La situazione è imbarazzante. Il mio corpo è schiacciato dal corpo di Nathan che in questo momento è davvero troppo vicino al mio viso. Vorrei dire qualcosa o smettere di arrossire ma non riesco a fare nessuno dei due.
Devo dire che è un bel ragazzo, ha un bel fisico e il contatto con il suo corpo mi provoca diverse sensazioni che cerco di spiegare con il fatto che non sono mai stata così vicina a un ragazzo se non con Dylan. Ma con Dylan non ho mai provato niente che vada oltre l'amicizia, quindi non so perché con Nathan sia diverso. Che mi inizi a piacere è impossibile perché ci parliamo da pochi giorni e poi è un donnaiolo.
Nathan mi fissa, mi guarda e cerca di capire quello che sto pensando, io cerco di spostarlo facendo una leggera pressione sul suo petto, ma invano.
"Ti puoi spostare per favore?" gli chiedo imbarazzata"E tu così ringrazi il ragazzo che ha evitato che sbattessi la testa a terra?" chiede ironico e alzando un sopracciglio e io non posso negare che sia carino.
"Forse sarebbe stato meglio se fossi finita a terra" dico accennando un sorriso
"Come la fai tragica e intanto stai sorridendo. E dato che ti ho salvato la vita mi merito un premio. Che ne dici un bacio?"
"Se ti alzi forse un bacio te lo do" gli dico ingannandolo. Lui si alza e mi dà la mano per aiutarmi e la accetto.Nathan fa una faccia della serie adesso mi aspetto un bacio e io rido interiormente. Mi avvicino e faccio finta di dargli un bacio sulle labbra ma poi cambio percorso e gli stampo un bacio sulla guancia.
Lui fa una faccia da cane bastonato e a me la cosa fa ridere. Gli dico poi un grazie e prendo lo zaino. Lui mi segue facendomi notare che ho riso e io alzo gli occhi al cielo.
"Non è che se non rido spesso non so ridere o non rido proprio" gli dico uscendo dalla stanza con lui dietro di me."Lo so, ma è davvero raro vederti ridere o sorridere e quindi è come se fosse un evento straordinario"
"Come sei esagerato" lo prendo in giro io scendendo le scale. Mi giro verso di lui quando mi sono alla porta e lo guardo."Grazie per essere stato attento almeno un po', non ho perso del tutto il mio tempo. Comunque dovresti seriamente impegnarti, sei più intelligente di quello che mostri" gli dico.
"Glielo dico sempre anche io ma non ascolta mai" sento dire da una voce maschile. Ci giriamo e vedo un uomo. L'uomo assomiglia a quello nella foto e quindi deduco sia il padre.
"Salve" lo saluto io imbarazzata. Mi imbarazza sempre conoscere i genitori dei miei amici o di qualcuno in generale, ho paura di essere impacciata o maleducata e di non piacergli.
"Papà. Quando sei arrivato?" lo saluta Nathan
"Un'ora fa ma non ti ho disturbato per non distrarti dallo studio, dato che è raro vederti studiare. Comunque piacere Victor" mi dice e io mi presento"Rebeca".
"Sei la prima ragazza che Nathan fa venire a casa e questa cosa mi sorprende" dice e io non posso nascondere il mio stupore.
"Solo perché dovevo fargli ripetizioni" dico cercando di ignorare la me che sta esultando e non so neanche il perché.
"Devi avere davvero una gran pazienza per fare ripetizioni a lui, soprattutto perché non tratta molto bene le ragazze"
"Scusate?! Io sono ancora qui e non è vero che le tratto male. Lo sanno che io non cerco relazioni serie" interviene Nathan spazientito
"Si certo... Comunque io adesso devo andare, i miei mi aspettano per mangiare. Grazie per l'ospitalità" ringrazio io non vedendo l'ora di andarmene da quella situazione
"Grazie a te per la pazienza che hai con mio figlio. Torna presto a trovarci" mi saluta il padre sorridendo e io ricambio. Saluto Nathan dicendogli un a domani e poi esco.Dato che sono le una e mezza ho tutto il tempo per prepararmi per la festa e decido di prendermela comoda. Cammino pensando a quello che ho provato stamattina: le strane sensazioni provocate dalla vicinanza di Nathan, il divertimento, perché alla fine mi sono divertita, ma anche imbarazzo, soprattutto quando è arrivato il padre e non sapevo come comportarmi o cosa dire. Chiamo Dylan chiedendogli a che ora passa a prendermi e mi risponde che passa alle otto, poi mi chiede come è andata da Nathan e gli dico che è andata bene e meglio di come mi aspettassi. Ometto il fatto della caduta perché non voglio domande su come mi sia sentita o supposizioni da parte sua inutili. Lo so che è il mio migliore amico ma non posso dirgli questa cosa, almeno non fino a che non capisco quello che provo, sempre se provo qualcosa... Inoltre quel contatto è stato solo un caso e non capiterà mai più.
Quando arrivo a casa trovo mamma in cucina che sta al telefono e George al cellulare sul divano. Saluto entrambi e vado a mettere a posto lo zaino. Sento ancora una volta il mio stomaco brontolare e nonostante ciò non faccio nulla, anzi, mi metto a sistemare la camera. Successivamente vado in salotto per vedere se George vuole vedere Flash con me e accetta. Mia madre decide di sedersi sul divano accanto a noi e come al solito inizia a fare domande sui personaggi e i vari fatti e a me questa cosa dà noia perché o seguo la serie o rispondo a lei. Per fortuna mio fratello risponde al posto mio.
Vediamo due episodi e poi controllo l'orologio notando che sono le sei e mezzo. Decido così di iniziare a vedere cosa mettere stasera. Vado in camera e apro l'armadio.
"Dove devi andare?" sento dire da dietro da mio fratello Josh
"Quante volte devo dirti di bussare prima di entrare? Comunque vado a una festa" gli dico"Se vuoi ti accompagno io, tanto devo uscire" mi propone
"Non serve, passa Dylan, ma grazie per avermelo chiesto"
"Va bene, ma stai attenta a chi dai confidenza, non accettare da bere da nessuno se non da Alison e Dylan." si raccomanda
"Grazie per preoccuparti per me, ma lo sai che non bevo in generale"Dopo la chiacchierata o meglio, raccomandazione di Josh vado a farmi la doccia, con una voglia di andare a quella maledetta festa pari a zero.
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Ricomincio da te
Romance[COMPLETA] Rebeca è la classica ragazza di 17 anni, timida, molto insicura di sé che si trova in un periodo della sua vita molto difficile dal quale non riesce a uscire. Nathan invece è il classico ragazzo che va con tutte e non vuole relazioni seri...