Peso.
Qualcosa che mi tormenta da tempo perché non bastava sentirmi un peso già prima, ora mi sento letteralmente un peso, e la bilancia è la protagonista dei miei pensieri. Non faccio altro che andare in bagno, spogliarmi e pesarmi e se vedo un chilo in più mi prende male e non mangio per un po'. Non riesco a non sentirmi così, anche quando mangio bene e sano mi sento in colpa e a volte vorrei piangere e urlare ma non lo faccio. Adesso per esempio sono in bagno, mi sto guardando allo specchio e non mi piace quello che vedo, né il mio volto, ma neanche il mio fisico. Tiro fuori la bilancia da sotto il mobile e dopo essermi pesata mi sento ancora in colpa. A volte ho paura di salire sulla bilancia per quello che potrebbe farmi vedere. Mi chiedo davvero come sia possibile essere finita a pensare tutte queste cose, in fondo nessuno mi ha mai detto nulla, nessuno mi ha mai detto nulla sul mio fisico eppure sto così e non riesco a fare nulla per risolverlo.
Per rilassarmi decido di farmi una doccia. L'acqua calda ha un effetto calmante su di me, anche se è proprio sotto la doccia che mi vengono in mente i pensieri peggiori e negativi e a volte mi sfogo piangendo.
Uscita dalla doccia mi metto intorno l'asciugamano e vado in camera dove mi metto il pigiama. Ignoro il borbottio del mio stomaco e mi butto sul letto. Prendo il telefono e apro WhatsApp vedendo un messaggio da un numero sconosciuto.
Sconosciuto:*So che non vedevi l'ora che ti scrivessi, e cerca di contenere gli ormoni, anche se so che è difficile quando si tratta di me. Comunque per le ripetizioni di matematica come facciamo?* Capisco che si tratta di Nathan da subito, solo lui può iniziare una conversazione così.
*Sono davvero euforica si... Comunque non lo so. Possiamo andare in biblioteca un giorno di questi* gli rispondo.
Mi alzo per cercare le cuffie che ho buttato da qualche parte della stanza e poi torno sul letto notando che lo stesso numero mi ha mandato un messaggio. Decido di salvarlo nella rubrica e leggo il messaggio.
Nathan: *Perché in biblioteca? Non possiamo fare a casa mia o tua?*
Rebeca: *Come vuole vostra maestà. Sappi solo che se vedo che non ti impegni smetto di farti da insegnante, perché sarebbe solo una perdita di tempo*
Nathan: *Va bene capo. Sabato sera c'è la festa a casa di Madison quindi si può fare la mattina. Che ne dici?*
Rebeca: * Va bene. Alle dieci ti va bene*
Nathan: *Okay. Alle dieci a casa mia*
Alzo gli occhi al cielo e sospiro. Mi chiedo perché lo sto facendo ma la risposta già la so. Sto facendo un favore alla professoressa, anche perché non avrei avuto il coraggio di dirle di no. Sento il campanello suonare e deduco sia arrivato Jace, infatti dopo pochi minuti la porta di casa si apre e la voce che sento non è quella dei miei genitori. Se penso che sabato devo andare da Nathan a fargli ripetizioni mi prende male. Io speravo che se ne dimenticasse, anche se a quel punto avrei dovuto scrivergli io e sono grata che l'abbia fatto lui, perché se fosse stato il contrario si sarebbe montato la testa più di come lo fa ora.
***
Venerdì mattina arriva abbastanza velocemente e le lezioni scorrono veloci. Stranamente il venerdì è una giornata rilassante, se non hai interrogazioni o compiti ovviamente. Non mi sono scontrata con Nathan per fortuna ma dovrei chiedergli dove sta di casa dato che non lo so. Dopo aver mangiato una semplice insalata, sotto gli occhi dei miei due migliori amici che mi guardano male e scuotono la testa, vado a cercarlo. Giro per la scuola fino a che non lo vedo alle macchinette con Noah, il suo migliore amico. Non mi sembra il caso di andare lì, anche perché poi inizierebbe a fare battutine su di me con il suo migliore amico e non voglio. Decido quindi di tornare indietro, ma proprio mentre lo sto per fare mi vede e mi chiama.
"Non vedevi l'ora di vedermi eh. Ti ho detto ieri di trattenere gli ormoni ma tranquilla, lo capisco" dice appena lo raggiungo.
"Ciao Noah... Comunque i miei ormoni quando ti vedono scappano, pensa un po'. Ti stavo cercando per chiederti l'indirizzo di casa tua" gli dico.
"Vuoi stalkerarmi per caso?" fa lui con il solito sorrisetto che sarebbe da prendere a schiaffi
"No idiota. Per le ripetizioni" gli ricordo. Intanto Noah guarda la scena con uno sguardo confuso. "Ripetizioni? Che ripetizioni" infatti gli chiede
"Di matematica. Non ti ricordi? Te l'ho detto ieri che la prof mi ha stressato" dice Nathan
"E ti ha affidato lei? Beh ci sta dato che è la migliore della classe. Mi raccomando usate il preservativo quando lo farete" dice poi.
Il preservativo? Io non ho intenzione di fare qualcosa con lui, mi faccio suora piuttosto.
"Scusa se interrompo la vostra stupida conversazione, ma io e Nathan non faremo proprio nulla" dico e lui fa una faccia della serie 'dicono tutte così' e mi fa davvero arrabbiare questa cosa. Come si permette di dire certe cose? Non so davvero come facciano a piacere alle ragazze.
"Adesso dimmi dove abiti per favore. Non sopporto più la vostra presenza" ripeto
"Va bene, come vuoi" e finalmente me lo dà e io me ne vado da lì.
Raggiungo i miei due migliori amici lamentandomi della stupidità di quei due e della loro arroganza.
"Sicura che non ti piaccia Nathan?" mi domandano per la centesima volta e io alzo gli occhi al cielo negando
"Ma secondo te mi piace uno come lui? Come se non sapessi come tratta le ragazze. Okay che mi disprezzo ma non così tanto da farmi maltrattare da lui." continuo.
"Lo sappiamo tranquilla. Comunque dopo la scuola vieni da me?" mi domanda Alison
"Si, ma devo prima passare da casa per prendere la roba per stanotte" le dico
"Va bene, andiamo insieme e poi da me. Tu sabato mattina a che ora devi andare via?" mi domanda.
"Da casa tua per arrivare da Nathan ci vogliono venti minuti, quindi alle nove e mezza così vado con calma" rispondo.
Veniamo interrotti dalla campanella che i ricorda che dobbiamo andare a lezione e così facciamo dandoci prima appuntamento al solito posto.
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Ricomincio da te
Romance[COMPLETA] Rebeca è la classica ragazza di 17 anni, timida, molto insicura di sé che si trova in un periodo della sua vita molto difficile dal quale non riesce a uscire. Nathan invece è il classico ragazzo che va con tutte e non vuole relazioni seri...
