Ricorda...e non lo scordare mai

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Emma pov.
Come un attacco di cuore...?!
Perchè?Quando?!
Perchè adesso?
Comunque dobbiamo andare all'ospedale per sapere la gravitá della cosa...

Emma: "Damon dobbiamo andare all'ospedale..."

Lui non mi risonde e contianua guardare il vuoto... mi dispiace un sacco non so come aiutarlo... cosa dirgli...
Gli prendo la mano e lui si gira di scatto ma non guarda me ma alle mie spalle

Emma: "Dai Damon vieni"

Lui si alza senza proferire parola, sembra essere in trance
Dopo esserci preparati usciamo e lui continua a non proferire parola ma anche a non lasciarmi la mano neanche un momento...

L'unico mezzo per arrivare all'ospedale è il pullman...
Quando arriva saliamo in fondo e lo faccio appoggiare parandomici davanti per evitare che venga urtato sul fianco... è comunque ferito!!
Siamo quasi arrivati e non è successo niente ma ovviamente sull'ultima curva un signore si sbilancia e mi butta addosso a Damon facendo avvicinare decisamente troppo i nostri visi😳
Mi giro immediatamente di schiena e sento le guance andare a fuoco e il cuore  martellarmi nel petto così forte che temo lui possa sentirlo...
Perchè mi sto agitando tanto... lui e solo un rompiscatole non vedo il motivo di tutta quest'emozione.
Nel frattempo siamo arrivati e io sempre tenendogli la mano conduco Damon fino all'ospedale.
Vado tutta convinta a chiedere in che stanza si trovi la mamma di Damon

Emma: "Buongiorno mi potrebbe dire dove si trova la... la..."

Io non ho la benche minima idea di come si chiami la madre di Damon...😅

???: "La signora..."

Emma: "Emm... si,mi scusi un attimo"

Ritorno da Damon che si era seduto su una sedia poco piú in lá...

Emma: "Damon come si chiama tua madre? Così poi la andiamo a trovare..."

Lui alza lo sguardo e finalmente mi guarda negli occhi il suo sguardo e freddo e inespessivo

Damon: "Eleonore Spiynor..."

Emma: "o..ok"

Adesso è cosi freddo prima sembrava disperato mentre ora,...ora non sembra nulla è freddo totalmente inespressivo... mi fa quasi paura...

Mi dirigo di nuovo dalla signora e le comunico il nome della madre di Damon venendo a sapere che il numero della camera è il 114 al secondo piano.

Emma: "Damon tua madre è nella stanza 114 al secondo piano"

Damon: "ok"

Questa freddezza mi spiazza non so come comportarmi...
...
Una volta arrivati davanti alla stanza 114 noto esitazione in Damon; vedo sua madre dal vetro,una bella donna dai lunghi capelli biondo fragola e la pelle leggermente abbronzata come quella di Damon...
Mi giro, lo guardo ma lui non mi presta attenzione ha il capo chino la mascella serrata e le nocche bianche dalla forte stretta del pugno.

Forse è meglio che lo lasci solo alla fine io lo conosco da due giorni come posso aspettarmi che lui mi calcolio si sfoghi ...

Emma: "Damon ti lascio solo ok?... vado al bar qui sotto e poi me ne vado"

Lui non mi risponde, mi chiedo perchè ho creduto che in qualche modo potessi essergli di supporto...
Mi giro e me ne vado...

Damon: "Emma non te ne andare, per favore..."

Lui non vuole che io me ne vada!
Ma aspetta se io me ne fossi andata lui sarebbe rimasto solo come ho potuto essere così egoista... peró perchè non c'è nessuno dei suoi familiari...?
Glielo chiederó quando tutto questo sará finito...

Lui si siede su una delle sedie attaccate alla parete bianca illuminata da una luce chiara e poggia la testa al muro guardando il muro...
Mi avvicino e mi siedo al suo fianco

Damon: "Sai mia madre odiava gli ospedali e ogni volta che mi ci doveva portare era sempre imbronciata però faceva una faccia strana e io la prendevo in giro... lei si arrabbiava era molto permalosa ora molto meno..."

Parla con voce nostalgica e con un leggero sorriso immerso nei suoi ricordi...

Damon: "Quando ho iniziato a tornare tardi la sera mi faceva sempre delle ramanzine lunghissime e alla fine dopo essersi accorta che non la stavo ascoltando si scaraventava su di me facendomi il solletico e le nostre liti finivano in risate... sai mi mancano quelle risate...ma ormai è tardi per tornare indietro"

Emma: "Damon ma cosa dici? Non è mai troppo tardi tua madre è ancora qui con te..."

Damon: "Giá"

Restiamo in silenzio per minuti che sembrano ore e poi sento la sua testa appoggiarsi alla mia spalla

Emma: "Hei Damon non devi abbatterti così"

Non risponde ma scivola dalla mia spalla alle gambe iniziando a gemere fino a perdere definitivamente i sensi...

Emma: "Mio Dio Damon!"

Scotta e la ferita sanguina non so cosa fare!
Ma aspetta che stupida sono in un ospedale...
Così mi metto a strillare

Emma: "AIUTO PER FAVORE DAMON STA MALE!!"

In breve tempo arrivano dei medici con una barella e lo portano via mentre io li seguo
I medici mi fanno delle domande e poi si dedicano a curare Damon.

Dottore: "Non si preoccupi signorina il ragazzo si riprendera ha solo bisogno di riposare adesso"

Vado a prendere qualcosa da bere alle macchinette mentre cerco di digerire tutti gli eventi accaduti oggi...

Mentre torno da Damon mi fermo davanti al vetro della camera di sua madre...

Emma: "Signora lei si deve svegliare, Damon a bisogno di lei al suo fianco... la prego..."

Dopo decido di tornare da Damon per non lasciarlo solo.

Quando arrivo Damon sembra in preda ad un incubo ma questa volta non sembra violento come gli altri ma triste...

Damon: "No... non andartene... io ti voglio bene... mamma"

Mi avvicino e gli stringo la mano

Emma: "Non se ne andrá vedrai tornerá da te!😄"

Lui dopo un po' riprende un sonno tranquillo in cui in breve mi immergo anche io...

LA LUCE DELLE LUCCIOLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora