Incubo

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"Diventò il migliore degli amici, il migliore dei padroni, il migliore degli uomini della vecchia città, di ogni altra vecchia città, paese o borgo del buon vecchio mondo. Qualcuno rise di questo mutamento, ma egli lo lasciò ridere e non ci fece caso, poiché era abbastanza saggio da sapere che nulla di buono succede su questa terra, senza che qualcuno, sulle prime, si prenda il gusto di riderne"

Sono appena uscita dall' ospedale con in testa mille pensieri e circa una dozzina di domande che vorrei porre al mio futuro marito.
L'istinto mi porterebbe diritto a quell'ascensore e in 1,45 sarei nel suo appartamento,ma forse è meglio schiarire le idee.
Magari un bel bagno rilassante mi aiuterà a non diffondere le mie inquietudini su Filippo.
Torno a casa e dopo aver conversato un po' con mamma,mi accingo in camera.
Questa volta voglio fare le cose per bene, seguirò per filo e per segno tutto ciò che ho letto in psicologia per rilassarmi.
Inizierò con un bel bagno alla lavanda,accendo anche tutte le candele profumate che ho e metto sali indiani che aiuteranno il mio corpo e la mia mente a non pensare per qualche ora.

Finalmente dopo un tempo imprecisato mi sono vestita e sono qui fuori la porta di Filippo.
Il cuore mi batte fortissimo per l'agitazione,sentore che  la preparazione fatta nel pomeriggio non è servita.
Filippo mi accoglie con un bacio sulle labbra,ma non trova risposta al suo impeto, perché prima deve spiegarmi il motivo di voler umiliare la sua donna,davanti ad un uomo a cui debbo molto.
E queste sono proprio le prime parole che mi vengono in mente quando lui mi chiede cosa ho.

" Filippo dobbiamo parlare"

" Rieccoci al fatidico momento in cui vuoi scappare,dimmi cosa ti è successo stavolta ?"

"La tua ironia e indiscutibile,incolpi me per i tuoi errori, ancora una volta,senza nessun rispetto hai deciso di dover dire la tua in una decisione che avevo concesso ad una persona che mi ha dato tutto se stesso"

" Adesso capisco , il tuo Marco, il finto messia è venuto a spiattellare il discorso che gli ho fatto,e tu come la più devota delle sue discepole sei qui a difenderlo"

" Sei un arrogante e non meriti di nominare ne me ne lui perché i gesti fatti di cuore non sono per tutti.
Inoltre sappi che non sono una ragazza fragile che si fa condizionare,la mia amicizia  e il rispetto che  ho per Marco è voluta da entrambi."

" Per carità chi lo vuole mettere in dubbio anzi chi sa cos'altro avete voluto fare assieme, visto il vostro forte legame"

" Sei un idiota,sparisci definitivamente dalla mia vita "

Essendo ancora a ridosso della porta mi giro e me ne vado sbattendola in modo davvero forte,ne sento ancora il rumore.

Un momento il rumore della porta che sbatte lo sto sentendo ancora forse sta venendo a chiedermi scusa,sento anche pronunciare il mio nome..
" Alessandra tutto bene sei da due ore in bagno e il cellulare continua a squillare"
Per fortuna la voce di mamma mi riporta alla realtà,mi ero addormentata e stavo facendo il peggiore degli incubi.
Dopo qualche istante per riprendermi dallo shock rispondo a mamma che continuava a bussare in maniera sempre più forte.
Poverina devo averla spaventata tantissimo, ma non era mia intenzione addormentarmi volevo semplicemente rilassarmi per riflettere sulle parole giuste da dire a Filippo.
All'improvviso mi rendo conto che so esattamente cosa gli devo dire come Lo Spirito del Natale (tratto dal racconto di Charles Dickens)  che era andato in sogno al signor Scrooge per
attuare la sua redenzione,lo spirito del vero amore mi era venuto ad avvisare delle conseguenze di farmi trasportare ancora una volta dalle insicurezze.
Era una lezione di vita che dovevo imparare assolutamente,se volevo continuare ad assaporare la felicità che si prova quando ti affidi e ti fidi di una persona.
Filippo mi ha dato tantissime dimostrazioni che non mi considera una ragazza fragile, anzi mi apprezza come donna come medico e soprattutto come la sua ragazza al punto che mi ha chiesto di sposarlo, quindi non posso pensare che le cose dette da Marco siano vere.
Devo correre da lui,non riesco a stare un istante in più con questo magone voglio che sappia che domani stesso parlerò con mamma e inizierò a fare i preparativi per il gran giorno.
Mi vesto velocemente e chiamo un taxi avviso solo che non sarò di ritorno questa sera.
Per fortuna non c'è tanto traffico e in 20 minuti sono sotto la clinica come un dejavù risalgo in quell'ascensore e mi ritrovo davanti a quella porta.
Faccio suonare il campanello diverse volte, e quando mi apre non gli do il tempo di salutarmi perché sono io che gli do il più dolce e passionale bacio.
Ad essere scosso rimane lui, probabilmente si aspettava che facessi una scenata, o che semplicemente scappassi via accusandolo dì qualcosa di non reale frutto delle mie paure.
Il suo sorriso pian piano si distende, e gli bastano pochi minuti per prendere in mano la situazione.
Quando ormai i nostri corpi hanno dimenticato qual era il problema, Filippo prende la parola.
"Amore mio,oggi sono passato da Marco solo per dirgli che ho capito che ci tiene a te,ma questi giochetti non servono perché una ,due o mille settimane non potrebbero cancellare quello che entrambi proviamo.
Gli ho detto che sei tatuata nel mio cuore, come io so di esserlo nel tuo e che le sue speranze erano pari allo zero, quindi gli ho chiesto di liberarti dal peso di questa responsabilità.
Per quanto sono rimasto calmo ho visto i suoi occhi accendersi dalla rabbia e ha detto cose senza senso che per fortuna Io ho registrato avendo il mio cellulare in tasca voglio fartele sentire."


"Filippo non mi serve sentirle sono venuta qui perché ero sicura che tu avevi agito solo per il mio bene, ieri sera ho accettato di sposarti di crearmi una famiglia con te e non l'avrei mai fatto se non mi fidassi completamente dell'uomo che ho qui davanti a me. 

Quindi ti prego cancella pure quella conversazione e preparati perché domani sera vieni a cena a casa domani parlerò con mamma e insieme organizzeremo il nostro matrimonio.
Non ci fu  bisogno di dire altro perché entrambi avevamo la consapevolezza che c'era stato dato un dono e lo dovevamo salvaguardare "il nostro amore."


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