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Eren si chiede perché Armin abbia letto i suoi messaggi, senza rispondere:che si sia semplicemente dimenticato? Era troppo tardi? Troppo presto? Si è preso troppa confidenza? Lo trova antipatico?

Si è tormentato tutta la mattina e al posto di studiare è rimasto sulla sua chat ad attendere una risposta.

Nemmeno la presenza di Mikasa alla riunione lo tranquillizza, dato che Armin è in ritardo.

Tuttavia gli occhi a cuoricino di Jean, che guardano meravigliati la figura della sua migliore amica, lo distraggono.

Mikasa non sembra essersene accorta, intenta a parlare con Sasha dell'attrezzatura da posizionare sul palcoscenico.

Jean ne è semplicemente affascinato:dai suoi lunghi e lisci capelli neri, come la cenere. Dai suoi occhi dello stesso colore, all'apparenza freddi ma che nascondono un turbine di emozioni. Dalle labbra messe in risalto dal burro di cacao alla ciliegia. Dal suo profumo dolciastro. Persino dalla sciarpa rossa attorno al suo collo che la tiene al caldo.

Non ricorda di aver visto una ragazza così meravigliosa, che gli ha fatto addirittura ricredere nell'amore a prima vista.

Eren fa un colpo di tosse, come per richiamare l'attenzione di Jean e fargli notare il suo disagio. Ma quest'ultimo non l'ha nemmeno sentito, troppo preso a pensare ad un modo per chiederle se è single senza sembrare un depravato.

"per voi va bene esibirvi dopodomani?" chiede Mikasa pensando che il venerdì sera è la giornata più adatta, soprattutto perché apre le porte al weekand.

Sasha e Connie annuiscono all'unisono e Eren si chiede se siano gemelli o cose del genere.

Jean sta per intervenire ed avere il suo secondo contatto visivo con la ragazza. Ma una voce che Eren temeva, lo anticipa.

"non vi avevo insegnato ad accendere i cazzo di riscaldamenti?" chiede Armin con tono sarcastico e guardando i presenti con aria annoiata. Appena è entrato, per poco non congelava! Come riescono a stare lì seduti senza problemi?

Eren raddrizza la schiena colto dall'ansia, per fortuna dalla posizione in cui è seduto gli dà le spalle e non può vederlo.

"non volevamo sprecare altra corrente" ribatte Jean ricordandogli che è una sua proprietà e non gli sembra giusto che se ne approfittino così alla leggera. Mikasa ignora il loro battibecco e si alza, per presentarsi al nuovo collega.

"sapete che odio il freddo" si giustifica strusciando le mani per riscaldarle. Armin è una persona troppo freddolosa, non esce mai in inverno  senza una felpona addosso e una bevanda calda in circolo.

"sempre in ritardo tu" ribatte Connie poggiando una mano sotto il mento e guardando Sasha ridacchiare. Armin alza gli occhi al cielo togliendosi lo zaino dalle spalle, recupera qualcosa e si avvicina ai ragazzi seduti.

Mikasa si toglie la sciarpa rossa e porge la mano al biondo per presentarsi, convinta che sia quello il suo scopo.

"Eren! Ti ho portato una cosa!" esclama Armin reggendo tra le mani un quaderno di color giallo chiaro, entusiasta come un bambino di mostrargli ciò che ha per lui. Senza volerlo, oltrepassa Mikasa, e porge il suo amato quaderno al ragazzo nominato.

Mikasa abbassa la mano, sentendosi in imbarazzo per essere stata liquidata così. Ma da donna professionale qual è, fa finta che non sia successo nulla e torna al suo posto.

"a me?" chiede Eren incredulo, guardando il quaderno che gli porge. Quasi pensa che ci sia un'altra persona col suo nome, proprio dietro di lui.

"quanti ci sono qui col tuo nome?" chiede Armin ironico, nascondendo il nervosismo che prova:e se non gli piacesse? E se fosse arrabbiato per i messaggi a cui si è dimenticato di rispondere?

the band//ereminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora