Emma pov
Tra abbracci, chiacchiere e risate, la sera non tarda ad arrivare.
Quando arriviamo in palestra Will non è ancora arrivato, in compenso veniamo accolti da Lucas che aveva deciso di passare a vedere come andavano le cose senza Damon.
Quando finalmente Will arriva, andiamo tutti insieme nella stanza dell’allenatore…, ho le mani che mi tremano, ricordo ancora bene il suono della sirena dell’ambulanza che mi portò via, ho un po’ paura di scoprire la verità.
Roxy: “Allora parla!”
Will: “S-sì…, ecco in quel periodo, per non pensare, avevo iniziato a fumare molte canne, il giorno della sfida, pensando di rendere le cose più divertenti ho sbriciolato metà di una pastiglia…, io pensavo che funzionasse come una canna, invece…”
Roxy: “Invece è finita all’ospedale! Lui Pensava! Che cazzo pensavi!” – Lucas trattiene Roxy
Will: “Arrivata sulla rampa, però, Emma stava tutt’altro che bene, faceva fatica a stare in piedi e inciampava nei suoi stessi passi, … mi hai guardato ma io ti ho sorriso e incoraggiato ad andare lo stesso…”
Sacha: “Sei davvero un pezzo di merda!”
Will: “Quando sei scesa dalla rampa come un sacco e sei caduta, ho capito cosa fosse quella pastiglia…”
Lucas: “GHB, droga dello stupro, che spiega l’amnesia e la caduta”
Roxy: “Non ci posso credere! CON QUALE FACCIA SEI VENUTO DA
NOI”
Will: “I-io non lo sapevo, mi dispiace”
Emma: “Perché dopo mi hai umiliata per mesi?”
Will: “Io… avevo paura uscisse fuori che era stata colpa mia così ti ho allontanata, inoltre, la polizia ha aperto un’indagine e non ho potuto più assumere nulla”
Lucas: “Eri in astinenza, l’astinenza, mista alla codardia, può essere un mix terribile”
Roxy: “Codardo figlio di puttana!”
Sacha: “Come puoi chiedere scusa dopo tutto questo! L’hai drogata!”
Io sono pietrificata, come in trans, non provo nulla, solo un forte desiderio di uscire da questa stanza. Ignorando le discussioni di tutti, mi alzo ed esco dalla stanza, ignorando completamente ciò che ho intorno, che mi appare ovattato, esco dalla palestra.
Cammino, giro a destra, a sinistra, cammino per parecchio tempo, cammino così tanto da vedere in lontananza il prato di lucciole; ormai è buio pesto, in giro c’è gente di ogni tipo, ricevo occhiatine e avance da perfetti sconosciuti, h-ho paura…!
Mi sono allontanata troppo, sono da sola!
Dovunque mi giri vedo gruppetti che mi osservano, ho le mani che tremano, ho freddo, prendo il telefono, lo sblocco e trovo decine di messaggi e chiamate perse da Roxy, Sacha, Lucas, Alex… ma, l’unico numero che digito, è quello di Damon…
Squilla… continuo a spostare lo sguardo in ogni direzione, squilla… mi sembra, come se mi mancasse la terra sotto i piedi
Damon: “EMMA! Dove sei? Ti stiamo cercando dappertutto!”
Emma: “Vienimi a prendere Damon, ti prego…” – ho la voce che trema
Damon: “Cosa ti è successo? Stai bene? Dove sei?”
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LA LUCE DELLE LUCCIOLE
Diversos𝑆𝑜𝑛𝑜 𝐸𝑚𝑚𝑎 𝐶𝑜𝑜𝑝𝑒𝑟, 𝒉𝑜 17 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑒 𝑓𝑟𝑒𝑞𝑢𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑙𝑖𝑐𝑒𝑜 𝑎𝑟𝑡𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐𝑜, 𝒉𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑓𝑎𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑐𝒉𝑒 𝑚𝑖 𝑣𝑢𝑜𝑙𝑒 𝑏𝑒𝑛𝑒 𝑒 𝑑𝑢𝑒 𝑎𝑚𝑖𝑐𝒉𝑒 𝑡𝑟𝑎 𝑙𝑒 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑠𝑖𝑛𝑐𝑒𝑟𝑒; 𝑣𝑖𝑣𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑣𝑖𝑡...