70. "Ma dov'eri finita?"

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Rory

Avete presente il genere di film in cui il protagonista scappa perché non ha una propria identità? Beh sembrava proprio che io stessi facendo lo stesso.

Era passata una settimana da quando Hero mi ha confessato tutto ed era passata una settimana da quando avevo rivolto l'ultima parola alle ragazze. Non potevo credere che avevano taciuto tutto ciò a noi... mia madre sapeva tutto e non aveva detto nulla.

Per evitare ogni singolo contatto col mondo esterno mi ero rifugiata a casa da papà... quella doveva essere l'ultima settimana nella casa prima che veniva venduta ma io ero corsa via senza dare spiegazioni. Se ve lo stavate chiedendo, non era così male vivere con mio padre, quando sono corsa da lui mi aveva accolta e raccontato tutto ed avevo scoperto che lui voleva dirmelo però tutti gli altri erano contro.

Era letteralmente il mio primo giorno di scuola perché mio padre aveva deciso di tirarmi giù dal letto e accompagnarmi di persona, ero sicura che Chris sapevo qualcosa e sicuramente Hero ne era a conoscenza. Avevo evitato per tutta la settimana le sue chiamate , i suoi messaggi ed avevo chiesto a mio padre di buttare il mio cellulare in qualche angolo remoto della casa e lui fece così.

Stare a casa con papà mi ha fatto tornare bambina... quando mi svegliavo lui era lì con la colazione prontoa ed iniziare una nuova maratona di film e la sua compagna era stata davvero gentile nonostante tutto, però dopo quasi una settimana di assenza mi ha rispedito a scuola.

Stavo camminando per i corridoi cercando di non farmi notare, meno persone mi vedevamo più era facile poterne uscire illesi. Ero entrata nell'aula di scienze e ne ero uscita senza nessuna domanda o motivo di conversazione da parte di qualcuno , fin quando Sky non decidesse di parlarmi però, era stato un bene perché avevo appena scoperto di avere circa dieci minuti per raggiungere l'aula di filosofia e scusarmi per aver saltato quell'ora; avevano cambiato gli orari ed io non ne sapevo un bel niente, perciò iniziai correre verso l'aula, quando fui lì davanti mi accorsi di essere sudata e sfinita.

<<Professore mi dispiace tanto.>> dissi ancora ansimando e appoggiando le mani sulle ginocchia <<Evans! Che succede?>> il mio professore sembrava essere terrorizzato e credo per via della mia faccia.
<< Non sapevo del nuovo orario mi scusi tanto.>> dissi ancora ansimando, quando ad un tratto dal fondo dell'aula si levò una voce
<<È stato già avvisato Rory . >> Cazzo!
<< Signorina Evans i problemi mestruali non sono da poco e mi sorprende la velocità con cui ha corso dal bagno fino a qui .>>
I problemi mestruali ? Ma di cosa sta parlando?

Ah... Hero !

<< Grazie mille prof, le prometto che non accadrà mai più .>> dissi correndo via dall'aula ma Hero fece in tempo a raggiungermi.

<<Che cazzo stai facendo?>> chiese alle mie spalle ma continuai a camminare facendo finta che non esistesse
<< Rory! >> non era il tono della voce che riuscì a far tuonare l'intero corridoio vuoto, a farmi tremare bensì quello che scaturì dentro di me, e cioè uno specchio in frantumi. << Io... devo andare .>> dissi asciugandomi le lacrime.
<< Rory non può finire così, mi avevi promesso che ci saresti riuscita a sopportarlo... me l'avevi promesso cazzo.>> la sua voce improvvisamente diventò roca un po' come quelle mattine fredde e silenziose che mettono malinconia.

<< Ho bisogno di tempo... ora devo andare .>> dissi scappando via da quella situazione orribile e andando verso il bagno delle donne ma era come se il mondo volesse vendicarsi con me e così mi ritrovai Candice davanti alle prese con il trucco, quando feci per uscire lei rivolse uno sguardo alla porta e a quel punto mi vide.
La cosa peggiore che si possa fare è sfuggire ad un'amica perché lei saprà sempre dove sei e capirà sempre che succede e così fu.

4 Ragazze a Palm BeachDove le storie prendono vita. Scoprilo ora