Sono pochi i giorni in cui la band non ha prove o interviste, o Eren non ha da studiare per esami stressanti.
Il famoso 'giorno libero', il preferito dalla coppia! Non a caso, se lo godono sempre in compagnia l'uno dell'altro. Nessun disturbo o problema:in quel giorno ci sono solo Eren e Armin, rinchiusi nella loro intimità.
Quella mattina Armin non ha alcuna intenzione di alzarsi dal letto e uscire dal caldo delle coperte o dalle braccia di Eren. Perché mai dovrebbe staccarsene, per poi congelare fuori?
"sono le 10" sussurra Eren abbastanza sveglio da poter leggere l'orario della loro sveglia. Armin vuole ancora dormire, o almeno rimanere tra le due braccia e farsi coccolare dalla sua infinita dolcezza (ma sa che Eren la riserva solo per lui).
"e allora?" sussurra strofinando la testa contro il suo petto, cercando una posizione più comoda della precedente. Sorride quando Eren gli accarezza la nuca.
"e io che volevo prepararti la colazione a letto" confessa il suo romantico tentativo di sorprenderlo, ma fallito a causa del suo stesso ragazzo.
"puoi farmela anche dopo" ribatte trovando un ottimo compresso, anche perché non vuole rinunciare così facilmente alla sua cucina. Dopo tutto questo tempo, Armin non ha ancora imparato a cucinare senza il suo aiuto.
"mi sa che ti sto viziando un po' troppo con tutte queste coccole" ribatte Eren ironico, riferendosi al suo lato pigro. Tuttavia non ammetterà mai ad alta voce che ama viziarlo:sa quanto se lo merita, ed è felice di coccolarlo e preparare qualche sorpresa di tanto in tanto.
"huh? In realtà penso che non lo fai abbastanza" mente, ma il sorriso ironico sul suo viso lo tradisce. Eren accenna una risata che riscalda il cuore di Armin.
Non sa con quali parole esprimere la gratitudine e l'amore che prova per Eren:vorrebbe così tanto scrivere una canzone e dedicarla solamente a lui, ma ogni parola che scrive su carta, leggendola appare banale o già sentita.
"hai dormito bene?" chiede Eren come suo solito, preoccupandosi dell'amato anche nelle piccole cose. Armin annuisce e ricambia la domanda, a cui Eren risponde alla stessa maniera.
"i ragazzi ci sono?" chiede Armin che spera segretamente in un no.
"ieri eri troppo stanco per sentirli dire che andavano ad un parco divertimenti?" chiede retorico poggiando un bacio sulla sua testa. Ricorda che la sera precedente stavano guardando un film alla TV tutti e cinque insieme, ma Armin si addormentò sul petto di Eren dopo mezz'ora e si risvegliò a fine film.
"le interviste sono state pesanti" si giustifica, ricordando come lo riempirono di domande sulle nuove canzoni, sull'alcolismo e addirittura su Eren. Dovette resistere e rispondere a tutto con pazienza, ignorando le domande che lo mettevano a disagio.
"però sei andato bene, angelo" ribatte trovando un lato positivo:sa quanto si sia impegnato ed è fiero di lui. Armin sente il suo stesso cuore accelerare a causa di Eren, inconsciamente spera che lo senta e capisca quanto potere ha su di lui.
È da parecchio ormai, che Eren ha preso l'abitudine di affibbiargli quel nomignolo. Ogni volta Armin arrossisce e i battiti del suo cuore aumentano, non riesce proprio ad abituarsi e non ha il coraggio di chiedergli perché usi proprio quel termine per descriverlo.
"gli incontri come vanno?" chiede Eren curioso del nuovo gruppo di cui fa parte. Armin deglutisce e sospira, tentando di rilassarsi di nuovo. Eren se ne accorge e fa scivolare le punte delle dita lungo la sua schiena, solleticando leggermente la pelle.
Fa ridacchiare Armin e allo stesso tempo lo rimette a suo agio.
"puoi sempre tornare al vecchio gruppo"
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the band//eremin
Fanfictiondove Eren, un semplice studente universitario bisognoso di un lavoro part-time per mantenere la propria indipendenza, partecipa ad un colloquio come manager per una bizzarra - Quadro di Ron Hicks, senza titolo.