49. Texas.

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ALI

Sono in macchina con mamma e Alan, tra un'ora arriviamo in Texas, a Dallas, la città di mamma, stiamo lì per due giorni. Papà non può venire, ha da fare ancora a Miami. Andiamo a trovare la sorella di mia mamma, Kate, la mia adorata zia. Da poco si è fidanzata e non vediamo l'ora di conoscerlo, si chiama Vincent. Purtroppo i miei nonni materni non ci sono più, a Dallas sono rimasti solo mia zia e qualche cugino e zii di mia mamma.
I miei genitori ultimamente le hanno chiesto tante volte di trasferirsi a Palm Beach, ma lei a Dallas ha un ottimo lavoro, è un avvocato e anche il fidanzato. Lavorano insieme e quindi lei non vuole andarsene da li.

<<Mamma siamo arrivati?>> dice Alan stanco, spuntando tra i due sedili.
<<Tesoro mezz'ora e siamo dalla zia ok?>>
<<Mezz'ora?>> chiede incredulo <<ma è una vita mamma>> dice sedendosi di colpo al suo posto e mi fa scoppiare a ridere.
<<Non è vero tesoro, manca davvero poco>> ridacchia.
<<Facciamo un gioco ti va?>> gli dico girandomi verso di lui.
<<Si!>> scatta dal sedile e si mette di nuovo tra i due sedili anteriori <<Ok ci sto, come?>>
<<Ti dico un colore e mi dici cosa ti viene in mente, ok?>> gli sorrido
<<Si sorellona>>
<<Allora, blu>>
<<Il mare!>> dice convinto
<<Rosso>>
<<Mmm cuore>>
<<Verde?>>
<<I miei occhi>> dice chiudendo gli occhi orgoglioso.
Andiamo avanti così, credo di aver detto tutti i colori e tutte le combinazioni che esistono e il signorino le ha azzeccate quasi tutte.

Adoro casa di zia, è su due piani, tetto nero e le pareti di fuori bianche, il giardino è molto ordinato e curato, zia passa il suo tempo libero nel fare giardinaggio. Dietro casa c'è una piscina, non grandissima ma l'ideale per rilassarsi in santa pace. Accanto alla piscina ha un dondolo in legno e una chioschetto anch'esso in legno, ricoperto dai rampicanti.
<<Julia!>> appena vede mia mamma scendere dalla macchina.
<<Kate tesoro>> sorride mia mamma per poi andarle incontro.

 Le vedo abbracciarsi e mi commuovo ogni volta, sono sempre state loro due da sole, i miei nonni sono morti in un incidente stradale quando mia mamma aveva diciassette anni e mi zia dieci. All'epoca mia mamma e zia stavano a Palm Beach, con i miei nonni, ma dopo l'incidente i loro nonni hanno deciso di portare zia Kate con loro a Dallas, mentre mamma era rimasta, a casa di Martha Fiennes, la mamma di Candice, doveva finire il liceo e andare al college.
Insomma, sono cresciute distanti, da sole e la mancanza dei genitori l'hanno sentita ogni giorni, fino ad oggi e la sentiranno per sempre. Questa distanza che c'è tra di loro le distrugge. 

<<Zia!>> corre Alan da lei
<<Ometto ma quanto sei cresciuto>>lo prende in braccio
<<Si lo so tanto>> ridacchia lui e gli bacia la guancia. Alan scende giù e io mi avvicino a lei posando il borsone a terra e mi godo il sorrido di mia zia. Trentacinque anni di pura gioia e pazzia. Bella come il sole, uguale alla mamma. Le corro all'incontro e mi ritrovo tra le sue braccia.
<<Mi sei mancata tanto zia>> mi accuccio nell'incavo del suo collo
<<Anche tu piccola mia>> mi stringe forte e mi lascia un bacio sulla fronte. <<entriamo che vi faccio conoscere finalmente Vincent>>
<<Non vedo l'ora>> dico io.
Appena entriamo in casa, vengo invasa dal profumo di carne al barbecue che viene dritta dal giardino.
<<Venite, spero abbiate fame>> dice lei ridacchiando. Ci fa strada fino a fuori, dove c'è un uomo, abbastanza alto, credo un po' più basso di Roman, ben piazzato, occhi castano chiaro e capelli castani un po' brizzolati sulle tempie. Bell'uomo zia complimenti.

<<Eccovi!>> esclama lui lasciando il forchettone vicino la griglia e avvicinandosi a noi.
<<Amore loro sono Julia, Ali e Alan>> dice lei <<lui è Vincent>> dice con occhi da innamorata.
<<Piacere di conoscerti Vincent, mio marito non è potuto essere qui, ma ha promesso di venire al più presto>> dice mamma
<<Piacere mio Julia>> le stringe la mano <<non vedo l'ora di conoscerlo>>
<<E loro sono, la mia meravigliosa nipote Ali e il bellissimo Alan, l'ometto di casa>> continua lei.
<<È un piacere conoscerti, è bello vedere zia finalmente felice>> dico io dandogli la mano
<<Lei mi ha stregato>> ridacchia <<piacere mio sei davvero una bellissima ragazza>>
<<Grazie>> gli sorrido
<<E ciao a te ometto>> dice Vincent abbassandosi all'altezza di Alan
<<Ciao!>> esclama Alan
<<Quanti anni hai?>>
<<Devo fare sei anni!>> dice orgoglioso
<<Oh ma allora sei grande, ti va di aiutarmi con la carne?>>
<<Si va Bene>> dice contento.
Siamo stati fino alle undici di sera a parlare in giardino. Mamma aveva tante cose da raccontare alla zia, come del resto anche lei. Vincent è un bravissimo uomo, da come parla ne ha passate anche lui tante e sono contenta che finalmente mia zia sia felice.
Mi vibra il cellulare nella tasca dei jeans e mi ricordo solo adesso che dovevo chiamare Roman.
<<Scusate arrivo subito>> dico alzandomi e prendendo il cellulare.
<<Vai Tesoro>> dice Mamma.
Allontanandomi guardo lo schermo e leggo "Joe❤️". Sorrido come una scema e mi siedo sul doldolo.

4 Ragazze a Palm BeachDove le storie prendono vita. Scoprilo ora