15.

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-Fred, tu eri andato via e io non sapevo che fare...- e scoppio letteralmente in lacrime. Lui mi abbraccia, ecco cosa mi serviva.

-Sono un coglione Lexi, non mi perdonerò mai. Sapevo che quel Pucey è un'idiota e ti ho lasciata lì, da sola con lui- gli trema la voce. So che è davvero dispiaciuto, ma non capisco perché, non è stata colpa sua. Voleva solamente divertirsi.

-Senti Fred non devi preoccuparti, non è stata colpa tua. E poi c'era Malfoy, mi ha protetta in un certo senso- le mie parole sembrano quasi calmarlo. Mi stacco dall'abbraccio ma noto che c'è qualcosa che non va. Ha un occhio viola... Ero così impegnata a frignare che non me sono accorta.

-Che hai fatto? – lui non risponde.

-Fred che cazzo hai fatto all'occhio-

-Senti Lexi, me lo meritavo. È stato Malfoy- prima che potessi capire cosa stava succedendo ero già nella sala comune, in piedi davanti a lui che mi guardava come se niente fosse.

Draco

So perché è qui, il rosso le ha raccontato tutto. Beh, se lo meritava. Non ha fatto nulla per impedirle di andare al ballo con quell'idiota.

-Che c'è Smith? – e mi da un cazzotto sul naso. Ovviamente non mi ha fatto niente, non ha molta forza. Ma mi sforzo di non ridere, so che per lei non è divertente

Sta provando a darmi uno schiaffo quando le blocco la mano afferrandole il polso e la porto in camera mia.

-Cosa vuoi da me? - è straziante vederla così. Ho sempre voluto proteggerla per evitare che soffrisse e poi sono io quello che la riduce così.

-Senti Alessia, sai che ieri... quello che ti ho detto non lo pensavo davvero- è la verità –ero ubriaco ed ero arrabbiato e sono uno stronzo, mi dispiace- io non mi scuso mai, non l'ho mai fatto. Ma lei è diversa dalle altre persone.

-Si invece, lo pensavi davvero, come tutto il resto della scuola-

-Senti, ti ho detto che ero ubriaco... E poi perché la gente dovrebbe pensare questo di te? –

-Sono un'idiota ecco perché. Sono una bambina, non so proteggermi e...- scivola lungo il muro fino a portarsi le gambe vicino al petto. Non posso lasciarla così. Mi siedo accanto a lei e le faccio appoggiare la testa sulla mia spalla.

Qualche minuto dopo sento che non piange e più e mi accorgo che sta dormendo, così la porto in camera sua come ho fatto anche sta notte. Si, sono stato io. La metto sul suo letto e la copro con una coperta.

Torno in camera mia e vedo entrare Zabini:

-Ho visto Alessia stamattina, sembrava davvero turbata. Era così...spenta- sapessi come l'ho vista io.

-Beh, si, ora sta meglio- non appena finisco diparlare Blaise mi guarda con aria interrogativa. Così, per non rispondere allesue domande, me ne vado

At the end, it's him and IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora