E di notte che è bello credere alla luce

575 82 13
                                    

Prima di farci accomodare nella sala meeting veniamo accolte da hostess molto poco vestite  che hanno dei tailleur con gonne cortissime e giacche scollate  che non nascondono nessuna virtù.
Il loro compito e di accogliere gli ospiti e mostrargli il posto che gli è stato assegnato.
Ma probabilmente il mio Filippo non è passato inosservato a una delle due gatte morte.
Non la definisco così perché è  poco vestita, dopotutto è la divisa che gli hanno messo addosso gli organizzatori, e non la definisco nemmeno così perché mi sta palesemente ignorando, ma se continua a fare la stupida con il mio fidanzato facendo gli occhi dolci e cercando in tutti i modi di attirare i suoi pantaloni, se la vedrà con me.
E il risultato sarà lo stesso, di quella gatta morta stecchita che è nella mia testa in questo momento, la metterò  al tappeto senza pietà.
Mentre continuo a pensare una voce maschile saluta cordialmente Filippo.

"Carissimo eri proprio nei miei pensieri, ma sono felice che sei venuto così possiamo parlare di quella tua paziente, sai ho novità interessanti"

Filippo è alquanto imbarazzato ma non riesco a capire bene, fino a quando non mi presenta.

"Professore Bianco, lei è Alessandra la mia fidanzata, e anche la figlia della paziente di cui vi parlavo"

"Alessandra lui è uno dei migliori oncologi che abbiamo al mondo ed è anche il mio maestro e un mio carissimo amico."

" Piacere di conoscerla Professore Bianco sono la dottoressa Alessandra Doria nonché la fidanzata di Filippo"

Gli porgo la mano per stringerla ma l'uomo che ho davanti è davvero un galantuomo e mi fa un delicato baciamano.
Ma quello che più colpisce della sua gentilezza  sono le parole che poi aggiunge.

"Non ascoltare le parole altisonanti di Filippo perché a me basta essere riconosciuto un bravo medico dai miei pazienti e un buon amico dai miei colleghi."

"Sono d'accordo con lei professore"

"Non chiamarmi professore mi fai sentire vecchio e poi siamo colleghi"

" La ringrazio"
Dico emozionata,ma la sua voce viene in soccorso.
"Ti ringrazio"

Sorrido e poi mi volto verso Filippo chiedendogli spiegazione su quali novità ci fossero per mamma,visto che per mesi mi avevano detto che era troppo pericoloso operararla per il suo quadro medico.
A rispondermi è ancora il professor Bianco anzi Giacomo visto che vuole essere chiamato per nome.

"In effetti Alessandra e molto semplice da spiegare e da qualche mese che qui a Milano nel mio ospedale stiamo sperimentando con successo  una tecnica davvero molto innovativa e  stata già provata su molti pazienti è un intervento non molto invasivo ma che permette di prendere tempo per tutte quelle pazienti che hanno un quadro clinico disperato come quello di tua madre.
La tecnica consiste di inserire   un aspirale  intrauterina, originariamente usate come contraccettivi,  ma possono anche essere utilizzate nella terapia del tumore dell’endometrio.
Naturalmente nel caso di tua mamma ho letto tutto ciò che le riguarda e questo è solo un palliativo per prendere tempo, ma grazie al fatto che abbiamo questo freno e ha un età  non più giovanissima questa tecnica dovrebbe consentirci un prolungamento della vita."

"Che rischi ci sono Giacomo?"

Il tono di voce è molto turbato
ma non riesco ad essere indifferente sapendo che si sta parlando di mia madre.

"Cara Alessandra sai anche tu che tua mamma ha problemi respiratori e che addormentarla anche solo per 20 minuti il tempo necessario che servirebbe per impiantare la spirale per lei potrebbe essere nocivo."

"Io posso solo dirti che le percentuali di riuscita sono del 70% ora sta a voi decidere, sappi che io sono a vostra completa disposizione è che se vuoi anche la settimana prossima tua mamma può essere trasferita qui a Milano."

" Grazie Giacomo ci penserò e ne parlerò con mamma ora scusatemi vado a incipriarmi il naso"

È la prima cosa che mi è venuta in mente perché avevo bisogno di fare un attimo il punto della situazione per mesi abbiamo girovagato prima di fermarci nella clinica di Filippo tra dottori professori e quant'altro tutti ci hanno dato la stessa risposta, se la signora va in sala operatoria non ne uscirà viva per i problemi che ha.

Obesità diabete cuore malato e polmoni rovinati non facevano uno sfondo positivo a chiunque proponessimo un'operazione semplice come potrebbe essere un isterectomia.

Poi siamo arrivati alla clinica di Filippo e ci hanno detto che per migliorare 10% di quell'operazione che forse non avrebbe mai fatto doveva seguire un regime alimentare ospedaliero e cure specifiche per rimettere in sesto quello che si poteva del suo corpo.
Avevamo rinunciato a tutto, alla nostra casa i nostri sogni ma entrambe non volevamo arrenderci e forse questa era una possibilità.

Il 70% non era poco ma quello che mi terrorizzava era quel 30% e se mamma non ce l'avesse fatta ?

E se gli consigliassi qualcosa che la danneggerebbe ?

Come sempre la mia testa fa troppe domande a cui non so dare risposta e mentre torturo le mie labbra ormai arrossate per il continuo sfregamento dei denti sento una voce che immediatamente mi dà calma.

" Che ci fai nel bagno delle signore?"

"Cercavo la mia fidanzata non riesco a stare troppo senza di lei e poi ero preoccupato che si stesse torturando inutilmente,queste labbra perfette che devono essere  torturate solo  dai miei baci"

Sa esattamente quello che sto provando, e forse per questo non me ne aveva ancora parlato voleva che questi giorni a Milano fossero lontani dal dolore.

Mi avvicino e gli lascio un casto bacio sulla guancia, ma che esprime tutta la mia gratitudine per essere sempre presente nei momenti in cui ne ho bisogno, per essere sempre disponibile nel cercare il meglio per me e la mia famiglia anche quando io non lo so.

Gli prendo la mano e gli sussurro che possiamo andare non vedo l'ora di ascoltare il suo discorso perché oltre ad amarlo come l'uomo meraviglioso che è lo stimo come medico e mio mentore.

Il suo volto si rilassa non appena stringe la mia mano e ci avviamo ai nostri posti.
La serata continua in modo tranquillo nonostante il grande successo per l intervento di Filippo,tutti applaudono e dopo di lui sale sul podio Giacomo che ne decanta tutte le sue doti.

Dopo qualche ora di discorsi e strette di mano andiamo via perché Filippo voleva stare solo con me.
Per entrambi oggi è stata una giornata pesante quindi non vediamo l'ora di ritrovarci  uno nelle braccia dell'altro senza gente intorno.
Arrivati in albergo facciamo una doccia e ci infiliamo  i nostri pigiami per poi ritrovarci seduti in questo grandissimo e bellissimo letto.
È tutta la sera che ho voglia di dirgli qualcosa ma non so se questo lo turbera.
Mi stendo sul suo torace e gli sussurro che sua madre e suo padre sarebbero stati fieri della meravigliosa creatura che era diventato.
Non riesco a vedere il suo volto nella posizione in cui sono ma sento chiaramente i battiti del suo cuore accelerare e le sue mani che mi stringono ancora di più accompagnato  da una voce flebile  che mi sussurra:

"Grazie Alessandra,oggi sono mancati tanto anche a me,ma averti al mio fianco mi ha colmato il cuore di amore lo stesso."

Ci addormentiamo abbracciati senza dire altro ma ognuno dei due può avere una certezza:
  "E di notte che è  bello credere alla luce"
È questa notte entrambi avremmo qualcosa di bello in cui sperare.

Succede all'improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora