il matrimonio combinato

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"Signorina siete stata invitata dal re a raggiungerlo nella sala dei troni". Ero intenta a rileggere il libro dei Toriiakani, quando la serva venne per informarmi. Lo chiusi con uno scatto e la seguii. Nella stanza dei troni trovai un uomo dell'età del re, seduto alla sua destra.
"Nehmra, ti presento il tuo futuro suocero, il re Arloc, della regione di Zerife, nostra confinante". I due si lanciarono un'occhiata complice e si versarono del vino a vicenda nel bicchiere.
"Padre, scusami. Credo di non aver compreso bene... Cosa vuoi dire con suocero?". Il re Arloc scoppiò in una grassa risata, poi si pulì i baffi unti con la mano.
"Mio figlio Okra ha la tua stessa età, è pronto per ascendere al trono. Visto che sei una ragazza inesperta e Onges è un mio amico dall'infanzia, ho accettato la sua interessante proposta di un matrimonio combinato tra famiglie reali". Deglutii rumorosamente.
"Ma... Ma non mi è stato detto nulla a riguardo... Perché padre? La prima volta che ci siamo visti hai taciuto!" dissi con voce alterata. Avevo il respiro affannoso. Non potevo credere di essere stata venduta appena rientrata nel mio regno. Per non parlare di quello che stavo vivendo. Un mix di emozioni che nessuno avrebbe retto facilmente al mio posto!
"Radia ti aiuterà con il vestito. Faremo il matrimonio al più presto, ora puoi andare" mi congedò, senza nemmeno degnarmi di un'occhiata. Pensava solo a quel suo rozzo amico con i baffi enormi e il naso a patata.
"Andiamo signorina..." Radia mi prese a braccetto e mi portò fuori.
"Hai visto come mi ha trattata? Sono o non sono sua figlia? Mi sento un'estranea per lui in questo momento!" piagnucolai, mentre Radia mi dava leggeri colpetti dietro la schiena per consolarmi.
"Suvvia signorina. Il re lo fa per il vostro bene. Il principe Okra oltre ad essere bello e intelligente, sarà molto rispettoso nei vostri confronti. Il suo carattere è molto riservato. Non è un chiacchierone!"
"E questo cosa vorrebbe significare? Se sarò sua moglie potrà farmi quello che vuole! Potrebbe essere gentile con gli altri ma nascondere una natura malvagia e possessiva" replicai singhiozzando. La serva mi spostò i capelli dal viso.
"Vi ripeto di no. Ho avuto modo di conoscere il principe quando è stato ospite al castello. È una brava persona ed è molto educato e maturo per la sua età". Radia continuò ad elogiarlo raccontandomi delle avventure che da piccoli lei, Okra e Aric facevano nei dintorni della fortezza.
"La signorina Aric è molto legata al principe. Quando verrà a sapere della notizia del matrimonio sarà una tragedia..." commentò preoccupata. La porta socchiusa si aprì improvvisamente e Aric cadde a terra, urtando contro un mobile. Andai subito a soccorrerla. Dal naso fuoriusciva del sangue.
"Dobbiamo chiamare un medico... Stai perdendo molto sangue...". Ricevetti un sonoro schiaffo sulla guancia. Me la tastai. Era bollente. Aric mi guardava con occhi carichi di odio e rancore.
"Tu! Maledetta! Sei arrivata per portarmi via tutto! Puoi accattivarti i nostri genitori ma ti impedirò di rubare il mio futuro sposo! Okra ed io ci siamo promessi amore eterno da piccoli!". Aric era fuoriosa. Prese il colletto della mia veste e cominciò a strapparla con le mani. Mi strinsi il petto urlando di smetterla, ma era come posseduta.
"Guardie! Guardie! Accorrete! La signorina sta facendo del male alla principessa!". Radia urlò nel corridoio. Arrivarono subito in tre a portarla via mentre scalpitava e urlava.
"Devi morire! Ti odio! Perché devi essere trattata meglio di me?". Guardai nello specchio come ero ridotta. Graffi sulla guancia e sul collo.
Stavo per piangere ma poi mi venne un lampo di genio. Nel libro dei Toriiakani c'era scritto che durante i matrimoni la donna è coperta da un velo, che abbasserà solo nel momento di condividere il letto con il marito. Se avessimo effettuato uno scambio nessuno se ne sarebbe accorto...

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