Mi stiracchio un pò prima di alzarmi,oggi ho un turno pomeridiano in ospedale e ne sono felice perchè smonto da due notti incredibili,dove non abbiamo avuto nemmeno il tempo di riposarci un attimo.
Il mio lavoro in ospedale procede davvero bene,ormai Marco ha piena fiducia in me,e siamo diventati davvero una bella squadra,in queste settimane ho in progetto anche una bella novità,aprirò un mio studio personale.
Sono settimane che ci lavoro,volevo un posto tutto mio dove potessi accogliere i miei pazienti in un locale accogliente e non in un freddo ospedale.
Il risultato è davvero strepitoso,ma devo dire grazie sopratutto a mamma che mi ha dato parte della sua casa per aprirmi questo studio,all'inizio avevo paura che potessi sconvolgere il suo ritrovato equilibrio,purtroppo nel mio lavoro ho contatti con tanta gente che combatte contro lo stesso mostro che ha portato via mio padre e che sta torturando lei.
Ma la mia più grande sostenitrice è stata proprio lei,continuava a dirmi che quella casa era cosi grande e anche cosi vuota che usarla per aiutare le persone avrebbe onorato anche il ricordo di papà.
I risparmi che per anni ho messo da parte, insieme ad un prestito rosa dato dal comune proprio alle ragazze che vogliono emergere con le proprie attività mi ha permesso di mettere su davvero un studio con le migliori tecnologie,ma sopratutto con quella impronta umana che tanto mi è cara e che porto come ricordo positivo di Filippo.
Sono passati cosi tanti mesi,da quando ci siamo visti l'ultima volta al convegno,anche se non c'è stato giorno che non lo pensato o immaginato al mio fianco.
Più volte mi ha cercato e a volte ha avuto la faccia tosta anche di venire sotto casa con qualche scusa,ma in tutte quelle occasioni la mia rabbia e il mio orgoglio ferito lo ha respinto con la solita bugia.
Quella bugia che va avanti da oltre sei mesi,ormai io è Marco non facciamo più nemmeno caso a chi incontriamo perchè nonostante siamo solo colleghi e amici abbiamo stretto un rapporto di pura complicità e da fuori sembriamo una coppia.
Credo che dopo mamma e Filippo sia la persona che mi conosce meglio,anche se purtroppo gli è toccata la parte di Alessandra peggiore,quella che pensa solo al lavoro e sua madre.
Il meglio l'ho già donato una volta, è il risultato non è stato dei migliori,quindi preferisco lasciar credere che sia tutto qui quello che ho da offrire.
Mentre continuo con i miei ragionamenti mentali,che probabilmente non portano a nulla di nuovo se non come sempre a pensare a Filippo,mi accorgo che è arrivata una notifica sul cellulare,dovrei aprirla per rispondere ma il mio quoziente cognitivo non se la sente ,oggi è una giornata davvero particolare per me,e non ho voglia di occuparmi di nessuno,se non del mio cuore che oggi sanguina particolarmente.
Oggi 26 settembre è giusto un anno che io e Filippo ci siamo conosciuti,anzi a dire la verità il primo incontro quello della lite nel parcheggio fu il 17 settembre,ma il nostro primo sguardo complice c'è lo scambiammo una settimana dopo tra le corsie della sua clinica.
Quanti ricordi dolorosi,meglio alzarmi e dedicarmi al mio lavoro,prendo il cellulare dal comodino e faccio tap sullo schermo.
Apro il messaggio su whatsApp non facendo caso al numero che tra l'altro non ho in rubrica e rimango ipnotizzata da ciò che leggo
"Oggi farebbe un anno che i nostri occhi si sono conosciuti e innamorati,probabilmente questa sera avrei organizzato una cena romantica con tanto di violino e rose rosse e ti avrei fatto la più bella e romantica dichiarazione d'amore,per poter condividere il resto della mia vita con te,ma tu sei mesi fa hai deciso per entrambi che questo doveva essere solo un sogno irrealizzato.
Mi sono incolpato per tanti giorni, e per lunghe notti mi sono torturato l'anima,mi davo la colpa di tutto,ma il tempo mi ha aiutato a capire che se era davvero quell'amore che avevo idealizzato non mi avresti dimenticato dopo qualche settimana,ma sopratutto non saresti stata capace di allontanarti senza potermi dare una possibilità di riscatto.
Quindi oggi festeggerò per me stesso,ho conosciuto una copia sbiadita dell'amore,che ha distrutto solo la mia vita,mentre ha dato a te la possibilità di conoscere il vero amore con il tuo bel Marco.
Se vuoi io rimarrò a casa fino a sera, se il tuo professore te lo permette vieni pure a ritirare le tue ultime cose che ho messo in scatola"
Un messaggio pieno di rabbia di accuse fatte proprio da lui,non mi sembra vero che abbia osato scrivermi tutte queste cose,lo rileggo per trovarvi qualche traccia di sentimento,qualche sensazione di rammarico ,invece ha dato la colpa a me perchè non ho saputo perdonare la sua mancanza di rispetto e amore nei miei confronti.
Parla di amore sbiadito quando invece il mio amore è ancora visibile da km di distanza, e con scritte cubitali urla al mondo intero che è la mia dannazione.
Vorrei poterlo ignorare,vorrei non aver mai letto quel messaggio e mi maledico per aver cancellato il suo numero,ma era una tentazione fortissima averlo nella mia rubrica lo avrei voluto sentire ogni attimo.
Dopo qualche ora decido comunque di risponderlo,ormai quelle spunte blu hanno dato conferma dell'avvenuta consegna,come un allerta meteo avvisa del avvicinarsi del tornado,puoi ignorarlo quando vuoi ma ormai lo sai e ne sei responsabile.
"Forse hai ragione sul voler festeggiare,alla fine rimani il vincitore della scommessa,anzi spero che mi offrirai da bere quando sarò li da te è solo grazie al mio dono d'amore che ora tu puoi vantarti con gli amici,prepara le mie cose sarò da te entro un ora"
Ci ero cascata di nuovo,la rabbia e l'impulsività mi avevano spinto nella direzione opposta di quella che avrei dovuto scegliere,ed ora cosa dovevo fare?
Cosa gli avrei detto quando ci saremo rivisti?
Il mio cuore avrebbe retto?
Non avevo tempo di pensare gli avevo dato poco preavviso e dovevo prepararmi almeno per non sembrare una vittima sacrificale che si donava al suo Baal (DIO CHE ACCETTAVA SACRIFICI UMANI).
Dopo 35 minuti ero pronta, per fortuna in questi mesi avevo preso anche la patente quindi sarei arrivato da lui in poco più di 15 minuti.
Arrivata a quel cancello bianco un muro di ansia e stress mi colpiscono, assestando un colpo fortissimo al mio stomaco,quasi non riuscivo a respirare,più cercavo di calmarmi più l'effetto era contrario.
Tante volte avevo detto ai miei pazienti che dovevano usare tecniche dl training autogeno per alleviare l'ansia prima degli interventi,ma ora capisco appieno che è un metodo alquanto discutibile,visto che sto mettendo in scena tutto il repertorio degli esercizi ma non riesco a far entrare ossigeno nei polmoni.
L'unica cosa che mi aiuta ad andare avanti e dettata da qualcosa che non riesco a decifrare,ricordarmi in quella clinica con Filippo,immaginare il nostro primo bacio in quel giardinetto,rivedere quell'ascensore e il mio studio di un solo e unico giorno amaro.
Procedo diritta arrivando alla sua porta ripetendo a me stessa:
ALESSANDRA PUOI FARCELA
ALESSANDRA NON è COLPA TUA
ALESSANDRA è LUI CHE HA ROVINATO TUTTO
"Alessandra vedo che non hai ancora perso il vizio di meditare davanti alla mia porta,vieni entra"
La paura di rivederlo mi aveva fatto dimenticare quelle fastidiose telecamere che vedono tutto, e le maledico mentalmente sperando in un istantaneo colpo di corrente per fulminarle definitivamente.
Entro come se stessi andando al patibolo,ora so esattamente come doveva sentirsi la regina MARIA ANTONIETTA.
Quando sono sotto pressione faccio paragoni pericolosi,ma la mia mente in questo momento è davvero perduta.
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Succede all'improvviso
ChickLitUna diligente studentessa si trova dopo anni a combattere un dolore devastante che mina a distruggere tutto quello che ha costruito fin a quel momento. Ma la vita a volte ti porta delle persone che non avremmo mai cercato o notato ma che in un attim...