Damon pov
Dopo la giornata che ho passato con Emma mi sono sentito diverso, non vedo quasi l’ora che arrivi Natale per poter vedere le facce di Alex, Veronica, mia madre mentre aprono i loro regali, non vedo l’ora di vedere la faccia di Emma quando aprirà il suo; non vedo l’ora ma, al momento, non ho idea di cosa regalarle, non voglio che siano cose banali, voglio che si ricordi del mio regalo, che ci tenga, voglio che sia speciale.
E’ pomeriggio e io sono in giro per il parco, e senza nemmeno accorgermene, mi ritrovo davanti al nostro albero, per un secondo spero sia lì, scoprire di avere condiviso per anni questo luogo senza mai incontrarci, che per entrambi sia così importante, è come se un altro filo avesse unito le nostre strade.
Sotto l’albero la cerco ma non c’è, salgo fino in cima e davanti mi trovo proprio quelle montagne, quelle che ha disegnato, quelle che la fanno staccare da terra…, abbasso lo sguardo e vedo che fra due rami c’è, impigliato un tronco corto ma spesso, scendo e mi sporgo per prenderlo; appena ce l’ho fra le mani mi viene un’idea, so cosa potrei regalarle, con un grande significato, uno speciale significato. Subito scendo e mi metto all’opera.
Emma pov
Dopo essere tornata a casa, quel giorno ero super felice, Damon, per la prima volta mi ha mostrato un suo lato dolce e ingenuo, per la prima volta abbiamo passato un pomeriggio di risate, senza preoccupazioni o problemi; per la prima volta tutto sta andando per il verso giusto.
Oggi me lo sento, oggi Damon si lascerà convincere, andrà a parlare con Lucas e tutto sarà nel punto giusto, niente più rancori o litigi, passeremo un Natale felice!
Quando arrivo in palestra vedo Damon già impegnato a spiegare alcune mosse a Shivana, mi avvicino a lui, voglio parlargli di Lucas, spiegargli come mi sono fatta convincere e ciò che è successo, sono sicura che così mi ascolterà e andrà a parlargli.
A un metro da lui vengo superata da Sabrina che gli si avvicina e gli chiede di andare con lei, ovviamente, lui molla tutto e va per seguirla
Emma: “Damon! Scusa avrei bisogno di parlarti un attimo” – lui si gira tirato da Sabrina
Damon: “Seguo Sabrina un secondo e poi sono tutto tuo” – No!
Non vai con lei ascolti me!
Emma: “Non ci vorrà molto, vieni un attimo”
Damon: “Dopo Emma, non incominciare” – io non comincio nulla, è lei che mi ha superato per arrivare prima di me!
Emma: “Non comincio nulla io…”
Sabrina si intromette per fare la santa e martire
Sabrina: “Va beh, dai Damon, quando finisci vieni, non c’è fretta”
Damon: “Non c’è bisogno, Emma può aspettare due secondi”
Io sento la rabbia crescere, io posso aspettare, ma lei no? Con le lacrime agli occhi dalla rabbia gli rispondo: “IO POSSO SEMPRE ASPETTARE VERO?! BEH NON ASPETTO PIU’!” – e, ormai piangendo, esco dalla palestra, non abbastanza in fretta da poter non sentire la sua risposta
Damon: “Andiamo, quando si sarà calmata tornerà”
Perché non mi è corso dietro? Perché io non posso fare scenate e essere consolata lo stesso, perché c’è sempre qualcuno prima di me?
Poco dopo essere uscita, sento la porta riaprirsi e Alex comparire vicino a me.
Alex: “Ehi, come va?”
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LA LUCE DELLE LUCCIOLE
Ngẫu nhiên𝑆𝑜𝑛𝑜 𝐸𝑚𝑚𝑎 𝐶𝑜𝑜𝑝𝑒𝑟, 𝒉𝑜 17 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑒 𝑓𝑟𝑒𝑞𝑢𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑙𝑖𝑐𝑒𝑜 𝑎𝑟𝑡𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐𝑜, 𝒉𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑓𝑎𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑐𝒉𝑒 𝑚𝑖 𝑣𝑢𝑜𝑙𝑒 𝑏𝑒𝑛𝑒 𝑒 𝑑𝑢𝑒 𝑎𝑚𝑖𝑐𝒉𝑒 𝑡𝑟𝑎 𝑙𝑒 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑠𝑖𝑛𝑐𝑒𝑟𝑒; 𝑣𝑖𝑣𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑣𝑖𝑡...