Per sempre

559 89 7
                                    

Filippo mi ha dato solo trenta minuti per prepararmi,ma la mia testa è ancora su quella spiaggia persa nei suoi occhi marroni chiarissimi con venature di ambra dorata.
Se solo sapesse il potere di quegli occhi, se solo percepisse come riescono a tenermi legata, intrappolata nel suo mondo.
Questa consapevolezza mi spaventa davvero tanto,perché devo dirgli la verità, qualunque sia il rapporto che costruiremo non può essere fondato su una bugia.
Questa sera dovrò parlargli di Marco e di tutta la scena che ho messo su, per sentirmi protetta, ma soprattutto per tenerlo lontano.
Il tempo implacabile continua a scorrere,ed io non ho ancora ben realizzato,quali parole dirgli,quali gesti e attenzioni posso mostrargli e soprattutto con quale coraggio gli dirò che ho mentito.
Dopo aver fatto una doccia veloce indosso un abitino molto semplice bianco,il suo colore preferito che non ho affatto dimenticato,come tutto ciò che  gli riguarda.
Evito di truccarmi perché ho il presentimento che oggi potrei piangere, quindi meglio evitare sbavature nere sul viso,metto solo un filo di burro cacao alla ciliegia.
Per un attimo un brivido percorre tutto il mio corpo ripensando al vero motivo per cui ho messo il burro cacao a questo gusto,ma cerco di darmi contegno e finisco di prepararmi.
Come il più preciso degli orologi svizzeri Filippo è sotto casa all'orario deciso,per fortuna non citofona ma mi chiama per telefono.
Gli rispondo subito prima che cambi idea e venga a bussare alla porta,mi piacerebbe tantissimo fargli vedere il mio studio,ma se mamma lo dovesse incontrare sono sicura che si farebbe enormi castelli d'aria e non voglio deluderla di nuovo.
Esco di casa come una ladra nella speranza che non si accorga di nulla,ma è impensabile poter sfuggire a gli occhi attenti di una mamma.


" Cara stai uscendo di nuovo,sei appena tornata?"


" Si  esco con Marco a cena,torno tardi non aspettarmi in piedi mammina"


Non aspetto la risposta di mamma e mi avvio per le scale,ma la sento sbraitare:

 " Mi ha chiamato mammina e non mi hai guardato negli occhi,ragazzina quando torni mi racconti tutto"


Touche come sempre è un passo avanti,non riesco a nascondergli l' emozione che sto provando in queste ore,ma ora non è il tempo di pensare a questo,ho bisogno di rimanere concentrata su quello che dirò a Filippo.
Quando finalmente riesco a scendere giù, lo trovo appoggiato alla portiera della sua macchina con un look tutto suo,che in passato... ma anche ora non mi è indifferente.


Imbarazzata per non saper esattamente come salutarlo cerco di camminare lentamente mentre mi chiedo se dargli la mano,baciarlo sulla guancia o abbracciarlo,ma mi rendo conto che l'istinto ha preso il sopravvento per entrambi e  che siamo  già stretti in un abbraccio che termina in un dolce bacio sulla guancia.


Se io avevo indossato il burro di cacao alla ciliegia perché era il suo preferito quando mi baciava, anche lui non aveva dimenticato i miei gusti e aveva indossato il profumo di  patchouli
che io amavo,e che soprattutto indossato da lui mi faceva impazzire .
Quell'abbraccio era riuscito a portare la calma al mio cuore, era come se dopo tanto tempo finalmente si fosse ricordato di battere ad un ritmo normale.


Provai a chiedere dove  saremo andati  visto che aveva  organizzato tutto lui,ma come al solito non ebbi  risposta,tranne che  in maniera provocatoria mi ripeté le stesse parole che avevo usato nel pomeriggio per portarlo al mare:  

"Goditi la sorpresa".


La strada che ha preso è quella che porta alla clinica,quindi non faccio domande sicura che aveva preparato una cena a casa sua,ma quando arriviamo sono letteralmente stupida da quello che ha organizzato.
Nel bel mezzo del parcheggio della clinica nel posto esatto in cui per la prima volta ci siamo incontrati aveva fatto montare una tenda e l' aveva decorata in una maniera romantica.

Succede all'improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora