Damon pov’Durante il viaggio di ritorno Emma non ha mai smesso di parlare e farmi domande cosa che, nonostante il mio atteggiamento, mi ha reso molto felice perché, da quello che ho capito su di lei, quando sta in silenzio vuol dire che c’è qualcosa che non va…
Alle 23:50 arriviamo e io mi stupisco di quante cose sia riuscita a dire in soli 10 minuti
Emma: “ allora grazie per il passaggio e per avermi parlato” afferma porgendomi un sorriso a 32 denti
“Ah... e sarò molto felice di tornare con te in quel bellissimo posto” io la guardo stupido, non credevo avrebbe mai accettato, anzi credevo non lo avesse neanche preso in considerazione.
Mi risveglio dal mio torpore e le rispondo, con un leggero, ma tra i più sinceri, sorriso
Damon: “ E’stato un piacere “yokai” e quando avrai voglia di tornare al prato di lucciole vedrò di accompagnarti” cerco di non far trapelare troppo i miei sentimenti, anche se non sarà affatto un dispiacere portarla … voglio che sia un posto solo nostro.
Emma mi risponde con un caloroso sorriso e richiude la portiera correndo dalle amiche che la stanno aspettando; appena la portiera si chiude vengo invaso da un silenzio che avevo sempre creduto mi piacesse, i sedili neri della macchina riflettono la luce creando un atmosfera fredda che fino a pochi minuti fa mi appariva calda e allegra … lei ha davvero un così forte ascendente sulle mie emozioni?
Con lei mi sento come se non dovessi nascondermi, come se potessi sollevare le montagne con un dito e tutte queste sensazioni mi stanno dando alla testa come una droga, ma una tosta.
Dopo averla vista rientrare metto in moto e parto per andare a prendere Veca sul retro
Veronica: “ Alla buon ora hai presente quanti gradi ci sono!? Quando tu sei rientrato David se ne andato lasciandomi lì come una cogliona e ho dovuto passare il resto della serata con quegli scalmanati dei tuoi “amici” perché, stranamente sei sparito insieme a quella gallinella d -“
Damon: “Finiscila! Ho avuto da fare ok”
Veronica: “ok ma si può sapere che c’hai?”
Damon: “Niente ora sta zitta e lasciami stare”
Finalmente entra in macchina e posso mettere in moto e partire udendo quel ormai familiare rombo di motore che fa premere la schiena di Veca contro il sedile mentre cerca di accendere lo stereo rosso brillante.
Per tutta la durata del viaggio sento il suo sguardo addosso mentre cerca di trovare le parole per farmi una domanda, la conosco e so che sta fremendo dall'insultarmi in tutte le lingue per averla mollata lì da sola e confusa. Siamo cresciuti insieme e le voglio bene ma Emma è diversa non so come spiegarlo; Veca ha sempre saputo tutto di me come in parte i miei “amici” anzi ero molto fiero delle mie conquiste, me ne vantavo ma lei non so, è come se non volessi che nessuno sapesse di lei, dei miei sentimenti.
Veronica: “senti per quello che è successo con David...”
Ah è vero c'è anche quella questione da risolvere, forse prima sono stato troppo duro però non so come prenderla, mi ha ferito; ha sempre fatto finta di niente... come ho potuto non accorgermene.
Inizio a stringere forte il volante di pelle nero e rosso, la sento osservarmi mentre attende una risposta che non so dargli.
Damon: “ Avresti dovuto dirmelo!” so che non dovrei reagire così però 'sta sera non ne posso davvero più, sono allo stremo, per di più tra 4 ore James mi ha fissato un altro incontro...
Veronica: “lo so ...” ha gli occhi bassi e vederla così...
Damon: “beh forse invece no!”
Veronica: “mi spieghi cosa avrei dovuto dirti! Cosa sarebbe cambiato ?! A parte il modo in cui mi avresti guardata e trattata, DIMMI COSA!”
Ha iniziato a piangere e a urlare e sto iniziando a sentire la rabbia salire... vorrebbe dire che ora è colpa mia!
Damon: “Non prendermi per il culo per anni,.... forse? Non venire da me a piangere per una persona di cui non ti importa”
Sto iniziando ad innervosirmi sul serio guardo fisso la strada,lei non risponde, guarda fuori dal finestrino; lei ha iniziato questa storia e ora fa l'arrabbiata e pensa di poter far cadere la conversazione. Con il cazzo!
Esigo avere una spiegazione
Damon: “ALLORA PARLA! ORA NON URLI PIU'?”
inizio ad aumentare la velocità della macchina, dal finestrino la città scompare tramutandosi in strisce luminose
Damon: “SPIEGAMI! SONO TUTTO ORECCHI”
Aumento ancora la velocità, le strade a quest'ora sono deserte. Vedo Veronica iniziare a irrigidirsi
Veronica: “Damon rallenta stai andando troppo veloce!” ha la voce che le trema
Damon: “RISPONDIMI”
Veronica: “Ti prego Damon mi stai facendo paura rallenta”
Non le rispondo non sono più lucido sono arrabbiato aumento ancora velocità e lei spaventata si gira verso di me con le lacrime agli occhi
Veronica: “MI DISPIACE IO VOLEVO SOLO CHE STESSI AL MIO FIANCO”
Le sue parole mi stupiscono; ritorno lucido e inchiodo la macchina sgommando fuori dalla carreggiata.
Metto il freno a mano ed esco sbattendo la portiera, devo schiarirmi le idee, questa sera ho troppe cose che mi frullano per la testa: David, Emma, il racconto della mia infanzia, i sentimenti che tornano a galla tutti insieme e poi questo. COSA DEVO FARE?! COSA!Veca mi raggiunge rimanendo alle mie spalle
Veronica: “Tu lo sai cosa vuol dire vedere la persona che ami guardarti senza alcuna emozione ,per anni, fino a quando il suo amico non ti viene dietro” ora parla con una voce calma e malinconica “lo sai com'è essere sempre l'amica? Illudersi ogni volta che mi guardavi che forse stavi iniziando a ricambiare ciò che provavo?”
Mi ha spiazzato non avevo ancora preso in considerazione questa parte della storia, non avevo ancora pensato a cosa avrebbe potuto provare lei, io... che stronzo che sono
la sento premersi contro la mia schiena e chiudermi in un abbraccio mi giro fra le sue braccia e la guardo negli occhi ancora lucidi, con un alone nero di un trucco troppo pesante colato.Damon: “Scusa”
Alza lo sguardo stupita e nuovamente con le lacrime agli occhi mi sorride e mi abbraccia.
Torniamo in macchina infreddoliti ho deciso di portarla a casa mia ma dopo circa dieci minuti di viaggio si addormenta così, una volta arrivati, l'ho presa in braccio e l'ho portata in camera mia andando poi a dormire sul divano, tanto tra appena 2 ore mi sarei dovuto alzare per andare all'incontro quindi...
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LA LUCE DELLE LUCCIOLE
De Todo𝑆𝑜𝑛𝑜 𝐸𝑚𝑚𝑎 𝐶𝑜𝑜𝑝𝑒𝑟, 𝒉𝑜 17 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑒 𝑓𝑟𝑒𝑞𝑢𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑙𝑖𝑐𝑒𝑜 𝑎𝑟𝑡𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐𝑜, 𝒉𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑓𝑎𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑐𝒉𝑒 𝑚𝑖 𝑣𝑢𝑜𝑙𝑒 𝑏𝑒𝑛𝑒 𝑒 𝑑𝑢𝑒 𝑎𝑚𝑖𝑐𝒉𝑒 𝑡𝑟𝑎 𝑙𝑒 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑠𝑖𝑛𝑐𝑒𝑟𝑒; 𝑣𝑖𝑣𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑣𝑖𝑡...