Dichiarazione

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L'aria frizzante di un alba appena spuntata ,sta lentamente avvolgendo il mio corpo di brividi di freddo.

Gianni stamattina ha deciso che dovevo svegliarmi presto, e senza mezze misure ha spalancato la finestra della nostra camera,tirando via le coperte dal mio letto.

Ma il fastidio diventa ancora più snervante perché con la sua solita voce non delicata mi prende in giro per come dormo.

"Dai Angelo dobbiamo fare colazione ho il turno alle sette.
Dai dormigliona se non vuoi che vengo a farti il solletico alzati conto fino a tre"

Uno...

Due...

Non lo farà mai, ingenuamente si rassicura la mia testa,per trovare qualche istante ancora per riposare, inoltre come potrebbe prendersi una tale confidenza fisica,che non gli ho mai concesso.

Tre!

Sento immediatamente delle grossi mani che stanno percorrendo il fianco che non è appoggiato al letto, su e giù per farmi il solletico.

"No Gianni, ti prego lasciami "

Gli urlo ancora scioccata dal suo comportamento

"Donna avvisata mezza salvata, quindi ora subirai le mie torture"

"Mamma invece di ridere dovresti aiutare la tua unica figlia"

Dico a colei che si sta crogiolando di risate per questo spettacolo.

"Non ci contare tua mamma sta dalla mia parte, mi ha dato lei il permesso di farlo"

"Tradita dal proprio sangue,e da quelli che credevo amici"

Dico con l'ultimo filo di voce che mi rimane per colpa del solletico.

"Ti arrendi Angelo ?
Ti alzi e vieni a fare colazione con me?"

"Ok mi alzo rompiscatole, ma non pensare che mi arrenda la battaglia e rimandata"

Approfitto del fatto che si è distratto dal mio remissivo accondiscendere, e cerco di spingerlo,quasi come se mi sentissi kung fu panda, ma la scena che si presenta e paradossale perché perde l'equilibrio e cade come un sasso a terra.

Faccio un salto dal letto e mortificata gli vado vicina, convinta sempre più di aver esagerato,ma il farabutto ha finto la scena per farmi alzare, e quando mi avvicino mi tira a terra capovolgendo esattamente i nostri corpi io a terra e lui su di me.

Un ghigno insolito e sul suo viso, e lo sento sussurrare al mio orecchio qualcosa di inopportuno per la nostra amicizia.

"Sai che sei a portata di bacio?"

"E tu sai che potrei darti una testata visto che è l'unica cosa che ho libera è la testa ?
Sembro un ripieno di sandwich tra te e il pavimento."

"Ecco perché sei cosi deliziosa io amo i sandwich"

Mentre si sussegue questo battibecco la porta si spalanca.

Questa mattina tutti vogliono entrare in questa camera penso distrattamente, naturalmente non riesco a vedere chi è, visto la montagna di muscoli che è sopra di me.

Ma non devo aspettare molto per scoprirlo, perché Gianni saluta Filippo non curante dell'imbarazzo che potrei provare facendomi vedere dal mio capo in quella situazione, e in più ancora in pigiama.

La faccia di Filippo come potevo immaginare è molto infastidita,e probabilmente lo capisce anche Gianni che immediatamente si alza aiutando anche me a farlo.

"Ciao Filippo come mai a quest'ora in camera, è successo qualcosa?"

Cerco di smorzare la sua tensione, ma il tono arcigno che usa ben mi fa capire che non gli è piaciuto vedere due suoi collaboratori rotolarsi come due bambini sul pavimento.

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