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-Te lo chiederà-

-No, Theodore. Non lo farà-

-Hai solo paura che lo faccia perché non sei pronta-

-Già, non lo sono. Come biasimarmi? Ho solo diciannove anni-

-Allora digli di no, qual è il problema? –

-Il problema è che me lo chiederà. Perché vuole chiedermi di sposarlo? –

-Perché siete adulti e di solito è così che si evolvono le relazioni- interviene Nicholas.

-Ho raggiunto da poco l'età legale per bere e lui vuole chiedermi di sposarlo... Come può solo pensare che io gli dica di sì. E poi ci conosciamo da solo un anno cazzo-

-Alessia, tu non lo ami nemmeno-

-Certo che lo amo-

-No, non lo ami. Avrei voluto dirtelo un anno fa, quando vi siete messi insieme e avete iniziato a correre-

-E allora perché non l'hai fatto, Nick? –

-Perché il suo nome era vietato, e l'unico modo per farti capire che stavi sbagliando era parlare di lui-

-Non mettere in mezzo Draco. Non farlo-

-Lexi, siamo i tuoi migliori amici. Ti abbiamo visto i primi mesi soffrire come mai prima d'ora-

-Già, stavo soffrendo e Marcus mi ha aiutato ad andare avanti-

-Tu lo hai solo usato per rimpiazzare Malfoy-

-Non è vero- urlo, prendo il cappotto e me ne vado interrompendo la conversazione.

Entro in un bar e per la prima volta da quando ho il permesso di farlo, ordino un drink alcolico. Non ho mai amato bere, odio l'idea di ubriacarmi e fare cose che non farei se potessi ragionare. Ma a volte lo faccio per scappare dalla realtà, per interrompere i pensieri.

-È il quinto che bevi- mi dice il barista. Sono due ore che sono seduta a questo bancone, che a proposito sembra molto liscio. Chissà quale materiale hanno usato per farlo...

-E quindi? Non è il tuo lavoro versarmi da bere? –

-Mangia- mi dice avvicinando una ciotola di patatine.

Il sole attraversa la tenda e risveglia la mia emicrania post sbronza. Mi alzo distrutta e vado verso il bagno. Non ricordo nemmeno come ci sono arrivata a casa. Mi guardo allo specchio e mi rendo conto di quanto sono messa male. Apro il lavello per sciacquarmi il viso, struccarmi e magari svegliarmi. Prendo un bicchiere e lo riempio d'acqua, ingoio una pillola per alleviare il dolore ed esco dalla mia camera per andare a fare colazione.

-Buongiorno principessa-

-Marcus? –

-Chi vuoi che sia-

-Cosa ci fai qui? -

-Ti preparo la colazione- dal tono con cui gliel'ho chiesto sembrava quasi che non volessi che fosse qui, in casa mia. A dir la verità un po' mi dà fastidio. A me piace Marcus, lo amo, ma a volte è un po' appiccicoso. Non sono mai stata una persona dolce o bisognosa di affetto, mi piace avere i miei spazi e il tempo per dedicarmi a me stessa.

-Grazie- gli sorrido mentre mi porge un piatto con dei pancakes.

-Ieri sera eri in un bar ad ubriacarti, perché? – ah, ecco come sono tornata a casa. Mi ci avrà portata lui. Non credo di potergli dire che il motivo per cui mi ha trovato ubriaca in un bar è perché credo lui mi chiederà di sposarlo a breve.

At the end, it's him and IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora