la regina malata

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"Vi disturbo signorina?". Radia mi svegliò molto presto per portarmi la colazione calda.
"Oh... No, no. Entra pure". Chiuse la porta e appoggiò il vassoio sul comò.
"Sono mortificata signorina. Ieri avete vissuto un turbine di emozioni, non sono stata per niente empatica nei vostri confronti. Vi prego di punirmi in qualche modo" chiese, inginocchiandosi con la fronte sul pavimento.
"Ti prego alzati"
"Ma signorina... Voi siete stata male tutta la notte. Avete pianto, i vostri occhi sono ancora gonfi e rossi. Dovete aver dormito poco. Io sono responsabile della salute della principessa".
"Alzati per favore" ripetei con voce calma. Radia eseguì ma era ancora dispiaciuta e si sentiva in colpa per la sera precedente.
"Non è di certo causa tua se mi trovo in questa situazione. Ho vissuto per quindici anni sotto mentite spoglie. Tutti mi dicono che ci sono state buone ragioni dietro, io voglio crederci. Darò la colpa al destino. Molti nella mia situazione sarebbero al settimo cielo..."
"State ragionando giusto signorina".
"Ma allo stesso tempo non mi sento ancora pronta per questo ruolo. Ho bisogno di molta pratica".
"Siete saggia, sarete una sovrana perfetta. Io credo in voi" mi incoraggiò, mettendo il vassoio sulle mie ginocchia, "ora riempite il vostro stomaco e dopo vestitevi, andremo a trovare vostra madre". Annuii.
I vestiti che mi diedero erano comodi e semplici, nel mio stile. Non strusciavano a terra, arrivavano sopra le caviglie. In una veste lunga sicuramente sarei inciampata.
"Ci stiamo adattando alle esigenze della signorina ma presto la signorina dovrà adattarsi a quelle della sua famiglia" mi avvisò Radia. Voleva dire che sarebbero passati sopra alcune regole del regno solo per breve tempo.
Radia mi condusse davanti alla porta dove risiedeva mia madre. Mi comunicò che aveva un meccanismo particolare, in quanto cambiava luogo e tempo a seconda della chiave che si inseriva all'interno.
"Lo abbiamo fatto per tenere nascosta la regina, per proteggerla in caso di necessità...". La serratura scattò e ci ritrovammo in una camera da letto spaziosa, con diversi libri e qualche foto.
"Quella siete voi quando eravate piccola, guardate pure..." disse Radia, mentre mi accingevo a dare un'occhiata a tutti i ricordi che conservavano di me i miei genitori. Poche foto ma apparivano ai miei occhi come il ritratto della felicità. Una felicità solo istantanea però...
"La regina dorme profondamente da diverso tempo, viene alimentata solo con dei fluidi tramite endovena... Se aveste potuto vederla, sarebbe stata davvero fiera di voi...". Dalle immagini che conservava della sua gioventù, capii che avevo preso da lei il colore degli occhi. Blu e profondi. E anche i capelli corvini e spessi. Era molto bella la regina, vederla in quelle condizioni doveva essere stato uno shock per l'intero regno. Era diventata pallida e scarna, come se tutta la sua energia fosse stata risucchiata.
Mi avvicinai al letto e toccai la sua mano delicata e fredda.
"Grazie madre per avermi protetta. Se mi ascolti, sappi che ti amo anche io e un giorno ti ripagherò dei tuoi sacrifici".

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