Filippo

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Stanotte ho dormito pochissimo,ma ora non devo farmi raggirare dal torpore di queste coperte, perché è ora di alzarsi.
Oggi ho un operazione alquanto complessa,ma prima di recarmi in ospedale devo passare dal fioraio.
Il mio amore la ragione della mia essenza inizierà a lavorare qui in clinica da me.
Ne sono felicissimo, anche perché avrebbe potuto scegliere ospedali più prestigiosi,ed avere riconoscimenti anche a livello internazionale, con le doti specialistiche che ha accumulato nei suoi anni di studio.
Ma ha scelto me,e la mia clinica,posizionando il nostro amore al di sopra di ogni altro interesse.


Cosa sia successo in questi mesi è davvero difficile spiegarlo,dei perfetti sconosciuti sono diventati essenziali l'uno alla sopravvivenza dell'altro.
Ancora ricordo la prima volta che la vidi,intenta a litigare con il guardiano della clinica,aveva un atteggiamento così fiero e combattivo in netto contrasto con i suoi occhi scavati dal dolore.
Quegli occhi hanno catturato la mia anima in un istante, facendo di me un suo prigioniero inconsapevole.


Ne abbiamo superate di difficoltà e d'incomprensioni ma ora so che quella donna ha abbattuto le trincee di complessi che per anni ho alzato per difendermi da un nemico che non potevo sconfiggere.
Il dolore non va sconfitto,ma accettato e metabolizzato in questo modo le ferite che assesterà non saranno incurabili.

E solo la sua tenacia e il suo amore mi hanno dimostrato la strada giusta da seguire.

Mi sono perso nei miei ragionamenti,ma mi capita spesso quando penso alla mia Alessandra,quindi mi vesto velocemente e corro dal fioraio.


So cosa le  devo prendere visto che qualche giorno fa mi sono documentato sul significato dei fiori e sul numero che gliene devo mandare.
Come nel più classico Cliché prendo le rose rosse ma quello che conta davvero  è il numero che ho scelto di portargli.
Ho letto su Internet che scegliere 21 rose rosse ha un preciso significato.
In questi giorni ho anche deciso quale frase potevo scriverle non volevo solo dirle quanto l'amassi, e quanto fosse importante per me ma volevo che capisse quanto fosse preziosa e indispensabile al mio cuore, di come ormai mi ero aperto al mio destino senza remore o pregiudizi ma incondizionatamente mi ero lasciato andare a lei.


Aggiungo il bigliettino ai fiori e li porto di corsa in ospedale posandoli nella nuova scrivania che ho fatto mettere a fianco alla mia.
Avrei potuto dargli una stanza tutta per lei ma la volevo vicino volevo poterla guardare ogni volta che desideravo volevo ascoltare la sua voce le sue risate soprattutto volevo potermi perdere nei suoi occhi.
Purtroppo oggi non sarò qui ad aspettarla per vedere la sua reazione ho un importante operazione da fare,ma mi accompagnerà l'immagine del suo sorriso quando scoprirà i fiori e la frase che gli ho dedicato.
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L'operazione è durata più a lungo del previsto ma per fortuna è andato tutto bene.
Sono molto stanco ma non vedo l'ora di riabbracciare la mia Alessandra, quindi mi svesto del camice e corro nello studio.
La porta è semi aperta ma lei non c'è mi guardo con più attenzione intorno e trovo un bigliettino sulla mia scrivania.
La mia stupidità mi fa credere che era un breve messaggio d'amore ma quando mi avvicino e vedo il CD posizionato sulla scrivania il mio cuore si ferma.
Oltre al mio cuore e anche il mio corpo che non dà più segni di sopravvivenza immaginando i scenari peggiori.
Apro quel foglietto come se fosse la cosa più delicata di questo mondo è quello che leggo spezza definitivamente ogni mia razionalità.
Come un folle prendo il cellulare e la chiamo una due cento mille volte, ma la risposta è sempre la stessa:" il cliente da lei cercato non è al momento raggiungibile."


Odio la voce di questa segreteria, odio il fatto che lei non mi risponde, e odio me stesso per la stupidità più grande della mia vita.
Era tutto un gioco per non prendere seriamente quell'istinto che mi diceva quanto potesse diventare importante Alessandra per me.
Avevo giocato, avevo scommesso ma avevo perso un premio troppo importante da poter lasciare andare.
Provai a chiamare  anche la madre magari si era rifugiata a casa ma nulla neanche lei sapeva dove fosse.
Inizio ad essere preoccupato non per la fragilità in cui il mio cuore era diventato un puzzle incompleto, ma avevo paura che le fosse successo qualcosa,che la rabbia e il dolore potesse spingerla a fare delle follie.
Sapevo di averle fatto molto male, anche se non era mia intenzione anche se le cose non erano più così, ma dovevo trovarla spiegarmi e soprattutto dovevo farmi perdonare perché la mia vita non avrebbe avuto più senso senza di lei.
Guardo al cielo  per promettermi che non mi arrenderò,troverò Alessandra le spiegherò tutto,e otterrò il mio pezzetto di puzzle.
Guardandomi negli occhi non può pensare che tra noi  ci fosse solo una scommessa.

PS non sono brava a interpretare i sentimenti di un uomo ma se li dovessi vedere dal mio punto di vista vorrei che Filippo provasse queste sensazioni.
Spero vi piacciano perché è stato dedicato a tutti quelli che me l'hanno cercato.



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