Giro per la città da ore accerchiata da tanta gente,eppure mi sento completamente sola.
Sembra che in un istante non abbia più stimoli a cui aggrapparmi,non abbia più desideri da realizzare, tutto sembra non avere più importanza.
Anche il pensiero di dire a mamma che non lavoro più lì e che la mia storia è finita mi fa meno paura perché è come se il mio cuore non desse più emozioni.
Mentre girovago sul lungo mare di Santa Lucia il telefono squilla,so esattamente chi è,ma non ha il diritto di cercarmi, dovrebbe solo scomparire dalla mia vita.
Ma probabilmente il suo gioco non è ancora finito,non gli è bastato pugnalarmi ora vuole deturpare anche la mia salma.
Sul desktop mi appare l'icona di un messaggio,so che non dovrei leggerlo,ma la rabbia di volerlo mandare al diavolo me lo fa aprire."Alessandra quella è stata solo una stupida scommessa,ma le cose tra noi sono cambiate non puoi pensare che è tutto un gioco.
Dove sei ti sto cercando da 4 ore e anche tua mamma è preoccupata"Accidenti avevo completamente dimenticato che ora mamma sarà in pensiero non essendo tornata a casa.
Quindi mi precipitò a chiudere il messaggio di Filippo e chiamarla.
Per fortuna so ancora mentirle e gli faccio credere che va tutto bene, le dico semplicemente che sono andata a festeggiare con Giovanni il mio primo giorno di lavoro.
Lei mi rimprovera per non averla avvisata ma soprattutto mi dice di avvisare Filippo che era molto preoccupato per me,l'aveva chiamata già due volte per sapere se ero rientrata.
Le prometto che chiamerò e le dico anche che stasera farò un po' tardi quindi è meglio non aspettarmi sveglia.
Appena riaggancio mi vengono in mente le parole di mamma, "è preoccupato per te"
Certo preoccupato di aver perso la sua vittoria, anzi che stupida lui la vincita se le già presa, ha avuto quello che voleva.
Ma non finirà così non sarà l'unico vincitore.
Un idea malsana mi passa per la mente,ma non voglio razionalizzare se sia giusta o meno.
Chiamo un taxi e mi faccio portare da Giovanni.
Arrivata alla sua porta sono molto agitata,ma la rabbia mi acceca la mente,quindi busso il citofono e gli dico chi sono.
" Che ci fai qui tesoro a quest'ora e con questo visino, che succede Angelo?"
"Scusami del disturbo ma non riuscivo più a tenerlo per me, Giovanni ho lasciato Filippo perché ho scoperto di amarti"
Non finisco nemmeno di parlare che mi fiondo a baciarlo,il mio intento era portarmelo a letto per pareggiare i conti.
Ma purtroppo Giovanni mi ferma dopo qualche istante.
" Alessandra tu mi piaci un casino, e da molto tempo,ma Filippo è il mio migliore amico ed è totalmente e irrimediabilmente innamorato di te.
Vi ho visti assieme e non può essere che tu non ne sia innamorata,forse sei solo turbata"
Mi ricompongo per essere più spietata che mai e gli dico:"Quello che hai visto era solo una recita in modo che vincesse la scommessa,ma poi mi sono dispiaciuto di te,il povero infermiere sempre all'ombra del primario e volevo concederti per un istante il mio corpo,così potevi dire che anche tu hai vinto"
Non finisco nemmeno di parlare che mi prendo uno schiaffone.
"Sei una stupida ragazzina,stai rovinando tutto per vendicarti di qualcosa che non ha valore"
"Forse per voi non ha valore,ma per me è stato illuminante stavo concedendo la mia anima a persone che non lo meritano."
Esco dal suo appartamento senza nemmeno girarmi,ma con una consapevolezza tutta nuova,
non permetterò a degli stupidi di rovinare la mia vita.
Ho avuto un knock-out in questo combattimento,ma non rimarrò al tappeto.
Finalmente posso tornare a casa e parlare con mamma,sono sicura che capirà anche se come al solito non gli dirò tutto.
..................
Sono le 9 passate e mi sto girando ancora tra le lenzuola, anche se so esattamente che mamma mi aspetta per delle spiegazioni.
Ieri sera mi stava aspettando sveglia e di sicuro ha visto il mio viso,anche se le ho detto che avevo sonno e avremmo parlato stamattina.
Quindi non mi rimane che trovare una scusa plausibile e raccontagliela nel modo più accurato possibile.
Mi faccio coraggio e dopo una doccia veloce indosso la mia tuta preferita e scendo giù in cucina dove la trovo intenta a prepararmi la colazione.
Fin da piccola era il momento madre figlia che lei usava per farmi aprire.
Davanti ad una buona torta fatta in casa e il barattolo di Nutella tutto diventa meno problematico.
Così inizio a raccontargli la favola che io e Filippo ci siamo lasciati di comune accordo perché entrambi per la situazione dolorosa che avevamo vissuto,io per la sua malattia e lui per la perdita dei genitori avevamo voluto proteggerci a vicenda.
Scambiando la stima e l'affetto per un sentimento più grande.
Inoltre le dico che sempre di comune accordo ho scelto di lavorare in un ospedale pubblico e che quindi darò le mie dimissioni e manderò il mio curriculum a diversi ospedali.
"Ma perché non lavorate assieme se siete rimasti amici? Anche se non mi sembra ancora vero"sospira.Hai ragione potevamo,e Filippo me lo ha chiesto ma non voglio perdermi la possibilità di crescere.
La clinica di Filippo per quanto sia una punta di diamante nel mondo ospedaliero,non può competere con le esperienze che potrei fare in un grande ospedale.
Quindi per la mia crescita avevo pensato di mandare dei curriculum ai vari ospedali,inoltre al mio esame mi erano stati offerti diverse opportunità e vorrei prenderne qualcuno in considerazione.
"Tesoro mio mi dispiace molto per Filippo vi vedevo davvero bene insieme e credevo davvero che tu avessi trovato la tua metà,ma sono felice che hai fatto la scelta più giusta per te, e se questo ti rende felice io sarò sempre dalla tua parte."
"Grazie mamma ti voglio bene."
Finiamo in un lungo abbraccio e per non piangere cerco di concentrarmi su quel mondo immaginario in cui mi ritrovavo quando mi sentivo terribilmente sola dopo la morte di Papa e non volevo farla soffrire.
In quel mondo sono felice,sorrido e le persone che amo sono sincere.
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Succede all'improvviso
ChickLitUna diligente studentessa si trova dopo anni a combattere un dolore devastante che mina a distruggere tutto quello che ha costruito fin a quel momento. Ma la vita a volte ti porta delle persone che non avremmo mai cercato o notato ma che in un attim...