Lockdown

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Può la vita accanirsi contro di me in questo modo ?
Può il destino combattere sempre per interrompere i miei sogni ?

Me lo ripeto da giorni, ma non riesco a trovare una soluzione.
Pregustavo già ogni attimo che avrei passato con lei, immaginavo ogni sua reazione, ogni suo respiro, ogni suo gesto.
Mi ero preparato anche un discorso ben preciso che avrebbe di sicuro rimosso quella armatura di protezione che ormai da tanti anni le impedisce di vivere la sua vita.
Ma l'imprevisto è capitato all' improvviso spezzando le mie aspettative, infatti da qualche giorno il Premier, ha firmato il nuovo decreto che in sostanza chiudeva tutte quelle zone del Nord colpite dal virus tra cui Codogno la città che  ha ospitato il mio amore.
Nell'annunciare questo decreto il premier ha aggiunto che ognuno di noi dovrà rinunciare a qualcosa per il bene dell'Italia, e lo dovrà fare subito rispettando il lockdown imposto.
Ma chissà se davvero capisce cosa ci sta chiedendo ?
Chissà se davvero si rende conto di quanto sia difficile rispettare questo decreto?
Personalmente mi sta chiedendo di rinunciare a correre da lei stringerla  tra le mie braccia e sussirarle quanto mi sia mancata.
Mi sta chiedendo di rinunciare al mio cuore e di abituarlo A  sopravvivere  senza  poterla rivedere.
Mi sta chiedendo di dimenticare quanto mi manca e come sono diventato senza di lei, ma la mia follia d'amore non mi permette di poter accettare tutto questo, e sono qui disperato cercando in tutti i modi di trovare una soluzione.
Mi viene in mente una delle favole di Esopo dov'è l'eroe Eracle un giorno mentre attraversava uno stretto passaggio notò una mela che giaceva per terra.
Senza pensarci la colpì ripetutamente, ma ad ogni colpo la mela raddoppiava fino ad arrivare ad ostruire completamente il passaggio.
Analogamente il mio tentativo di trovare una soluzione sta avendo lo stesso risultato più penso a cosa fare più mi rendo conto che i miei desideri sono inattuabili.
Siamo arrivati ai primi di marzo del 2020 la situazione è davvero molto grave l'Italia è spaccata in due mentre il nord fa i conti con questa pandemia, noi al Sud siamo spettatori inermi di uno spettacolo che sembra non interessarci particolarmente.
E mentre Sui balconi si canta o si espongono cartelloni con la scritta che tutto andrà bene nei cuori degli italiani si fa sempre più  chiara l'idea che il mondo sta cambiando.
Il lockdown iniziato il 9 marzo ha reso eguaglianza A quell' Italia che non si era mai sentita unita, ora non esisteva più il nord e il sud ma un'unica grande nazione di colore rosso.
Quel rosso che raffigurava la passione l' impegno e la devozione di tutti coloro che stavano dando la vita per aiutare a superare questo periodo così difficile.
Ed io non potevo redimermi ero un medico e avevo fatto un giuramento,non potevo rimanere fermo, ma dovevo darmi da fare e mettermi a disposizione.
Il mio primo pensiero fu quello di chiamare Giacomo, sapevo che la situazione era molto grave ma sentire ciò che accadeva ogni giorno in corsia mi spronò ancora di più a partire il prima possibile.
Dopo i permessi necessari riesco a organizzare il mio viaggio, ho tantissime paure ma so anche di aver fatto la scelta giusta.
Inoltre anche se Alessandra non sa del mio arrivo e forse per ora non avremo  modo di vederci per tutelare la sua salute almeno ora ho la certezza di vivere nella sua stessa città.
Prima di partire sistemo la situazione in clinica, voglio che tutto sia in ordine, Anche se qui da noi non c'è ancora allarmismo per la pandemia.
Inoltre ne approfitto per salutare Giovanni, è stato sempre contrario alla mia partenza, Ma lo capisco e so che mi vuole molto bene ed è solo preoccupato per me.
Dopo innumerevoli saluti, e raccomandazioni finalmente parto.
Un viaggio che ricorderò per il resto della mia vita, sembrava di essere un sopravvissuto.
Le 7 ore di strada che dividevano la mia bella Napoli da Codogno hanno inciso in me il vero concetto di lockdown.
Le strade erano deserte,autogrill vuoti e a volte chiusi,in giro solo macchine della polizia e quelle poche persone che incontravi avevano la paura incisa negli occhi.
Il lockdown era diventato ormai un termine comune semplice da pronunciare anche dalle persone anziane, ma che racchiude in se un significato terribile:"isolamento".
Quelli isolamente che per anni è stato combattuto e che ora all'improvviso tutti gli italiani si ritrovano a rispettare
Il mondo ha fatto un passo indietro ma solo per assicurarsi di poter trovare il sorriso in futuro.
Ma al mio cuore non serve accettare questo isolamento, visto che ormai il mio vero lockdown è iniziato quando non ho potuto più sentire il suo calore,sentire la sua voce  e vedere il suo sorriso, in quel maledettissimo giorno che è andata via la mia solitudine e iniziata e durerà ancora per chi sa quanto tempo.
Ma ora non voglio pensarci, ho un compito davvero duro e impegnerò ogni mio attimo per salvare delle vite.
L'appartamento che mi è stato dato da Giacomo è davvero confortevole, Anche se già mi ha preparato che non sarò molto a casa e che probabilmente i miei turni di lavoro avranno una sosta di massimo 3 ore che probabilmente passero in ospedale.
Vorrei tanto poter andare da Alessandra prima che inizi questo supplizio, ma non voglio farla preoccupare Se mi dovesse sapere in corsia a rischiare la vita morirebbe di dolore.
Ed ho promesso che non la farò più soffrire  ne ha passate già tante, ed io non devo essere egoista.


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