Addio

574 82 9
                                    

La rabbia iniziale è stata del tutto sorpassata dal dolore dei ricordi e dalle speranze infrante di un futuro insieme.
Per quanto ho nascosto a tutti che il nostro rapporto è finito in maniera così burrascosa non riesco a nasconderlo a me stessa il mio corpo è la mia mente non ne vogliono sapere di reagire.
Avrei dovuto riprendere la mia vita,come avevo fatto credere a mamma,avrei dovuto cercarmi un lavoro mandare dei curriculum, ma ogni volta che mi sedevo davanti al mio pc le mie mani cliccavano la cartella immagini.
Dove  una serie di immagini ritraevano me e lui sorridenti, e felici di appartenerci.
Un immagine non è la realtà,ed è proprio quello che siamo io e Filippo non reali.
Come aveva potuto mentirmi ?
Come riusciva a fingere un amore che non esisteva?
Ma soprattutto come ho fatto a cadere nelle sue trappole ?
Chiedere alla mia anima queste cose, non agevola la mia mente,che non sà dare una risposta,ma suggerisce una soluzione che fa male solo a me.


"Alessandra rinuncia a tutto, rimani in questa camera, non fidarti del mondo, abbandona ogni desiderio, non sperare,non innamorarti più, rimani per sempre da sola."


Se solo avessi ascoltato questi consigli forse oggi non sentirei franare la mia vita.
Come se seguissi un copione prestabilito ritorno a nascondermi sotto le coperte per poter piangere tranquilla senza la paura che il mio dolore scappi via.
Da piccola ricordo che facevo spesso con mio padre una capanna, con le coperte per sentirmi una principessa indiana,protetta dal mio eroe, ma ora quelle stesse coperte stanno nascondendo la mia fragilità il mio sentirmi inadeguata.
Ma proprio quel ricordo mi fa nascere
Una sensazione mista di rabbia e di forza  che mi fa catapultare dal letto.
Non devo arrendermi altrimenti avrà vinto di nuovo se voleva giocare con me,lo faccia pure ma ora il tavolo della fortuna sta girando dalla mia parte e lo batterò a modo mio.
Come se avessi gli occhi aperti per la prima volta, capisco esattamente qual è la strada che devo percorrere, ma prima devo riprendermi la mia femminilità è la mia dignità.
Sono un vero disastro saranno giorni che non mi pettino e non mi lavo quindi per prima cosa mi vado a buttare sotto la doccia.
L'acqua tiepida che scende sul mio corpo a un primo effetto positivo sembra portare via quel dolore che fino a qualche minuto fa mi soffocava non permettendomi di pensare.
Adesso ho ben in mente cosa fare devo cercarmi un lavoro.

...................
Prima di scegliere come una stupida di lavorare nella clinica di Filippo avevo avuto molte richieste di lavoro alcune delle quali molto vantaggiose,le avevo declinate perché mi ero illusa che l'amore potesse bastarmi,ed invece si è dimostrata la scelta più sbagliata in assoluto.
Tra i miei contatti telefonici dovrei avere dei numeri che mi ero segnata,prima di accettare la proposta lavorativa di Filippo,e mentre scorro la rubrica telefonica una visione mi regala la certezza di cosa  fosse giusto fare.
Senza che la ragione potesse consigliarmi mi trovo a digitare il numero di qualcuno.

"Salve parlo con il professore Dematteis?"


"Che piacere Alessandra avevo conservato il tuo numero quella sera,ma non credevo che un giorno mi avresti chiamato davvero"

"Sono felice professore che si ricordi ,avevo un po' timore che non si ricordasse di me."

"E come potrei,oltre ad essere la ragazza con i voti più alti d'Italia uscita dall'università di medicina sei anche la più bella dottoressa che io abbia mai incontrato"

"Dottore la ringrazio,per la sua gentilezza ne sono lusingata,ma la chiamavo per accettare la sua proposta lavorativa se è ancora valida "


"E come potrebbe non essere valida,sono onorato che hai scelto la mia equipe per lavorare,se ti va passa domani in ospedale che ne parliamo."


"Perfetto professore,la ringrazio di vero cuore"

Chiudo la chiamata e in qualche modo la mia anima si sente più leggera,una frase echeggia nella mia testa:

 "Comunque andrà sarà un successo"


Un inizio e sempre meglio di una burrascosa frenata,quindi devo essere felice per me stessa ,e non devo permettere che Filippo continui a fare parte dei miei desideri.
Se solo mi lasciasse in pace,da quando ho scoperto il suo gioco crudele,continua a cercarmi insistentemente,forse il suo ego non gli permette di accettare che è stato scoperto.
Ma per ora non voglio vederlo ne sentirlo e spero che un giorno anche il mio cuore prenda questa decisione.


Passo il resto della giornata,qui nella mia stanza cercando di mettere ordine, soprattutto nella mia vita e forse fare questo serve per mettere delle priorità nella mia vita.
Dopo tanti giorni sono riuscita ad addormentarmi senza piangere,forse per il nuovo lavoro,forse perché ho finalmente reagito o forse perché addormentandomi ho sognato l'uomo che nonostante tutto amo.
Stamattina andrò a fare il mio colloquio e per quanto sono spaventata,mi vengono in mente le parole che spesso mi pronunciava Filippo :

"UN VIAGGIO DI MILLE MIGLIA INIZIA SEMPRE CON UN SINGOLO PASSO "


Assurdo che sono proprio le sue parole che devono darmi la forza di ricominciare,se non fosse stato per lui,la mia vita non avrebbe preso un altra strada.
Ma ora non voglio pensarci,mi vesto e scendo per andare incontro al mio destino, sperando che questa volta non si accanisca contro di me.
L'incontro con il professore Dematteis va brillantemente,e le prospettive sono molto più fiorenti di quello che potevo sperare.
Rimaniamo d'accordo che entro qualche giorno sarei scesa in campo.
Prima di tornare a casa per raccontare tutto a mamma,che poverina senza fare domande mi è stata vicina con i suoi sguardi e le sue attenzioni non invadenti,voglio passare a farle un regalo e scendo giù via Roma.
È una delle zone che più amo di Napoli, perché credo che rappresenti l'anima della mia città.
In questa strada confluiscono persone di ogni ceto sociale,se da un lato gli uffici e le banche portano il ceto alto della città dall'altro lato confluisce in queste strade uno dei quartieri più antichi e grandi di Napoli i quartieri Spagnoli.
Questo mix di persone portano ricchezza e diversità a questa zona rendendola unica.
Mentre mi perdo nel guardare i vari negozi e la gente che vi entra e vi esce sento una mano che mi afferra il braccio
Alzo lo sguardo è purtroppo una ferita lancinante fa breccia nel mio cuore.


"Lasciami il braccio non ho nulla a che fare con te Filippo "


" Ti prego Alessandra sono settimane che provo a parlarti"


"Se non ti ho risposto è perché io non ho nulla da dirti e soprattutto non ho voglia nemmeno di ascoltare, quindi fammi una cortesia sparisci dalla mia vista e dalla mia vita,non mi cercare."


"Alessandra non puoi dire sul serio,ho sbagliato,a nasconderti quella conversazione ma era solo un gioco dettato dalla mia gelosia e dalla mia stupidità,ma come fai a non sentire quello che provo per te,come puoi dimenticare come io e te eravamo un noi meraviglioso"


"Hai detto bene eravamo,prima che tu distruggessi tutto,ma ora non puoi pensare che le tue parole significano qualcosa per me,adesso la parola "noi" non esiste più o forse non è mai esistita per te, comunque rispetta la mia decisione e lasciami vivere la mia vita."


"Ti prego Alessandra non rinunciare a me,urla strilla schiaffeggiami,ma torna a dirmi che mi ami"


Dopo una risatina isterica per questa conversazione assestò il mio colpo più efferato.


"Mi dispiace ma l'amore è l'unico sentimento che proprio non si addice a quello che provo per te,e a farmelo capire sei stato tu.


Ora scusami ma è tardi devo tornare in ospedale Dematteis mi sta aspettando"


"Dematteis ? Che c'entra con te"


"Non devo darti spiegazioni ma credo che sia giusto fartelo sapere,lavoro nella sua equipe e sono diventata la sua ragazza,ecco perché devi lasciarmi in pace"


Quella stretta al braccio che ancora teneva per bloccarmi immediatamente si allenta,il suo sguardo sembra cadere in un abisso,e le uniche parole che pronuncia hanno un tono che quasi non riconosco


"Hai rovinato le nostre vite per orgoglio Alessandra "


Mentre cerco le parole giuste per rispondere,vedo che si gira e va via.
E facile scappare via,ed è quello che ha appena fatto,appena ha capito che non poteva più mentire al mio cuore.
Una parte di me voleva semplice mente che mi dicesse: "qualunque cosa io resto", ma ora lo so non sono il suo grande Amore.
Ho mentito ma dovevo continuare a vivere, e la sua presenza  mi impediva di respirare.
Adesso è tutto nel passato,non resta che lasciarsi tutto alle spalle.

Succede all'improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora