"Io lo ammazzo. Come si permette di dire certe cose?! Ma cosa sei? Un giocattolo?" dice infuriato Dylan dopo che gli ho raccontato quello che è successo "domani appena lo vedo..." inizia a dire ma io lo fermo dicendogli che non ce n'è bisogno e che me la vedrò da sola. Più o meno.
"La colpa è mia. Ho pensato che non fosse così tanto cattivo e invece... Ho sbagliato io a credere che fosse diverso." gli dico " è solo che con lui mi sento strana, non so cosa sento, se sento veramente qualcosa o è solo una mia impressione" confesso per la prima volta
"Mi stai dicendo che ti piace?" mi domanda Dylan
"Non sto dicendo questo, dico solo che con lui è diverso... Ma è sbagliato, e devo smetterla perché mi faccio solo del male."
A interrompere la nostra conversazione è il mio telefono che segna un nuovo messaggio. Appena vedo il mittente e il contenuto mi rabbuio ancora di più. Dylan nota questo cambiamento e mi domanda chi sia e gli mostro il telefono. Sullo schermo c'è un messaggio di papà
Papà: *Verso le sette torna tua sorella dall'Italia, vedi di essere a casa*
Rispondo con un okay e per poco non lancio il telefono per terra. Non bastava Nathan che vuole solo portarmi a letto, ma ora ci si mette anche il ritorno di mia sorella.
"Merda. Questa non ci voleva proprio... Come farai?" mi chiede sapendo l'odio che provo nei suoi confronti
"Come faccio sempre. Andrò a casa, mi dipingo un sorriso finto e cerco di non ascoltarla... Anche se so già che il mio piano sarà un disastro. Tu giuro Dylan, adesso vorrei solo sparire e non tornare più..." dico sconsolata.
"Non dire così, hai noi che stiamo sempre accanto a te. Ricorda che non sei sola, okay?" dice prendendomi le mani e stringendole e io faccio sì con la testa e lo abbraccio.
Passiamo il pomeriggio a guardare Netflix cercando di distrarmi ma, ahimè, il momento di tornare a casa arriva e alle sei mi incammino. Saluto Dylan ringraziandolo di tutto e vado a casa.
Quando arrivo a casa sono le sette meno dieci e mia madre è in cucina a cucinare.
"Sono tornata" le dico
"Bene. Come è andata da Dylan? Vi siete divertiti?" Mi chiede mettendo il pollo nel forno.
"Si, abbiamo visto un film e abbiamo studiato" dico anche se non è vero ma di certo non posso dirle che ho pianto per un ragazzo che non mi interessa...
Decido di andare a farmi una doccia anche per rilassarmi e non pensare a Nathan e a Valerie che sta per arrivare. Io non riesco a andare d'accordo con lei, è prepotente e non la sopporto. Non riesco a stare accanto a lei. Per non parlare della preferenza di mio padre verso di lei.
Vado in bagno e dopo aver collegato il telefono alla cassa entro in doccia e mi rilasso. Penso a Nathan e al fatto che lo vedrò domani, a mia sorella Valerie che sta per arrivare, al senso di colpa che a volte si trasforma in voglia di vomitare ma non lo faccio perché mi fa schifo. Il vuoto che sento allo stomaco è lo stesso che sento dentro al mio petto e questa cosa non mi fa stare per niente bene. Quando esco dalla doccia mi asciugo e mi metto il pigiama e dopo mi stendo sul letto aspettando che la cena sia pronta. Non ho intenzione di scendere per salutare mia sorella, dato che lei è la prima a offendermi e a comportarsi in modo prepotente con me.
Apro Instagram e scorro la home, metto qualche like ai post con delle frasi che mi rispecchiano. A un certo punto qualcuno bussa alla porta di camera mia e vedo che è mio fratello George.
"Valerie è arrivata" mi dice
"Okay. Tra poco arrivo." e se ne va.
Io faccio un sospiro per incoraggiarmi ma non funziona, non sono pronta a vederla, non sono pronta a sentire le sue offese che so che mi faranno male. Scendo le scale e vedo Valerie con in mano una valigia, sta parlando con mamma e Josh e appena si accorge di me fa il suo solito sorrisino che mi fa venire voglia di prenderla a schiaffi.
"Ciao sorellina, vedo che sei sempre la solita maleducata" dice con un tono irritante
"Solo con chi se lo merita" le rispondo acida
"Rebeca. Rispondi bene a tua sorella che è più grande di te. Devi portarle rispetto. " mi riprende papà che è sul divano. Perché devo rispettare una persona che non rispetta me? Qui non si tratta di chi è più grande e chi è più piccolo, ma di rispetto reciproco e da parte sua non c'è, quindi non vedo perché devo farlo io.
"Non fa nulla papà, ormai non puoi fare nulla per cambiarla, è uscita male e dobbiamo tenerla così come è" faccio finta che le sue parole non mi fanno nulla, ma non solo mi sfiorano, mi colpiscono in pieno petto come se mi avessero infilato un coltello, come sempre insomma... Vorrei tornare in camera mia e non vedere né lei né papà, ma se lo faccio è peggio. Non rispondo e nessuno dice nulla se non mamma che ci avvisa della cena. D'altra parte è sempre così, dice sempre che sono fatta male, che ho dei problemi e che sono pazza e io non posso fare a meno di starci male.
Ci mettiamo a tavola e mamma serve il pollo e papà inizia a fare domande sui viaggi, su quello che ha visto, quello che ha fatto. Mai che chiedesse a me che cosa ho fatto a scuola o in gita...
"Si, Parigi è davvero una bella città. Vedere dal vivo la Tour Eiffel è stato emozionante. Per non parlare di Amsterdam e Dublino" racconta.
"Hai assaggiato le crepes? Scommetto che sono buonissime" chiede entusiasta George
"Si, le ho assaggiate e sono davvero buone, Ho assaggiato anche i macarons, ma non sono così buoni come mi aspettavo" risponde "voi invece? Con la scuola come va?" chiede
"Per ora tutto bene" risponde George
"E l'università?"
"Un po' pesante ma molto bene, grazie" risponde Josh
Io sto guardando il mio piatto da quando è iniziata la cena e ho mangiato davvero poco. Il mio stomaco in questo momento è chiuso e ogni volta che mangio un boccone si chiude sempre di più.
"Tu invece Rebeca? Come va? Hai trovato un ragazzo?" Mi chiede per prendermi in giro
"Si, va tutto bene e no, non l'ho trovato" rispondo acida
"Tranquilla, ci sarà qualcuno che ti prende... Povero lui..." dice e l'ultima parte la dice sussurrando sperando che non la senta, ma l'ho fatto e la mia autostima sta sprofondando sempre di più... Anzi, sta scappando, perché non mi vuole neanche lei.
STAI LEGGENDO
Ricomincio da te
Romance[COMPLETA] Rebeca è la classica ragazza di 17 anni, timida, molto insicura di sé che si trova in un periodo della sua vita molto difficile dal quale non riesce a uscire. Nathan invece è il classico ragazzo che va con tutte e non vuole relazioni seri...
