Non volevo!

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Damon pov

Vengo svegliato da un profumo dolcissimo, mi alzo e mi dirigo verso il bagno per farmi una doccia; alla fine ci siamo, è la Vigilia

Uscito dalla doccia, mi vesto e, prima di scendere per la colazione, accarezzo la renna…, ancora 24 ore e potrò andare alla festa e dare i regali, ancora due giorni e avrò superato il Natale!

Scendo e, appena raggiungo il salone, capisco da cosa proveniva quel profumo dolce… biscotti di marzapane e cioccolata calda, era da molti anni che non li mangiavo più…, da quando… un flash, come un fotogramma mi compare nella mente, non ricordo quel momento, né cosa rappresenti, è come se guardassi dalla fessura di una porta semichiusa…

Eleonore: “Buongiorno tesoro, dormito bene?

Allontano quell’immagine e cerco di non far si che rovini il mio umore.

Damon: “Sì, tu?” – dico sedendomi al tavolo.

Eleonore: “Bene, ti va se facciamo colazione insieme, come quando eri più piccolino?

A quelle parole mi irrigidisco, è da quando avevo sei anni che il mio Natale ha smesso di esistere, non voglio ripensare ad allora…

Cerco di far finta di nulla e le faccio cenno di sì

Si siede accanto a me e mi porge una tazza di cioccolata fumante…, da bambino mangiavo prima i biscotti, da soli, per poi poter mangiare la patina di cioccolato che si formava…, la prendo e ci inzuppo un biscotto dentro, non sono più quel bambino!

Per il resto della colazione mia madre mi spiega, entusiasta, tutto ciò che ha intenzione di preparare, mentre parla, le brillano gli occhi. 

Nel vederla così, sorrido lievemente, desidero che questo sorriso rimanga sempre su di lei…

Eleonore: “Senti Damon, visto che c’è molto da preparare, ti va di darmi una mano?

La sua domanda riesce a distruggere tutte le immagini di quando ero bambino, e a riportarmi lì… le sorrido.

Damon: “Sì, va bene

Eleonore: “Okay! Allora tu ti puoi occupare di finire i vari addobbi, quelli più in alto, che io non ci arrivavo

Le faccio cenno e mi metto all’opera…, mi sembra così strano avere di nuovo tra le mani queste decorazioni, dopo tutte le cose che sono successe…, chissà come starà festeggiando Emma, il suo regale è finito, ma non so se riuscirò a darglielo…

Finisco di appendere le lucine e metto la stella in cima all’albero, sotto vedo dei regali…, vengo preso da una curiosità incredibile e, proprio mentre sto per aprirne uno, in un lato, arriva mia madre.

Eleonore: “Damon Flaidstone, cosa stavi facendo! Rimettilo apposto, non è ora di aprirli” 

Io, colto in flagrante, lo faccio cadere e alzo le mani… e, non so perché… ma mi metto a ridere, ridere di pancia, di cuore…, non è assurdo? Sono stato beccato ad aprire un regalo di Natale…

Eleonore: “Ahah…cosa fai, mi prendi in giro?? Vieni qua, va!

Mia madre mi raggiunge e io scappo, corro in camera sua e mi butto sul suo letto, continuo a ridere, mi sembra di essere un bambino, anche mia madre arriva e si butta sul letto ridendo accanto a me…, che cosa strana, non voglio scappare via da tutto questo…

Eleonore: “Era da un sacco che non ridevo così, che male agli addominali!

Io sorrido

LA LUCE DELLE LUCCIOLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora