Un albero in comune

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Emma pov

Sapevo che Damon non avrebbe voluto ascoltarci, infatti, dopo essersi calmato, è tornato da noi facendo finta di nulla…, non sarà facile convincerlo, quando si impunta è peggio di un mulo!

Nel primo intervallo, oggi, sono uscita per andare a parlare con un prof., speravo di incontrarlo, ma di lui  non c’era traccia…, che non sia venuto a scuola!

Anche Roxy è uscita, doveva parlare con Lucas di qualcosa, ed è andata nel retro della scuola.

Qualche minuto dopo essere tornata in classe da Sacha, anche Roxy rientra.

Roxy: “Certo che oggi Damon è strano

Sacha: “Damon è strano, è nato così

Roxy: “Sì, ma è strano pure per essere Damon

Emma: “Perché dove l’hai visto?”

Roxy: “Mentre uscivo sul retro, lui stava entrando e, quando mi ha visto, non ha fatto battute o robe simili, mi ha solo fatto un cenno ed è andato via, pensieroso

Emma: “Chissà se è successo qualcosa?

Sacha: “Per forza, per spingere Damon a pensare, sta arrivando l’Apocalisse

Emma: “Ma! Sachaa

R.E.S.: “Ahahaaa

Ridiamo insieme, forse gli farà bene prendersi un po’ di tempo per riflettere, in effetti sono successe molte cose ultimamente.

In effetti anche io devo riflettere, ieri vedere Sam uscire così…, e se anche lui avesse problemi in casa? E’ l’unico con cui non sono mai riuscita a fare due chiacchiere, ha messo una dura corazza per tenere tutti fuori…, forse però, se avessi insistito di più, mi sarei guadagnata la sua fiducia e ora lo potrei aiutare…

Sacha: “Ehy Emma, anche tu oggi sembri parecchio pensierosa

Emma: “Ah no, scusate, ripetevo mentalmente per l’interrogazione

Roxy: “Ahah, che secchiona” – subito mi indispettisco e le faccio la linguaccia.

Dopo scuola sono tornata a casa, mia madre mi aveva lasciato il pranzo pronto…, dopo aver mangiato vado in camera, e cerco di meditare un po’ sugli ultimi avvenimenti.

Ho la testa affollata di pensieri, dubbi, domande, mi sembra di stare per esplodere! Devo rilassarmi o non troverò mai una soluzione.

Prendo il giubbotto e decido di andare a contemplare le montagne da sopra il «mio» albero, sono sicura che mi sentirò meglio.

Quando salgo, il cielo sta già iniziando a tingersi di rosso, ormai le giornate sono così corte…, salgo in cima e, subito sento l’aria fredda investire il mio viso, faccio un profondo respiro e cerco di assimilare quella sensazione.

Lentamente cerco di concentrarmi su Sam, cerco di ricordare se, nei giorni precedenti, è successo qualcosa di sospetto o diverso dal solito…, però l’unica cosa che mi balena alla mente, è che sia diventato meno sbruffone e casinista, ma non saprei come collegare le due cose… 

Uffah! Gli devo parlare, non posso rimanere con questo dubbio…

Mentre sono tutta intenta dalle mie riflessioni, vengo invasa da una nuvola di fumo di sigaretta, che schifo! 

Ma chi è che si è messo a fumare sotto l’albero? Certa gente davvero non ha rispetto per la natura e, ovviamente, neanche per le persone!

Emma: “Scusami… non pensavo dovessero mettere un cartello di divieto di fumo, per far capire a gente come te, che ammali l’albero così

LA LUCE DELLE LUCCIOLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora