14.

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Vorrei tanto parlare di questo con Fred ma lui è con quella ragazza e io non posso rovinargli la serata per un capriccio. Già, un capriccio. A quanto pare sono una bambina che non sa scegliere le sue compagnie.

Sono così arrabbiata in questo momento. Non riesco a smettere di piangere, non so come fermarmi. In questo momento non ho nessuno con cui parlare: Herm è al ballo, così come Ron e Harry; Daph e Blaise sono alla loro prima uscita e non mi permetterei mai di rovinargliela e il mio migliore amico...beh, lui è impegnato adesso.

Mi stendo sul divano della sala comune e inizio a piangere più forte di prima.

Perché lo ha fatto? Perché mi ha detto quelle cose orribili?

Sei una bambina Smith

E con le sue parole che mi rimbombano in testa, provo a chiudere gli occhi per smettere di piangere e mi addormento.

Un raggio di sole entra dalla finestra e si ferma sul mio viso. Mi sveglio, sono le 7.

Decido di alzarmi e mi guardo allo specchio: sono ancora vestita. Ora che ci penso, ieri mi sono addormentata nella sala comune, come ci sono arrivata in camera mia?

Decido di non pensarci, metto dei jeans e un maglione largo bianco e mi reco in Sala Grande. Ho ancora gli occhi rossi, spero di non incontrare nessuno dei miei amici, non mi va di dare spiegazioni.

-Cazzo oggi è Natale- come si fa a scordarsi di questa giornata? Torno in camera per prendere i regali e vado a fare colazione. Noto che il tavolo grifondoro è praticamente vuoto, così mi siedo accanto ai ragazzi.

Appena mi avvicino al loro tavolo però, Harry si alza e mi viene incontro.

-Cosa diavolo è successo ieri sera al ballo? – che palle, già lo sa –Con Pucey intendo- aggiunge, quando vede che non rispondo.

-Oh, nulla di che. Metteva le mani dove non doveva e Malfoy l'ha picchiato-

-Non dire cazzate Lexi, non è quello che mi hanno raccontato- dopo quelle parole chiedo aiuto ad Herm con uno sguardo, lei sì che mi capisce. Chiede a Harry di lasciar stare, gli dice che glielo avrei raccontato dopo, che ora non mi andava. Lui si sedie e iniziamo a scartare i regali.

Ad Hermione ho regalato un libro babbano che le piaceva tanto. A Harry una nuova scopa. A ron una scatola di cioccorane e a Ginny un bracciale con la sua iniziale.

Anche se abbiamo un anno di differenza, io e Ginny andiamo molto d'accordo. Mi ci ritrovo molto in lei, un giorno mi ha confessato che sono come una sorella maggiore. Le voglio un mondo di bene.

Verso le 9 ci alziamo e andiamo nelle nostre sale comuni per fare i bagagli. Quest'anno avrei passato il natale a casa, non mi vanno grandi festeggiamenti.

Appena entro lo vedo, seduto lì a leggere. Non riesco nemmeno a guardarlo. Faccio una via diretta verso la mia stanza e mi chiudo dentro. Inizio a fare i bagagli ma vengo interrotta da qualcuno che bussa alla mia porta, apro e c'è Fred. Sembra come impazzito, credo non abbia dormito molto stanotte.

-Ehi, che ci fai qui? –

-Che ci faccio qui? Secondo te? – è davvero arrabbiato... cos'avrò fatto stavolta? –mi hanno raccontato cosa è successo ieri, non hai pensato di chiamare me? – urla così forte che mi scende qualche lacrima, non mi piace quando le persone mi gridano in faccia, mi fa sentire... debole. 

At the end, it's him and IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora