51

273 26 45
                                    

lettera di una moglie di un alcolista, testimonianza anonima

L'alcolismo non è un problema solo per chi beve ma tutta la famiglia è colpita da questa terribile dipendenza.
Personalmente essendo moglie di un alcol-dipendente ho vissuto anni in uno stato di continua incertezza, infatti l'alcolista attivo è una persona dall'umore imprevedibile. Ero continuamente in ansia perché non sapevo quanto e quando avrebbe bevuto.

La vergogna e la solitudine facevano parte della mia quotidianità, mi ero isolata per nascondere agli altri la verità e per il timore di brutte figure a causa della sua ubriachezza.

Ero molto arrabbiata, mi chiedevo dove fosse finito l'uomo che avevo scelto e sposato. Un marito e padre non dovrebbe proteggere e sostenere la propria famiglia? Per non parlare dei problemi pratici ed economici che cominciavano a prendere il sopravvento.

Cominciavo ad essere ossessionata da questo suo problema, proprio come lo era lui: io pensavo a come farlo smettere mentre lui cercava il modo per continuare. Io con questa ossessione stavo trascurando me stessa e i nostri figli, inoltre spesso i miei sforzi avevano esattamente l'effetto opposto a quello che volevo, più ero
ossessionata dal farlo smettere e più lo spingevo verso il bicchiere.

L'emozione predominante era la rabbia, non mi sentivo più amata, pensavo bevesse di proposito, che non si impegnasse abbastanza per smettere di bere. Non mancavano litigi, insulti e mortificazioni e in questo modo, di nuovo, lo spingevo a bere.
La sua scusa era che nessuno lo capiva e che in casa l'aria era diventata irrespirabile e perciò ricorreva alla bottiglia.

Mi sono così dibattuta nella disperazione finché, dopo aver toccato il fondo, abbiamo iniziato il nostro percorso di recupero, lui in A.A. e io e i nostri figli in AL-ANON. Frequentando il gruppo ho appreso che l'alcolismo non è un vizio ma una malattia a livello fisico e mentale AL-ANON mi ha insegnato come convivere con la malattia e sull'atteggiamento da avere con il proprio alcolista, lasciando andare quel mio dannato controllo malato e controproducente.

Grazie ai consigli che ho ricevuto e messo in pratica, e al suo impegno nel migliorarsi applicando il programma di A.A. siamo riusciti a ritrovare finalmente la nostra serenità.

🎶

Eren non credette di piangere solo perché Historia gli propose di accompagnarla al suo primo incontro agli Al-anon:forse non pensava che lo considerasse così essenziale nella vita di Armin, forse si commosse non credendo che esistesse un'associazione del genere.

"me l'ha consigliato Erwin, non c'è motivo per piangere!" farfugliò la ragazza goffamente. Armin gli asciugò le lacrime col suo fazzoletto e Eren annuì, accettando la sua proposta.

"sono sicuro che vi troverete bene" disse Armin accenando un sorriso per rassicurare il suo ragazzo che aveva appena smesso di piangere. Vederlo in lacrime fu una sorpresa, francamente si aspettava che rifiutasse la proposta della cugina.

Sarebbe potuto venire anche Armin, ma rifiutò. I due non si erano mai conosciuti e parlati chissà quanto, avevano l'opportunità perfetta!

Peccato che dimenticò la presenza di Ymir e Eren si trasformò nel perfetto terzo incomodo.

Ma vedere le due amoreggiare e ignorarlo o sentirsi trattato come un figlio, non tolse l'entusiasmo di essere ad un incontro degli Al-anon!

the band//ereminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora