re Onges

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Con la mia serva personale, andammo a trovare il re. Ero sconvolta da quegli avvenimenti. Chiedevo spesso a Radia di pizzicarmi ma lei si rifiutava.
"Sono qui per proteggervi, non per farle del male...".
"Che sarà mai un pizzicotto..." storsi il naso per disapprovazione.
La sala dei troni era gigante. Radia mi spiegò che si organizzavano spesso delle feste per i motivi più disparati. Una caccia florida, la conquista andata a buon fine di qualche regione vicina...
"E ci si ubriaca? Scommetto che si beve molto vino..."
"Non sbagliate. Ma qui gli uomini tendono a bere maggiormente rispetto alle donne. Nel vostro paese so che sono considerati alla pari..."
"Non sempre è così..." risposi rammentando le mie esperienze nella piccola cittadina di campagna in cui vivevo fino a poche ore prima.
"Siamo arrivate signorina". Le enormi porte di legno si aprirono e Radia mi invitò a seguirla. Uno dei due troni era vuoto. Fu la prima cosa di cui mi accorsi.
"Figlia mia...". Il re aprì le braccia aspettando che gli andassi in contro.
Guardai la serva che mi fece cenno di avvicinarmi. Lo feci. Era di bell'aspetto. Una barba incolta e curata. Pelle liscia no rugosa. Sopracciglia marcate.
"So che è difficile per te. Sarai molto scossa. Ma noi abbiamo dovuto separarci per proteggerti" rivelò commosso.
"Signore io... Non credo di essere pronta per questo ruolo... Io sono una ragazza libera, amo la pioggia, la natura, correre tra i campi, raccogliere fiori e metterli nei capelli...". L'uomo mi accarezzò il viso con espressione comprensiva.
"Nehmra, io sono tuo padre ed è qui che sei nata. Finora hai vissuto libera perché la situazione era sostenibile ma adesso non lo è più. Tua madre non c'è. Avrai notato il suo posto vuoto. Non c'è perché è gravemente malata. I medici stanno facendo il possibile ma la mia speranza si affievolisce di giorno in giorno...".
"Io non sono pronta per questo... E poi ci siete voi ancora. Voi state bene giusto?". Il re Onges si voltò di scatto. Il lungo mantello blu strusciava sul pavimento mentre camminava.
"Io sto bene ma tu devi essere pronta per ascendere al trono in qualsiasi momento. Sono tempi difficili per Toriiaka. Il popolo non può rimanere senza un re o una regina". Inghiottii il groppo. Supposi che quell'incubo non sarebbe finito lì. Fare la regina comportava delle responsabilità che io non avevo. Nessuno mi aveva addestrato a questo. Non conoscevo le regole.
"Tua nonna Attenia già ti ha insegnato la parte teorica, qui sarai addestrata a quella pratica".
"Che vuol dire? Quale parte teorica?"
"Il libro dei Toriiakani che ti leggeva fin da piccola contiene le nostre leggi e tradizioni. Tu le conosci a memoria".

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