63.

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Oggi Katie Bell è finalmente uscita dall'ospedale. Qualche minuto fa l'abbiamo vista in Sala Grande mentre pranzavamo, Harry ed io siamo andati da lei per chiederle come stava. In realtà penso di essere l'unica tra i due ad essere interessata alla sua risposta.

Avevo capito che voleva chiederle qualcos'altro così mi sono allontanata per lasciargli spazio. Mi sono seduta e ho iniziato a mangiare, quando ho visto Harry andarsene. Non so il motivo, ma non voglio essere invadente quindi resterò qui a parlare con Blaise.

-Lei come sta? – mi chiede, interrompendo il suo pranzo.

-Non la sento da quando è partita-

-Partita?! Dov'è andata? –

-A casa, problemi familiari-

-Qualcosa di grave? –

-Mi spieghi perché l'hai lasciata se è palese che la ami ancora? –

-Non posso dirtelo-

-Senti Zabini, non so il motivo per il quale hai fatto la cazzata più grande della tua vita, e se tu non vuoi dirmelo allora non voglio nemmeno saperlo, ma se è questa la tua scelta devi smetterla di comportarti così-

-Così come? –

-Così, come un coglione. L'hai lasciata? Ora basta. Vai avanti-

-Non ci riesco-

-Allora lascia che lei lo faccia. Non puoi continuare a comparire nella sua vita, a scriverle lettere, a preoccuparti per lei. Se è vero che la ami allora devi permetterle di voltare pagina e essere felice-

-Non è così semplice-

-Lo so che non è semplice, io più di chiunque altro. Ma devi farlo. La conosco Blaise, sta male. Ricordi la nostra Daphne: ottimista, solare e piena di vita? Io quella ragazza non la vedo più. Lascia che torni in sé, che riprenda in mano la sua vita, e poi magari, un giorno, potrete essere amici-

-Amici- aggiunge una risata sarcastica.

-Sei stato tu a deciderlo, ricordatelo-

-Dove vai adesso? – mi chiede mentre mi alzo.

-In camera-

-Ma non hai mangiato nulla-

-Non ho fame- la verità è che sono troppo in pensiero per Harry. Non so cosa abbia in mente e questo mi mette parecchia ansia.

Sono sulla Torre Grifondoro e sto andando verso la loro Sala Comune, sperando di incontrare qualcuno che mi faccia entrare.

-Lexi- mi dice Ron mentre esce agitato dalla Sala.

-Cos'hai? –

-Di cosa parli? –

-Sei agitato. Cosa sta succedendo Ron, devi dirmelo-

-Senti... Harry e Malfoy hanno discusso-

-Cosa intendi con "hanno discusso" –

-Hanno duellato-

-Cosa?! Perché?! –

-Harry ha dei sospetti... Pensa che lui sia uno di loro-

-Dov'è adesso? –

-È dentro-

-Fammi entrare, devo parlargli-

-Non credo sia una buona idea, è abbastanza scosso-

-Per quale motivo, non è la prima volta che duellano-

-Questa volta è andata diversamente-

-Smettila con i giri di parole Ronald-

-Malfoy è in infermeria, ridotto male-

Senza accorgermene mi ritrovo a correre verso l'infermeria, ignorando Ron che continua ad urlare il mio nome.

-Signorina Smith, cosa ci fa qui? – mi chiede Madama Chips, confusa e preoccupata.

-Devo vedere una persona-

-L'orario di visita è finito, può tornare questa sera, prima di cena-

-La prego, devo entrare-

-Cinque minuti, non di più-

-Grazie mille, davvero- apro la grande porta e mi ritrovo davanti un'immagine orribile.

C'è Draco, ricoperto di bende e sangue, che giace sul lettino.

-Ehi- sussurro mentre mi avvicino.

-Alessia, non dovresti essere qui-

-E invece sì-

-Non voglio che tu mi veda in questo stato-

-Cos'è successo Draco- gli chiedo supplicante di una risposta, mentre una lacrima bagna la mia guancia.

-Non fare così, non piangere, per favore- mi asciugo velocemente il viso e gli porgo nuovamente la stessa domanda, ma lui non risponde.

-Sono pronta-

-Per cosa? –

-Per sapere tutto-

-No-

-Ricordi, un mese fa eri pronto ad aprirti, ad essere sincero al 100% -

-Ma tu non hai voluto-

-Lo so, ma ora sono pronta-

Prendo coraggio e gli faccio finalmente la stessa domanda che gli avevo già fatto un mese prima, ma questa volta, a differenza della prima volta, sono davvero pronta a sapere la risposta.

-Qual è il lavoro che ti ha affidato? –

At the end, it's him and IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora