ora stai già studiando" dice George
"Buongiorno e no, oggi non ho voglia di avvantaggiarmi. Ho mal di testa. " dico io prendendo un'aspirina
"Bevuto troppo ieri sera?" chiede Josh iniziando a investigare e io scuoto la testa dandogli dello stupido."No, lo sai che non bevo"
"Hm, cercherò di crederti stavolta... Come è andata la festa? Ti sei divertita?" mi chiede poi"Tutto bene... Mi sono divertita" dico mentendogli
"Fammi indovinare... Ti sei isolata" prova a indovinare George"Nooo, ma che cosa ti salta per la testa" lo prendo in giro io. Mi conosce, è mio fratello.
"Si è isolata. Come immaginavo. Mi dici perché ci sei andata allora?"
"Perché Dylan e Alison dicono che non posso sempre stare a casa a guardare netflix e che devo uscire di più e lasciarmi andare"
"Hanno ragione, sei sempre a casa a parte se non sei da lei e immagino che non andate chissà dove. Però gli do ragione perché dovresti seriamente rilassarti un po', ti farebbe bene" dice George
"Mi rilasso già, grazie per l'interessamento fratellino. Comunque io adesso vado a letto, magari mi passa sto mal di testa. Ci pensate voi al pranzo?" chiedo e loro annuiscono. Li ringrazio e vado in camera mia dove mi butto sul letto e chiudo gli occhi cercando di rilassarmi. Nel farlo però mi riaddormento vengo svegliata da mio fratello che mi avverte che il pranzo è pronto. Resisto alla sensazione di non mangiare e vado con lui in cucina dove vedo mia madre che fa i piatti e mio padre a telefono. Aiuto mamma con i piatti e dopo ci mettiamo a sedere e iniziamo a mangiare."Come è andata la festa?" mi chiede mamma
"Tutto bene, mi sono divertita molto" le rispondo ovviamente mentendo. Mio padre, che è ancora a telefono, ci fa segno di fare silenzio e io alzo gli occhi al cielo dentro di me. Se devi stare a telefono vai di là e non rompere a noi vorrei dire ma mi limito a stare zitta e a mangiare il piatto di pasta davanti ai miei occhi che non sono sicura finirò. E così il pranzo lo passiamo in silenzio se non per la voce di mio padre che sta a telefono. Ma d'altra parte è sempre stato così e ora che ha finito di parlare a telefono tira fuori il solito pacchetto di sigarette. Si, ho davvero una bella famiglia, molto felice, allegra e socievole soprattutto. Ovviamente mio padre non va fuori a fumare ma sta seduto a tavola mettendo la cenere nel piatto, e io non so quante volte io e mamma gli abbiamo detto di andare fuori, ma non ha mai ascoltato e la casa a volte, o meglio, sempre, puzza di fumo e a me dà fastidio.Mi fa arrabbiare il modo in cui si comporta papà, non gli importa nulla di quello che penso. Una volta ho provato a convincerlo a mandarmi con le mie amiche al mare ma lui non ha voluto perché non c'erano genitori e non ha neanche voluto ascoltarmi o sentire la mia opinione. Quando lui dice una cosa non è possibile fargli cambiare idea e non ti ascolta neanche. Io preferisco quando non c'è perché non lo sopporto, mi sento più libera e non devo stare attenta a tutto quello che faccio. Una volta, quando ero più piccola, mi controllava il telefono e io non riuscivo a ribellarmi. Ho e voglio la mia privacy, e quando veniva a controllarmi le chat e tutto mi irritava molto. Per fortuna ha smesso, o per il troppo lavoro o per altro, ma in ogni caso meglio così. Io vorrei avere quel rapporto padre figlia, ma lui non me lo permette. Soprattutto dopo quello che ha fatto: quando eravamo più piccoli e ci lasciava da soli ci diceva sempre di non litigare se non c'era nessuno a casa perché avremmo potuto farci male. Una volta però i miei fratelli stavano litigando ed eravamo da soli, io sono andata per cercare di farli ragionare. Urlavano e si insultavano e si sentivano da fuori casa. Mio padre, che stava tornando da lavoro, è arrivato e ha dato uno schiaffo a tutti e tre, anche a me che non c'entravo nulla. Poi, rendendosi conto che io non avevo fatto nulla ha preso loro due si sono chiusi in camera da letto. Da fuori camera ho sentito che li sgridava e che voleva sistemarli e quando sono usciti stavano entrambi piangendo e lui aveva una cintura in mano. Mi sono sentita davvero male in quel momento, sapere che gli aveva fatto del male mi faceva stare malissimo e volevo piangere. Mi ha chiesto scusa per avermi dato lo schiaffo, ma io è da allora che ho iniziato a staccarmi da lui. Qualche giorno dopo i miei stavano litigando e questo faceva stare male George che ha pianto. Mio padre ha detto che non doveva farlo perché era un uomo e poi io mi sono sfogata dicendogli dell'episodio della cintura e lui ha detto che non li aveva toccati. Ma io non ne sono molto sicura, perché ogni tanto se ne esce con frasi del tipo non mi avete mai visto arrabbiato veramente e io ho davvero paura di quella parte, soprattutto se tocca uno dei miei fratelli o mia madre. Quella è stata l'ultima volta in cui ho visto piangere sia George che Josh.
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Ricomincio da te
Romance[COMPLETA] Rebeca è la classica ragazza di 17 anni, timida, molto insicura di sé che si trova in un periodo della sua vita molto difficile dal quale non riesce a uscire. Nathan invece è il classico ragazzo che va con tutte e non vuole relazioni seri...