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*Due anni dopo*

-Alessia, sei pronta? – urla mia madre dall'altra stanza.

-Arrivo! – metto l'altro orecchino e mi alzo guardandomi allo specchio, e lo faccio per i cinque minuti successivi. Non voglio rovinare il trucco, ma sembra quasi impossibile.

-ALESSIA MUOVITI SIAMO IN RITARDO! – guardo l'orologio e mi accorgo di quanto è tardi e penso che mia madre ha ragione, come sempre.

-Arrivo- urlo, ma prima di farlo la porta si apre.

-Mamma ti avevo detto di aspettar... -

-Sei bellissima- mi dicono all'unisono. Non posso crederci. Sono tuti qui: Theodore, Nicholas, Daphne, Hermione, Ron, Harry e Ginny.

-Ragazzi vi prego, non piangete. Non sapete quanto tempo mi è costato questo trucco- sorridono, alcuni con gli occhi lucidi, altri con le lacrime.

-Lexi- dice Ginny avvicinandosi –questa è per te- mi porge una foto molto piccola. Confusa la guardo e il mio piano di non piangere va in frantumi. Nella foto ci siamo io e Fred: era appena terminato il matrimonio di Bill e Fleur e per tirarmi su il morale decise di farmi vestire da sposa. Lui mise un completo elegante, io un vestito bianco. Si inginocchiò e mi mise un anello, che tra l'altro porto ancora.

-Girala- giro la foto come uno di loro mi ha consigliato, ed estraggo un piccolo pezzo di carta piegato più e più volte.

Se stai leggendo questo foglio significa che stai per sposarti e sicuramente io sono accanto a te a convincerti di scappare via. Come ti è venuto in mente? Rido con le lacrime agli occhi, mi sembra di sentire la sua voce. In qualsiasi caso scommetto che sei bellissima adesso, come sempre. Sai che non sono molto bravo con le smancerie, per questo ho scritto questo biglietto. Non so se mi ricorderò di dartelo. Probabilmente ora abbiamo ottanta anni e ho ritrovato questa foto frugando in casa, in cerca di qualcosa per farti un nuovo scherzo. Non importa se tu ti sia sposata o meno, resti una grande donna. Ti amo più della mia stessa vita. E se adesso sei davvero in attesa di camminare verso l'altare, ti concedo di togliere il nostro anello per metterne uno vero. Sì, ma dopo devi rimetterlo!!!

Congratulazioni, Lexi.

Per sempre, Fred.

Le lacrime iniziano a scendere, mentre un sorriso si fa strada sul mio volto.

-Lui è sempre qui- mi dice Ginny, indicando il suo cuore, un gesto che mi fa emozionare ancora di più. Lui è sempre qui.

Fuori dalla camera ad aspettarmi c'è mio nonno: Scott, che appena mi vede inizia a piangere.

-Nonno ti prego, così farai piangere anche me e ho già dato per oggi-

-Sei stupenda piccola mia, tua nonna sarebbe stata molto felice di essere qui-

-Ma lei c'è- gli dico sorridendo, mettendo una mano sul suo cuore. Un gesto che lo fa emozionare ancora di più. Lo abbraccio, e dopo pochi minuti ci stacchiamo. Mi guarda un'ultima volta e mi prende a braccetto, accompagnandomi in quella che sarebbe stata la mia nuova vita.

Draco

-Stai calmo amico-

-È facile per te, Zabini. A cosa servi tu qui? – mi guarda sorridendo. Sa che sono nervoso e che quando lo sono, ho bisogno di sfogarmi prendendomela con qualcun altro.

-È tutto al suo posto- mi dice mentre mi aggiusta la cravatta.

-Non ancora- sussurro.

Poi ci giriamo, e la vediamo. Eccola lì. E non appena entra nella mia visuale, tutti gli anni passati insieme mi tornano in mente. La guardo e vedo la piccola Lexi che ho conosciuto tredici anni fa.

Sta camminando verso di me, bella come un angelo nel suo vestito bianco. Sento una lacrima solcarmi la guancia mentre continuo a guardarla. È perfetta, lo è sempre stata. E non riesco a trovare delle parole adatte per descrivere come mi sento in questo momento.

Si avvicina, e ad ogni suo passo il mio cuore manca un battito. Saluta suo nonno, con un bacio sulla guancia. Questo sarebbe dovuto essere il momento in cui Blaise la accompagnava accanto a me, ma non potevo permetterlo. Prima che lui muovesse un solo muscolo, lo fermo. Scendo dall'altare e vado a prenderla, per salire quel gradino accanto a lei.

Prendo la sua mano, tremolante, e la stringo.

Camminiamo per qualche secondo e ci troviamo finalmente uno di fronte all'altro, su questo altare.

-Ora sì, che è tutto al suo posto-

At the end, it's him and IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora