"Quando tutto questo finirà che rimarrà di noi Filippo ?"
"E se non dovessimo ritrovare la strada del perdono,e ci dovessimo ancora perdere ?"
I suoi occhi mi fanno promesse di cui ho tanto bisogno per lenire le mie paure,non ha bisogno di parlare per infondermi coraggio,ha solo bisogno di stringermi più forte, ed è proprio quello che sta facendo,sembro un fagotto nelle sue grandi e tenere braccia,il luogo che definirei casa,sicurezza ,amore.
I nostri silenzi sono solo interrotti dai nostri respiri,ormai in affanno per i molteplici baci che ci siamo scambiati come promesse eterne.
Prima di rendermi conto che ormai è davvero tardi, gli chiedo ancora una volta che sarà di noi una volta spuntato il nuovo giorno.
La risposta che mi da è al di la di ogni previsione, e mi rende notevolmente sbalordita è incerta.
"Alessandra questo nuovo giorno potrebbe vederci come marito e moglie,prepariamo il necessario e uniamo le nostre vite per sempre,entrambi sappiamo che non possiamo stare lontani e che abbiamo bisogno di viverci,sento il bisogno di prendermi cura di te, quindi che ne dici ragazzina vuoi diventare mia moglie ?"
"Si e mille volte si ,sei la cosa più importante della mia vita e voglio diventare tua per tutto il tempo che dio ci concederà"
Avrei dovuto dire queste semplici e veritieri parole,ma il mostro della mia innata paura,mi spinge a fare un preambolo non del tutto sincero.
"Filippo certo che ci sposeremo,anche io lo voglio ma diamoci tempo,e sopratutto concretizziamo il nostro rapporto un passo alla volta,lasciamo che quelli che ci sono attorno metabolizzano la cosa senza sconvolgerli"
"Le persone che ci circondano ? Alessandra siamo adulti e oltre tua mamma non abbiamo nessuno a cui dare spiegazioni,e sai meglio di me che farebbe carte false per farci tornare assieme,mi stai nascondendo qualcosa ?
Non è che stai dando spazio a qualche vecchio rimpianto di nome Marco ?
Magari se guardi attentamente dentro nel profondo della tua anima ti accorgi che se la vita è nostra non ti ostacola niente.
Non c'è risposta per le cose passate,per quello che abbiamo passato e per quello che siamo diventati,ma la risposta che voglio da te e qui nel nostro presente chiedi al tuo cuore cosa vuoi davvero e poi dammi una risposta."
Credevo che il tempo portasse il suo bagaglio lontano da me,ma quella valigia diventa sempre più pesante e mentre vorrei solo dirgli che lui rende perfetta la mia inutile vita,riesco solo a non perdonare le mie colpe e torturarmi per qualcosa che non ho voluto ne ho fatto.
La magnifica favola di Filippo e Alessandra giunge ancora una volta ad un epilogo non piacevole,certo ora non siamo arrabbiati,e almeno ci parliamo,ma come posso leggere la delusione nei suoi occhi, per non aver fatto uscire ciò che era giusto.
Forse è solo ora me ne stavo rendendo conto la bugia di una mia relazione con Marco non era dovuta alla rabbia ne al volere giustizia ma semplicemente uno scantinato in cui nascondermi,al buio di verità dolorose.
Finora chiunque avessi amato davvero mi aveva lasciato o di li a poco lo avrebbe fatto, e se io mi concedessi a Filippo che sicurezza avrei di non vederlo sparire.
Se solo quel testone capisse le mie paure,invece di fare il geloso per una storia inesistente.
Alessandra parlaci
Alessandra non far sparire nei meandri della paura i tuoi sentimenti
Alessandra se chiudi gli occhi vedi esattamente la vita che vorresti.
I miei discorsi mentali non mi aiutano a rompere un atmosfera che ormai è diventata inattuabile,con la sua rabbia e la sua frustrazione che aleggia intorno a ciò che profumava d'amore fino a qualche minuto fà.
Vigliaccamente preferisco scappare,prima che entrambi possiamo fare quel passo sbagliato che ci porterebbe a scivolare da una corda davvero sottilissima,gli dico che è tardi e che è meglio andare.
Si alza nel più totale silenzio e un attimo dopo avermi fatto accomodare in macchina per accompagnarmi vedo attraverso lo specchio retrovisore che va verso quello che era stato il nostro nido d'amore e lo distrugge con un calcio,gettando in aria ogni cosa.
"Papà non esistono le fiabe, ed io non sono una principessa indiana ne lui è più il mio eroe"
Mentre accetto questa amara e dolorosa verità lo vedo entrare in macchina,rigorosamente in silenzio,e con lo sguardo rivolto a qualcosa in cui lui stesso non crede più.
Il viaggio in macchina dura meno del previsto perchè la sua macchina forse per la prima volta ha provato il limite di velocità,pur di sbarazzarsi subito dell'ingombrante rifiuto che gli avevo dato.
Prima di scendere dall'auto essendo ormai sotto casa cerco una scusa per parlargli,non voglio che vada via cosi arrabbiato,potrebbe essere pericoloso per se stesso,ma sopratutto sarebbe devastante per me,sapere di aver annusato la felicità per cosi poco tempo.
"Filippo grazie della bellissima serata,e grazie per questo meraviglioso regalo,non lo toglierò mai dal polso,in questo modo è come se tu stessi sempre con me"
Mentre pronuncio queste parole gli volto il viso delicatamente per donargli un bacio,ma lui gira il volto e mi gela con le sue parole.
"Se davvero volevi stare con me,avresti accettato la mia proposta di matrimonio,forse è un altro che dovresti baciare per schiarirti le idee,notte Alessandra"
Ritornando a guardare il vuoto davanti a se.
Scendo dalla macchina con la consapevolezza di averlo perso di nuovo,ma questa volta per la mia fragilità.
Mi rintano nella mia camera e mi scuso con me stessa.
"Alessandra ancora una volta non hai saputo combattere,credevi di essere cresciuta di aver preso la tua vita tra le mani ,ma è bastato l'amore a scombinare tutti i piani."
Mi dispiace, quello che doveva essere un giorno felice e solo un altro errore che punirà la mia vita,un altro pit stop per non farmi arrivare al traguardo della felicità
Non mi rimane che guardare e stringere quel braccialetto che rappresenta le sue promesse e il suo amore,mentre prego Dio di darmi la forza per riprendermi il mio Filippo.
"Le mie colpe le sò, e sono maggiori del mio cuore,ma non posso arrendermi non posso pensare che non ci sia un domani che sorrida al nostro amore ormai tatuato sul cuore.
ti prego aiutami a chiudere le mie paure fuori da me stessa,lasciami andare,rendimi ciò che voglio diventare."
E mentre la mia preghiera diventa una supplica accorata,mi rendo conto che un sonno freddo e senza sogni ha preso il sopravvento sul mio corpo.
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Succede all'improvviso
ЧиклитUna diligente studentessa si trova dopo anni a combattere un dolore devastante che mina a distruggere tutto quello che ha costruito fin a quel momento. Ma la vita a volte ti porta delle persone che non avremmo mai cercato o notato ma che in un attim...