"ho una fame!" esclama Sasha pensando che le patatine fritte di un'ora e mezza fa non l'abbiano saziata a pieno.
La band si è esibita fino alle 21:30, con tanto di pause ogni 10 minuti.
Ora c'è bisogno di distaccare il pubblico, poi riprenderanno tra 45 minuti.
Ad eccezione della prima canzone, le successive sono state scelte tutte dal pubblico. Sono arrivati persino nuovi clienti e Levi ha rivalutato l'idea del bodyguard dopo che dei mocciosi stavano per scatenare una rissa per scegliere una canzone.
"devo pisciare!" esclama Connie posando sua amata chitarra, anche lei ha bisogno di riposo. Sasha indica il bagno dietro le cucine e Connie annuisce ringraziandola.
"anche io ho fame" borbotta Jean pensando che tutte quelle esibizioni abbiano consumato le loro energie.
"vado a prendere un tavolo!" esclama Sasha recuperando il cellulare e uscendo. Jean pensa sia una buona idea, ma contando tutte le persone che si sono aggiunte spera che Mikasa abbia riservato loro almeno un tavolino.
"Armin mangi anche tu, giusto?" chiede guardando Armin fissare il microfono lasciato con gli altri strumenti.
"stavo perdendo la voglia di cantare...invece ora non voglio fermarmi" confessa il biondo guardando Jean. Si sente un bambino che scopre qualcosa di nuovo, di bello e vuole ripeterlo sempre.
Jean accenna un sorriso a quella dichiarazione, sollevato che non sia successo il contrario.
"prima di tornare a cantare hai bisogno di energie, quindi si cena di nuovo" dichiara Jean comportandosi come se fosse sua madre, tanto che Armin fa una smorfia e Jean gli arruffa i capelli.
Quando escono da dietro le quinte, Jean è felice che Sasha abbia trovato un tavolo e che ci siano con loro Eren e Mikasa.
"Mikasa ci ha riservato un tavolo, guardate abbiamo anche la targhetta!" esclama Sasha indicando la targhetta col loro nome e il numero di componenti. Jean la ringrazia e si siede.
"in realtà è stata un'idea di zio Levi! Ha anche detto che vi vuole ogni venerdì e sabato!" esclama Mikasa contenta che lo zio Levi le abbia affidato il compito di organizzare le serate con la band, ha già qualche idea carina che le frulla in testa.
"allora ringrazialo da parte nostra!" esclama Connie contento che possa sedersi su una sedia comoda. Armin si siede accanto ad Eren.
"potete farlo voi stessi!" esclama Mikasa indicando lo zio Levi che si avvicina al tavolo e fa un cenno col capo ai ragazzi.
"vi trovate bene?" chiede guardando il tavolo e sperando sia abbastanza grande per tutti e cinque, ma sembra che sia rimasto un posto in più.
''sì, tutto perfetto. Grazie mille!" esclama Jean parlando a nome del gruppo. Sa che non avrà mai più la fortuna di trovare un adulto disponibile come Levi Ackerman, anche se dall'apparenza non si direbbe.
"spero vi troviate altrettanto bene con Eren come manager" dichiara facendo riferimento alla sua scarsa professionalità. I quattro sono un po' confusi. Mikasa si ricorda che Levi è un uomo che non dimentica. Eren per poco non sputa la Coca Cola che stava bevendo.
Armin si ricorda le parole di Eren al colloquio e lo sbuffo di Mikasa è una conferma alla sua ipotesi.
"quindi è stato lui a licenziarti" dichiara guardando Eren sgranare gli occhi e rendersi conto che ancora non li aveva avvertiti di nulla.
"mi sono licenziato" corregge tentando di rimettere assieme, almeno il minimo, i pezzi della sua dignità caduti a terra.
Connie e Sasha si guardano, pensando alla stessa cosa, per poi scoppiare a ridere. Jean invece tenta di trattenersi, pensando a quanto realmente sia disperato Eren per aver chiesto aiuto all'uomo che l'ha licenziato.
"mi devi ancora un piatto" ribatte Levi incrociando le braccia al petto. Eren vorrebbe evaporare mentre gli altri si fanno un'idea della situazione.
"non ti facevo un tipo violento Jeager" dichiara Armin tirandogli una leggera gomitata sul fianco. Eren arrossisce tentando di giustificarsi, ma Armin ridacchia poggiando la testa sul suo braccio.
Eren è improvvisamente grato di essere alto, così da poter guardare l'espressione felice del biondo da vicino.
La cena è finita da più di 20 minuti e al tavolo sono rimasti solo Armin e Eren, gli altri sono andati a sgranchirsi le gambe o ordinare da bere.
"sai pensavo scegliessi una canzone di Troye" confessa Eren poggiando una mano sotto il mento e guardando il biondo accennare un sorriso.
"avevi detto di sorprenderti, quindi sceglierlo sarebbe stato troppo scontato" spiega Armin che ci ha messo un'intera nottata per imparare la canzone alla perfezione. Il suo scopo non era conquistare il pubblico o il proprietario, ma colpire il cuore di Eren.
"te l'ho già detto che sei spettacolare?" chiede Eren retorico ed accenna un sorriso quando Armin arrossisce. Pensa a quanto sia diverso questo Armin, rispetto a quello del colloquio:che stesse solo mascherando il suo lato dolce?
"sì, penso una decina di volte" borbotta Armin che ha perso il conto alla quarta volta, eppure non riesce ad abituarsene.
"tua cugina non è venuta?" chiede Eren curioso. Armin si gira indicando due ragazze che ordinano da bere al bancone.
"ci siamo parlati prima dietro le quinte" spiega ricordando che Historia le è saltata addosso alla seconda pausa, più entusiasta di una bambina col suo nuovo giocatollo.
Eren le guarda e si sorprende di quanto si assomigliano Armin e Historia:è più bassa di Armin di qualche centimetro, hanno lo stesso colore degli occhi e i capelli, anche se quelli di Historia sono più lunghi. Indossa un abito a felpa color rosa cipria, le maniche a lanterna e una cintura d'oro in vita. Ai piedi degli stivali alti fino al ginocchio. Ed ha una borsetta a tracollo bianca. Ride con una ragazza molto di più alta di lei, dai capelli castani legati in una coda bassa. Quest'ultima indossa una camicetta bianca, un pantalone nero a gambia ampia e dei tacchi neri.
"l'altra ragazza è Ymir, la sua fidanzata. Vuoi andarle a conoscere?" chiede e Eren annuisce. Si alzano e raggiungono le due che bevono al bancone.
"Armin!" esclama Historia accennando un sorriso raggiante e poggiando il suo bicchiere sul bancone. Ymir fa un cenno col capo sedendosi e Eren spera di non fare altre figuracce con le due.
"lui è Eren, ve ne ho parlato qualche giorno fa" dichiara Armin presentando alle due il ragazzo che accenna un timido sorriso e porge la mano.
"io sono Historia e lei è Ymir!" esclama la ragazza bionda stringendo la sua mano. Anche se a prima vista lei e Armin sembrano uguali, Eren nota che il viso di Historia è più snello, quello di Armin è più tondo. È felice di averlo notato!
"sei la famosa artista che mi ha ritratto!" esclama Eren che non vedeva l'ora di stringere la sua mano e ringraziarla personalmente. Historia arrossisce imbarazzata per un tale complimento, manco fosse davvero una famosa artista! Ymir trattiene una smorfia vedendo le loro mani ancora strette.
"non era poi chissà cosa, e solo che Armin è stato così preciso!" esclama Historia lasciando intendere chissà cosa. Eren guarda Armin al suo fianco arrossire e abbassare lo sguardo, nemmeno tenta di giustificarsi. Ymir tenta di non ridere, ricordando di quella serata a base di pizza e gli occhi a cuoricino di Armin.
"finalmente sembrava essere felice" disse Historia quando Ymir le chiese il perché avesse disegnato un ragazzo sconosciuto, lasciando sul tavolo tutta la pizza che aveva preparato.
"grazie mille per il pensiero, è splendido! Non pensavo di poter ispirare una persona piena di talento!" esclama Eren sorridendo e Historia ridacchia, non pensando di poter realmente corrispondere alla descrizione di Eren.
Armin ancora con lo sguardo basso, accenna un sorriso e trattiene la voglia di dirgli che non ha ispirato solo la cugina.
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the band//eremin
Fanfictiondove Eren, un semplice studente universitario bisognoso di un lavoro part-time per mantenere la propria indipendenza, partecipa ad un colloquio come manager per una bizzarra - Quadro di Ron Hicks, senza titolo.