56.

1.4K 55 0
                                    

Draco

Questa sera ci sarà la festa di Natale di Lumacormo, sarà davvero difficile fare ciò che mi hanno detto di fare senza farmi vedere. Ma ci proverò.

Sento la musica quindi dovrebbe essere iniziata. Sono nascosto, devo aspettare il momento giusto per poter andare nella Stanza delle Necessità, che si trova accanto all'ufficio del professore.

Sono qui da ormai venti minuti e ho visto attraversare quella porta da circa cinquanta persone. Ho persino visto la Granger con McLaggen. Non che mi importi, ma non me l'aspettavo da lei. Dovrebbe evitare di farsela con idioti come lui.

Direi che è arrivata l'ora di spostarmi da questo muro. Sto quasi per entrare nella Stanza, ma Gazza a quanto pare è più veloce. Mi prende, con violenza, per il bavero della giacca e mi porta dentro.

-Professor Lumacormo ho trovato questo ragazzo girovagare nel corridoio, sostiene di essere stato invitato-

-Sì, ho cercato di imbucarmi. Adesso lasciami idiota- dovevo pur dire qualcosa, non posso permettere che vengano a conoscenza delle mie vere intenzioni.

Gazza, come Lumacormo credo, ha detto qualcosa dopo le mie parole. Ma io ho smesso di ascoltare dopo averla vista. Non mi aspettavo che ci fosse anche lei. È accanto a Potter, un calice in mano, un vestito rosa antico di seta, i capelli lunghi che le ricadono dolcemente sulle spalle.

Da quel momento ho perso completamente la concentrazione. Ho solo sentito qualcuno dire che ci avrebbe pensato lui stesso a me, e mi sono sentito trascinare via con i suoi occhi delusi su di me.

-Draco, ho giurato di proteggerti. Ho pronunciato il voto infrangibile-

-Non ho bisogno di protezione. Sono stato scelto per questo, tra tutti gli altri, io. Non lo deluderò-

-Hai paura Draco. Tenti di nasconderlo ma è evidente-

-No! Sono stato scelto, questo è il mio momento- dico urlando e me ne vado.

Non ho bisogno del suo aiuto. Non ho bisogno di nessuno. Lo farò, farò ciò che mi ha chiesto. Lo faccio per mia madre. Non merita più di vivere in questa merda.

Ho bisogno di aria adesso, mi serve del tempo.

Se ci fosse lei accanto a me sarebbe tutto più facile. Ho solo bisogno di guardarla negli occhi, di accarezzare i suoi capelli, di sentire il suo profumo.

Mi manca, ogni fottuto giorno. Mi manca averla tra le sue braccia. Mi manca trovarla lì, ad aspettarmi, proprio quando ne ho bisogno. Mi manca guardarla attraverso l'aula e vederla sorridere. Mi manca guardarla arrossire ogni volta che le faccio un complimento.

Vado verso la Torre di Astronomia, è l'unico luogo in cui riesco a stare in pace, a raccogliere i miei pensieri.

Arrivo, ma vedo che c'è già qualcuno affacciato sul panorama. Mi avvicino per capire chi sia e riconosco subito la sua figura. Appena cerco di andarmene, mi sente e si gira.

-Scusami, non volevo disturbarti-

At the end, it's him and IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora