60. "Ti amo Rory"

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RORY

Intorno a me riuscivo a percepire l'atmosfera calda e natalizia, dormire non è mai stato così piacevole e rilassante, ti sembrava quasi di poter sprofondare all'interno del tuo letto per poi perderti in un mondo pieno di cose dolci.
Mentre continuai ad annusare l'aria tenendo gli occhi chiusi sentii la sveglia e decisi di interromperla per poter continuare a sognare.
Non mi perdevo mai una vacanza già da tanto tempo e questo sembrava chiaro alla mia sveglia che decide di insistere, così apri gli occhi... facciamo uno.
Notai solo dopo che la sveglia erano cinque chiamate perse da parte di Hero. Merda!
Per fortuna conoscendo Hero sapevo che non si sarebbe arreso facilmente, quindi continuò con la sua soave musica piena di squilli.
<<Stavo cercando di trasformare la mia suoneria in qualche allegra canzoncina natalizia, sai per caso come si fa?>> dissi annaspando con la mano in cerca dei miei occhiali.
<<Dovresti provare con qualcosa di più forte tipo il risveglio militare.>> disse. Dalla voce sembrava che stesse camminando e così intuì dove stesse andando.
<<Sei davanti casa mia vero?>> chiesi con aria furba e questo riuscì a farlo sorridere o almeno così sembrava. <<Sbagliato>> disse ridendo.
<<Dove sei allora?>> chiesi tirandomi su con il corpo, ebbi un impatto violento con la testiera del letto <<Ahi!>> fu l'unica cosa che riuscì a dire.
<<Tutto bene?>> chiese
<<Si, credo di sì. Cosa può provocare una commozione cerebrale secondo te?>> chiesi massaggiando il punto dolente dietro la testa
<<Sicuramente il regalo che ti sto per fare>> disse esitante.
Non pensavo che mi avesse fatto anche lui un regalo, pensavo più a una cosa amichevole ma non troppo. Stavamo davvero facendo sul serio? Era la domanda che mi procurava più confusione ultimamente. Dopo la mia sfuriata contro sua cugina pensavo ad un trattamento stile puritano, con atteggiamenti distaccati e invece no, no perché lui era lo stesso di sempre.

<<Mi regalerai un lancia fiamme>> chiesi per stemperare l'atmosfera imbarazzante che in realtà si era creata solo nella mia testa.
<<Vorrei ma so che sarei il bersaglio principale quindi meglio evitare.>> quello che mi faceva ridere di più era il suo sarcasmo.
<<Non più ormai.>> dissi senza pensarci troppo.
<<Ah davvero?>> chiese con un tono allegro. <<No .>> confermai ridendo. <<Ok , sono le tre del pomeriggio ed è ora che tu ti alza e vada a prepararti. Ti passo a prendere tra due ore.>>

Aspetta che cosa? La cena sarebbe iniziata per le sette, quindi perché tutto questo anticipo?
<<Non è un po' presto? Poi pensavo di andare con la mia famiglia...>> non mi diede neanche il tempo di finire che iniziò a parlare
<<Non se ne parla, vieni con me. Parlerò io con tuo padre l... quell'uomo mi adora!>> senti lo sportello della macchina chiudersi e dopo una serie di secondi riuscì a sentire una voce femminile, <<grazie>> fu tutto quello che riuscì a sentire, all'improvviso nella mia mente iniziarono a balenare tanti pensieri. <<Ok, ci vediamo per le cinque.>> dissi riattaccando istintivamente.

Mentre mi preparavo pensavo a quella voce... nella mia testa aveva già un nome ed una forma: Katy, diciotto anni, alta, magra, dei capelli lunghi e biondi. Non potevo di certo competere.
Mentre aiutavo la mamma a scegliere cosa indossare mio fratello entrò in camera mia.
<<È arrivato papà, io vado.>> disse sistemandosi il berretto che gli avevo regalato per il Natale scorso. <<Divertitevi>> rispondemmo io e la mamma all'unisono. Quando mio fratello uscì dalla stanza io e la mamma scoppiammo dalle risate.
<<Sappiamo bene che non si divertiranno.>> dissi ridendo a crepapelle sul letto e lo stesso fece la mamma da alzata.
<<Quei due sono come cane e gatto. Posso dirti però che gli vuole un gran bene, più di quanto tu creda.>> disse ridendo. L'attenzione si spostò all'ultima figlia rimasta in casa.
<<Allora...ho saputo... Hero eh?>>
Ok... sì, questa era mia madre! La donna che teneva conferenze stampa veterinarie da tutto il mondo ma che non sapeva come chiedere a sua figlia della sua vita sentimentale.
<<Credo di sì.>> dissi ripensando alla voce di Katy la sgualdrina.
<<Avete già fatto...?>> chiese cercando qualcosa da fare.
<<NO! Mamma oh Dio, no! Certo che no!>> dissi sollevandomi sui gomiti.
<<Beh tesoro è importante che io lo sappia perché le cose della vita sono imprevedibili. Promettimi che mi farai sapere.>> disse infine.
<<No, Scordatelo!>> dissi infine uscendo dalla stanza.

4 Ragazze a Palm BeachDove le storie prendono vita. Scoprilo ora