Vetro di mare

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Come d'accordo prendiamo la mia macchina per fare un giro, entrambi avevamo bisogno di prendere una boccata d'aria fresca.
Il rivederci,lo scontro le foto lo svenimento e poi la riapacificazione aveva totalmente stravolto i nostri equilibri.
Decido di portarlo in un posto a me caro e in cui questi mesi sono stata spesso per riflettere.
Gli chiedo se ha problemi di orario perché questo posto si trova un po' lontano da Napoli,ma in fondo forse ho pensato a questa zona proprio perché mi permetterebbe di stare più tempo con lui.
È assurdo vedere quanto desidero la sua compagnia,ogni istante passato lontano da lui ha solo moltiplicato all'infinito la necessità di averlo nella mia vita.
Con un sorriso e uno sguardo rassicurante mi dice che ha la giornata completamente libera,lo guardo compiaciuta  perché ora il mio piano  può prendere forma,ma prima devo risolvere un piccolo problema,il mio turno pomeridiano in ospedale e per disdire devo chiamare Marco.
Il solo pensiero di chiamarlo però mi mette agitazione,non per lui perché sono sicura che capirà,ma Filippo è convinto che stiamo assieme quindi non so come uscirne.
Non riuscendo a pensare digito il numero e mi affido alla mia buona sorte.
" Ciao Amore mio,oggi mi è sorto un problema devo risolvere una questione importante quindi non riesco a passare in ospedale."
La faccia di Filippo si corruga in una espressione amara quando sente come mi rivolgo a Marco,ma non posso rovinare tutto proprio ora che abbiamo fatto un tentativo di riavvicinamento.
Dopo qualche minuto Filippo mi risponde,ha capito perfettamente la situazione e mi tranquillizza dicendomi che tifa per me.
Il mio sorriso mentre ascolto Marco fa innervosire Filippo che con voce quasi rotta dal pianto mi dice:

 "Quindi io sarei una questione da risolvere?"

Sono spaventata la piega che sta prendendo questo discorso non mi piace e non voglio farlo arrabbiare di nuovo,quindi mi avvicino e gli prendo le mani.

" Filippo come pensi che avrei potuto dire, vedi Marco sono con il mio ex amore quello che mi ha rovinato la vita e non vengo a lavorare lì da te oggi perché voglio stare con lui."

La sua voce  calda ritorna normale e guardandomi mi dice

 " Quindi oggi vuoi stare con me ?"

" Cosa pensi che stia facendo,ti ho proposto un giro,quindi ora se ti va e non ci sono più malintesi possiamo partire"

" Dove mi porti ?"

"Ho imparato da te a non dare risposte quindi goditi la sorpresa"

Il viaggio in macchina dura circa un oretta ma non siamo stati un solo attimo in silenzio.
Abbiamo parlato di tutto dal mio nuovo lavoro lo studio che aprirò a breve e anche della salute di mia mamma.
In questi mesi è stata l'unica che ha avuto contatti con lui a mia insaputa.
Ma per fortuna non avevano mai parlato di me, si vedevano solo per questioni mediche.
Abbiamo parlato così tanto che non me ne sono nemmeno accorta di essere arrivata a destinazione siamo sulla costiera amalfitana esattamente lo voglio portare alla baia di Ieranto.
A farmi scoprire questo luogo è stato Marco,lui viene spesso qui per la sua calma e la particolarità di questa zona.
Si racconta che questo posto è la meta degli uomini e delle donne che si sono innamorati di un illusione, infatti queste terre secondo alcuni sono la probabile dimora delle sirene nonché luogo di incontro tra queste ed Ulisse.
Per mesi sono venuta qui perché mi sentivo parte attiva di questa storia,come Ulisse mi ero fatta invaghire da qualcuno che non mi amava realmente.
Ed oggi forse nel mio inconscio ho voluto portare Filippo qui proprio per dimostrare a quelle sirene che non avevano vinto su di me.
Mentre sono assorta nei pensieri raccolgo senza rendermene conto un sassolino di vetro ormai levigato dal tempo e dallo scorrere del mare.
Ha il colore del cielo temprato dalla forza del mare, la mia mente si perde ad immaginare cosa fosse stato prima di diventare questo ciottolo.
Forse un barattolo di vetro dove una donna innamorata aveva lasciato il suo messaggio d'amore o forse una bottiglia vuota lanciata per disperazione da un innamorato che aveva trovato conforto nel liquido che ne conteneva.
La mia immaginazione dovrebbe essere illegale perché pensare a queste cose non mi fa bene.
A riportarmi nella realtà c'è una domanda di Filippo che mi chiede se sono innamorata di Marco.
Sono totalmente spiazzata perché non so cosa fare,l'istinto mi dice di dire la verità ma la ragione mi frena per paura della sua reazione,quindi mi limito a dirgli quello che il mio cuore sente.

"Quando mi hai lasciato non avevo nessun appiglio ho passato giorni terribili in cui non riuscivo più a distinguere nessuna emozione, nessun sentimento ero diventata vuota inutile, ma Marco mi ha raccolta, come si fa con le briciole, e mi ha ridato dignità, speranza e affetto.
Io non so se tu questo lo definisci amore, ma so per certo che non sono più la persona che ero sei mesi fa."

Guardando tra le mie mani vedo ancora quel sassolino di vetro e glielo mostro 

"Probabilmente prima era solo un vetro di una bottiglia qualsiasi,che tu hai gettato via, ma la forza dell'amore e del rispetto di Marco mi hanno levigato facendomi diventare un'altra persona, una persona migliore."

Lascio cadere il sassolino e faccio un lungo respiro per sentire quanto più posso l'odore di salsedine che mi apre il cuore, e mi giro verso di lui per dirgli ciò che sento..

" L'amore che ho provato per te non potrà essere di nessun altro, il mio cuore non riuscirebbe a sopportare un altro dolore così grande,ma questo è lo stesso motivo per cui noi possiamo essere solo amici"

Lo vedo rattristato dalle mie parole ed ora è lui che ha preso quel ciottolo, come se il vetro che ha tra le mani potesse in qualche modo farmi ritornare da lui.
Il resto della giornata la passiamo camminando sulla spiaggia,e concedendoci un buon pranzo in un localino caratteristico del luogo.
Al rientro prima di riaccompagnarlo gli chiedo le sue sensazioni sulla giornata.
Ma con un sorriso smagliante mi dice che me lo dirà solo a fine serata e che quindi se volevo saperlo dovevo andare a cena con lui.
Ancora una volta la prudenza viene eliminata dalla audacia e dal desiderio di poter stare un altro po' con lui, e accetto senza remore.

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