Emma pov'
È passata una settimana da quella notte e Damon sembra stare meglio.
A breve inizierà dicembre e le ripetizioni per i ragazzi sembrano aver dato i risultati sperati, alcuni sono anche riusciti ad alzarsi la media generale.Da qualche giorno anche Roxy viene agli allenamenti per aiutarci o darci il cambio, ovviamente Damon non è d'accordo e non perde occasione per farcelo presente.
Ultimante sto cercando di supportare i ragazzi anche emotivamente, so quanto può essere difficile la loro età.Ho avuto la possibilità di conoscere Leo che spesso vedevo arrivare con dei lividi addosso che non poteva essersi procurato agli allenamenti ...con Damon abbiamo deciso di investigare e quello che abbiamo scoperto è stato sconcertante. Il padre gli procurava quei lividi e la sera in cui lo abbiamo seguito se non fosse intervenuto Damon non so cosa sarebbe successo.
Leo è tra i più forti ma non ha mai provato a respingere il padre, che lo mortificava con parole atroci...adesso Leo sta da sua zia e ci ha raccontato che il padre è cambiato dopo la morte della madre due anni prima.
Più conosco questi ragazzi e più capisco quanto abbiano sofferto e quanto sono forti, ma non in senso fisico, parlo di forza di carattere, quella forza che non ti fa crollare e ti permette di andare avanti.Da allora cerco di fare attenzione a ognuno di loro, notare lividi, atteggiamenti strani, qualsiasi cosa.
Oggi Damon ha detto che mi deve parlare, in realtà so già cosa mi dirà e so che finiremo per litigare di nuovo.
Ci siamo dati appuntamento a casa mia perché domani ho una consegna e devo lavorarci ancora un bel po'.
La prof ha chiesto di rappresentare ciò che ci fa sentire bene anche in una giornata buia e.... beh io ho rappresentato la vista dalla cima del mio albero verso le montagne, quando sono lì tutto sembra allontanarsi e riesco a rilassarmi come se nessun problema mi potesse raggiungere.
Tic-tic tic-tic
Sento il suono di un sasso battere sulla finestra della mia camera... è arrivato.
Mi affaccio e lo vedo indicarmi la porta, così chiudo la finestra e vado ad aprirgli.Emma: "Non mi potevi scrivere o suonare il campanello?"
Damon: "Nah! Così son bravi tutti"
Gli sorrido e lo faccio entrare, è la prima volta che viene a casa mia da ... da quando sua madre è stata male.
Emma: "La mia stanza è -"
Damon: "Conosco la strada" mi interrompe superandomi mentre io chiudo la porta.
Quando entro in camera lo vedo seduto sul letto a guardare i disegni attaccati al muro, appena mi nota si gira sorridendo.
Damon: "Fighe quelle" dice indicando il ritratto di Belen e quello di Shakira.
Emma: "Grazie... credo"
Damon: "Allora sono venuto per parlarti delle tue amiche... credo che sia meglio che Roxy mi aiuti con gli allenamenti piuttosto che nelle ripetizioni..."
Emma: "Ecco sei sempre il sol-... aiutarti? Quindi non ti da fastidio la loro presenza."
Lui abbassa lo sguardo passando la mano tra i capelli.
Damon: "Non sono d'accordo, però, potremmo diciamo collaborare, tanto conoscendoti non se ne andranno se glielo chiedo perfavore...."
Mi lascia di stucco, pensavo che avrebbe come sempre iniziato a urlare e sbraitare.
Emma: "Uau... non me lo aspettavo, davvero"
Damon: " Beh, sto iniziando a conoscerti e poi non mi andava di discutere"
Emma: "Ah... comunque credo che le farà piacere, ottima idea"
Damon: "Bene allora" improvvisamente si crea un silenzio imbarazzante.
Io mi vado a sedere alla scrivania per continuare il lavoro, vorrei che lo venisse a guardare e mi dicesse se gli piace... ma allo stesso tempo l'idea mi imbarazza, e come mostrargli una parte di me.
Damon: "Che fai?" dice facendomi sussultare sul posto.
Emma: "Rappresenta ciò che mi fa scappare dalla realtà..."
Damon: "Bello, davvero.... Mi sembra di essere davanti a quelle montagne"
I miei occhi si illuminano, non sa quanto mi renda felice ciò che mi ha detto.
Emma: "Lo pensi davvero?..." lui mi guarda sorridendo.
Damon: "Certo... non ti mentirei mai" lo dice con noncuranza senza rendersi conto di quanto il mio cuore stia battendo.
Damon: "Perché non ti compri un nuovo portapenne? Quello è tutto scassato"
Anche senza guardarlo so perfettamente a che cosa si riferisce.... È un portapenne arancione, tutto sporco e macchiato con qualche fiorellino e diverse toppe, la cerniera è rotta e non si apre completamente... ha ragione è proprio malconcio, dovrei aggiustarlo uno di questi giorni...
Emma: "A me sembra ancora in forma, non lo sostituirei per nulla al mondo, quello è il portapenne che mi hanno i miei genitori la prima volta che, dopo scuola, ho detto di voler diventare un'artista. A quell'età ogni giorno tornavo con un mestiere nuovo, però, quando lo andai a scegliere con i miei, è come se ...non saprei spiegarlo, era il mio sogno e da allora non è più cambiato."
Damon: "Cavoli! Riesci ad avere un legame profondo pure con i portapenne... la normalità proprio non ti piace?"
Emma: "Nah! Così son bravi tutti" lui mi sorride ed esce dalla finestra con un cenno della mano.
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LA LUCE DELLE LUCCIOLE
Acak𝑆𝑜𝑛𝑜 𝐸𝑚𝑚𝑎 𝐶𝑜𝑜𝑝𝑒𝑟, 𝒉𝑜 17 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑒 𝑓𝑟𝑒𝑞𝑢𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑙𝑖𝑐𝑒𝑜 𝑎𝑟𝑡𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐𝑜, 𝒉𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑓𝑎𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑐𝒉𝑒 𝑚𝑖 𝑣𝑢𝑜𝑙𝑒 𝑏𝑒𝑛𝑒 𝑒 𝑑𝑢𝑒 𝑎𝑚𝑖𝑐𝒉𝑒 𝑡𝑟𝑎 𝑙𝑒 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑠𝑖𝑛𝑐𝑒𝑟𝑒; 𝑣𝑖𝑣𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑣𝑖𝑡...