Dopo il loro fugace e veloce matrimonio, decisero che era fin troppo presto per tornare a casa e dare l'annuncio al mondo intero.
Si godettero la loro intimità sulla spiaggia:risero, parlarono e cantarono sdraiati sulla sabbia, guardarono il tramonto abbracciati, cenarono con dei sandwich e per poco non vennero attacchi da dei gabbiani affamati e feroci. Apparte qualche fan desideroso di una foto, passarono la serata da soli.
Alle 21 spensero i cellulari senza avvisare nessuno e si presero una stanza d'hotel, per passare la loro 'luna di miele'.
Appena dentro, Armin si sdraiò sull'enorme letto matrimoniale un po' stanco per la valanga di emozioni.
"finalmente smetterai di lamentarti del letto" dichiarò Eren sarcastico, mostrando la sua fede. Armin si sollevò sui gomiti e guardò male Eren.
"vuoi mangiare qualcos altro? C'è il servizio in camera" disse mostrando i menù lasciati sul loro comodino. Ma li posò, soffermandosi su un altro oggetto della stanza.
"ci sono le torte?" chiese Armin pensando di meritare una torta nuziale:non enorme e inmangiabile, anche una piccola e semplice andava bene.
Sfogliò il menù dei dessert e trovò una cheesecake ai frutti di bosco o al cioccolato. Le mostrò a Eren per avere una suo parere, ma se lo ritrovò con una chitarra classica tra le mani.
"huh?" alzò lo sguardo su Eren che arrossì e sorrise. Si sedette a gambe incrociate sul pavimento e la accordò.
"vuoi sentire qualcosa?" chiese Eren retorico, ripassando mentalmente il suo piano. Armin posò il menù e annuì, decidendo di lasciare le domande a dopo.
"so quanto ci tieni alla musica...perciò ho chiesto lezioni a Jean e Connie per farti una sorpresa:mi hanno preso spesso in giro, ma grazie a loro me la cavo. Però per la voce dovrei chiedere qualche consiglio a te" spiegò ansioso di farsi sentire:non sarebbe mai arrivato ai livelli della band, ma poteva permettersi di dedicare qualcosa a suo marito. Non aveva previsto che sarebbe successo prima di quanto avesse calcolato, ma decise di buttarsi e rischiare.
Trovare una chitarra come semplice decorazione per la stanza, fu un colpo di fortuna e non riuscì a trattenersi.
Gli tremavano le mani sullo strumento, preoccupato di fare qualche errore, ma sorrise comunque.
Armin rimase senza parole:aveva preso lezioni solo per lui, per fargli una sorpresa e renderlo felice. Sarebbe potuto scoppiare in lacrime da un momento all'altro, ma si trattene per non agitarlo.
Si limitò ad annuire e aspettare l'inizio. Eren fece un respiro profondo, imitando Armin sul palco. Posizionò le dita sulle corde giuste, rielaborando il testo della canzone.
"tell each other you're the one, while we're laying by the poolside, poolside"
(ci diciamo a vicenda che siamo quelli giusti, mentre siamo sdraiati a bordo piscina, a bordo piscina)La voce di Eren fu bassa e si sforzò di essere il più intonato possibile, anche se lo era già, mentre le sue mani si muovevano da sole conoscendo la melodia a memoria.
Armin non ci mise nemmeno un secondo a riconoscere la canzone e accarezzare la fede al dito, non potendo più portarsi la mano al petto.
"getting tired from the sun. Fading in and out of long nights, long nights"
(annoiandoci del sole. Ricordi che vanno e vengono delle lunghe notti, lunghe notti)Eren temette che Armin potesse sentire martellare il suo cuore, in modo così forte e veloce che stava per perdere il fiato.
Ricordò gli insegnamenti di Connie per la regolazione del respiro e continuò.
STAI LEGGENDO
the band//eremin
Fanfictiondove Eren, un semplice studente universitario bisognoso di un lavoro part-time per mantenere la propria indipendenza, partecipa ad un colloquio come manager per una bizzarra - Quadro di Ron Hicks, senza titolo.