segreti di famiglia

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Un profumo pungente mi pizzicava le narici. Aprii leggermente gli occhi. Ero sdraiata su un letto a baldacchino con lenzuola di raso dorate e pietre incastonate. Una piccola nuvola di fumo aleggiava nella stanza. Era incenso?
"D...dove diavolo sono finita?" domandai spaesata, toccandomi la testa dolorante. Mi faceva male. Come se qualcuno mi avesse colpita.
"Tranquilla signorina. Voi siete al sicuro qui". Una ragazza più o meno della mia età mi sorvegliava al lato del letto. Era vestita da serva. I suoi abiti erano molto umili. La sua toga blu mi ricordava il colore della collana di giada di nonna Attenia.
"Scusi lei chi sarebbe? Sa perché sono qui?". La ragazza sospirò e poi scosse la testa come per mettersi nei miei panni.
"Signorina non potete parlarmi in maniera informale. Sono pur sempre una serva. Ve ne siete anche accorta. Vostra nonna vi ha mostrato qualche foto?".
Inizialmente non compresi di cosa stesse parlando ma poi spalancai la bocca meravigliata.
"Si! Ti riferisci al libro dei Toriiakani! Mia nonna me lo leggeva sempre da piccola. Incominciava con c'era una bambina che viveva sola con suo nonna in una terra straniera... Che ricordi. Comunque le serve vestite come te erano quelle della famiglia imperiale".
"Esattamente signorina".
"E cosa vuoi dire con questo? Che sono in un castello?" scoppiai a ridere come una matta. Mi uscivano persino le lacrime.
"No signorina. Non c'è nulla da ridere. Io sono Radia, la vostra serva personale. Voi siete la principessa Nehmra figlia del re Onges e della regina Nelea" spiegò. Notai che i suoi angoli della bocca rimasero abbassati e lo stesso valeva per le sopracciglia.
Non era davvero uno scherzo.
"Vorrei parlare con mia nonna se possibile".
"Mi accomiato allora". La serva si ritirò, nel frattempo mi misi a guardare i disegni sul soffitto. Delle rose blu che si intrecciavano tra loro.
"Nehmra. Eccomi" la porta si spalancò. La nonna era lì, un po' preoccupata.
"Siediti nonna. Devi raccontarmi tutto, altrimenti credo di impazzire". Nonna Attenia sospirò. Le rughe sul suo volto erano diminuite. Pareva ringiovanita.
"Quando eri ancora neonata tua madre e tuo padre sono venuti a scoprire che in te risiedeva un gran potere..." la fermai.
"Nonna ti prego, non vorrai raccontare la storia della ragazza di Toriiaka? La fanciulla con il dono della vita e della morte?".
"Nehmra quella storia non è inventata. Quella storia è vera. Sapevo che un giorno tu saresti dovuta ritornare nel tuo paese natio. Toriiaka è la tua terra. Tu sei nata qui, in questo castello. Tu sarai la futura regina".

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