Ghiacciaio

551 74 25
                                    

Quel senso di dovere che mi spinse ad accettare di allontanarmi per qualche giorno, da casa e dai ricordi di mamma,ha continuato imperterrito a tenermi compagnia non aiutandomi a fingere una normalità che non possedevo al momento.
Mi sentivo in colpa per essere in vacanza,se così si poteva definire il tentativo di voler allontanarsi da tutto e da tutti.
Dopo poche  settimane dal funerale della persona più importante della mia vita,ero con Filippo in Abruzzo.
Aveva scelto questa meta per farmi rilassare immersa tra lo scenario naturale meraviglioso del Gran Sasso.
Ma lo stesso senso di colpa si appropriava di me anche quando vedevo la premura di mio marito che non perdeva occasione per coccolarmi e prendersi cura di me.
Non era giusto che dovesse accudirmi ma sapevo che ero troppo spezzata per non accettare il suo aiuto.
Mi sentivo in bilico tra due sensi di colpa,e mi sembrava di fare torto ad entrambi.
Così per evitare di dover decidere quale dei due sentimenti accondiscendere pensai che la cosa più giusta da fare era fingere.
Se da un lato fingevo di essere felice per le attenzioni e le premure di un uomo fantastico dall'altra parte vivevo il mio lutto rinchiudendomi in un abisso fatto di negatività e solitudine che pian piano avrebbero sotterrato anche me.
Mi ripetevo che non serviva scappare,cercare di dimenticare perché quella ferita la portavo sempre con me,attaccata al mio cuore,e li sarebbe rimasta per sempre.
Mi sentivo una farfalla che batteva le sue ali per volare lontano,ma il suo istinto è volare verso la luce.
Quella stessa luce che in questo caso è una fiamma che la distruggerà per sempre.
Nonostante i miei sforzi di apparire una persona forte,la mia fragilità emerge prepotentemente di fronte all'uomo che amo e sempre più arrabbiata con me stessa mi rendo impenetrabile, sfuggente e a tratti egoista.
A scaturire questo vecchio tratto della mia personalità è stato l' ennesimo tentativo di Filippo di farmi sorridere o almeno in qualche modo di alleggerire la mia anima.
Per farmi una sorpresa ha organizzato un tour su al gran corno per farmi vedere da vicino il ghiacciaio del Calderone.
Cosa abbia di speciale l'ho capito solo quando finalmente dopo tanto camminare siamo arrivati lì sopra.
Ci è stato spiegato dalla guida che rappresenta l'unico ghiacciaio appenninico rimasto dopo la fine dell'ultimo periodo glaciale,e ormai si è quasi del tutto sciolto a causa degli agenti atmosferici fuori controllo.

Ci è stato spiegato dalla guida che rappresenta l'unico ghiacciaio appenninico rimasto dopo la fine dell'ultimo periodo glaciale,e ormai si è quasi del tutto sciolto a causa degli agenti atmosferici fuori controllo

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Per quanto fossi interessata a questo tipo di escursioni mi diede tremendamente fastidio una frase che ingenuamente mi sussurro Filippo.
" Se non reagisci finirai per esaurire le tue risorse,non permettere che il dolore consumi il tuo cuore"
Quelle parole sussurrate con la voce più calda dell' universo furono un vero ammutinamento per la mia anima,che fino a quell'istante aveva assecondato tutto ciò che voleva purché fosse felice, purché non capisse il mio dolore.
Le sue parole penetrarono gelide come quel ghiacciaio nel mio senso di colpa,che di conseguenza lo spinsero a difendersi nel peggiore dei modi.
" Mi dici di reagire...
E secondo te cosa sto facendo?
Mi hai portato lontano da Napoli e dai miei ricordi.
Mi hai tenuto lontano dal mio dolore perché desideravi concentrarti sul mio relax.
Ed ora ti permetti di dire che il dolore mi consumerà,ma credi che non lo stia già facendo?
Pensi che questo stupido ghiacciaio ormai ridotto ad un ghiacciolo non mi ricordi quando effimera è la vita.
Bè ti sbagli lo so da me che devo reagire, che non mi devo arrendere,ma maledizione tra il sapere una cosa e farla non è la stessa cosa ed io non ho la risposta a tutto."


Senza aspettare una risposta al mio sfogo,cerco di ritornare in albergo,
ma Filippo mi afferra tra le sue braccia e mi stringe a se.


" Lasciami in pace,vai via"

Gli dico ormai piangendo e denudando me stessa.
Ma Filippo mi stringe ancora più forte e mi urla:

"Mi dici di andarmene,di lasciarti da sola.
Ma dannazione come posso farlo se il mio unico desiderio e asciugare ogni tua lacrima, abbracciarti per non vederti tremare dal dolore.
Dove posso andare se la mia anima e legata al tuo cuore.
Sto soffrendo per non riconoscere  la donna di cui mi sono innamorato,ma ciò che mi sta uccidendo e sapere di non poter fare nulla per farti ritornare Felice.
Per una volta Alessandra non punire te stessa non farti altro male, prendila con la morte con il dolore con la mancanza dei tuoi genitori ma non punire te stessa,non lasciarti andare.
So esattamente cosa stai provando anche io ho  dovuto imparare a difendermi da me stesso..e in quei momenti eri tu lamia forza.
Io sono qui e lo sarò sempre,ma porta fuori ciò che ti sta logorando,parlane,urla piangi ma condividi il tuo dolore con me,ricomponi quei cocci che si sono rotti."


La forza che fino a quel momento mi era mancata per guardare i suoi occhi  d' impulso si era fatta avanti e alzando la testa e puntando esattamente alle sue iridi color Miele gli  ho finalmente ammesso che ero caduta nel abisso più profondo e rotta in mille pezzi.


Ed ora che mi chiedeva di essere forte,di riattaccare i cocci rotti della mia anima era impossibile anche se avrei voluto ,anche se era  l'unica cosa che desideravo,ma ormai  quei cocci non esistevano  più, perchè erano stati sparsi  ed ora era inattuabile pensare di ritrovarli.


"Quindi ti prego cancella ciò che eravamo perché quella ragazzina di nome Alessandra non esiste più e forse è meglio pensare di finirla qui prima che entrambi possiamo farci del male."


Mi svincolo dalle sue braccia,ancora sconvolta per le parole che ho pronunciato e vado via correndo verso una meta che non ho,verso un orizzonte così turbolento,verso il destino orrendo che ho dipinto con le mie labbra.
"Alessandra fermati
Alessandra ritorna tra le sue braccia
Alessandra chiedi perdono per il male che gli stai facendo...
Ma purtroppo il mio mantra non riesce a convincere il mio cuore ghiacciato dal dolore..e corro via dalla felicità.

Succede all'improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora