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"certo che potevi essere un po' più discreto" dichiara Armin una volta fuori dal locale. Dalla sua bocca esce una nuvoletta ed è costretto a riscaldarsi le mani nelle tasche della giacca. Odia il freddo:perché Erwin deve parlargli proprio fuori e di tarda notte?

Erwin si porta la sigaretta alle labbra e accenna un sorriso, chiedendosi quanta pazienza merita questo ragazzo.

Armin spera che questa conversazione finisca il più presto possibile e Erwin si accende la sigaretta.

"e tu potevi presentarmi meglio" ribatte in tono sarcastico espirando il fumo. Armin gli lancia un'occhiataccia:pensa davvero che ci sarebbe stato un altro modo per etichettarlo?

"mi ha sorpreso la tua chiamata" dichiara Erwin guardando il cielo notturno e notando qualche nuvola grigia che minaccia la loro tranquillità.

"probabilmente sarà la prima e l'ultima" ribatte pensando che nemmeno voleva averlo qui, ma Jean ha pensato che fosse la cosa migliore per lui e gli ha dato corda troppo facilmente.

"in effetti sentire la voce del tuo amico al posto della tua, è stata la cosa meno sorprendente" ribatte ironico, anche se era preoccupato...contando che l'ha chiamato di venerdì sera.

"perché pensavi avessi bevuto?" chiede Armin che non gliene fa una colpa se non si fida di lui. Dalla bocca di Erwin esce una nuvoletta di fumo e Armin arriccia il naso infastidito dall'odore.

"ieri non sei venuto all'incontro" ribatte alzando le spalle:anche se sa che Armin li odia, non ne ha mai saltato uno.

"ero alle prove con la band"

"un mese sobrio giusto?" chiede retorico ed Armin annuisce. Non è stato proprio un caso che abbia saltato l'incontro di ieri:se si fosse presentato gli avrebbero fatto i complimenti per il suo primo mese da sobrio, gli avrebbero dato un distintivo esteticamente brutto dicendo di andarne fiero.

E lui non si sente orgoglioso di quel traguardo che trova futile, poiché prima di tutto non è orgoglioso di ciò che è diventato.

"non mi aspettavo venissi davvero" confessa Armin abbassando lo sguardo:aveva sottovalutato la sua disponibilità, ma non ne vuole abusare.

"che ti piaccia o no sono pur sempre il tuo sponsor" dichiara espirando un'ultima volta, per poi buttare la sigaretta a terra e calpestarla. Armin guarda quella minuscola fiamma spegnersi, paragonandola alla sua persona negli ultimi anni.

"non te l'ho mai chiesto" ribatte ricordando il loro primo incontro, che può descrivere con un solo aggettivo:patetico.

"neanche io chiesi al mio sponsor di esserlo" recupera la sigaretta a terra e la butta nel cestino accanto a loro.

"che intendi?"

"che da ragazzo ero come te"

"risparmiati questo cliché" ribatte sbuffando:forse gradirebbe la sua presenza se non fosse così scontato e appiccicoso. Erwin ridacchia e si strofina le mani gelate.

"ci conosciamo da un mese, ma so a malapena il tuo cognome"

"forse dovresti pensare ad un nuovo approccio" ribatte sarcastico, ricordando che ha tentato anche di approcciare con Levi, ma quest'ultimo lo liquidava sempre. Un po' gli dispiace per Erwin:sta solo tentando di aiutarlo e ha troppo pazienza per uno che odia essere protetto.

"tipo come quello di Eren? Non mi è sembrato che vi conosciate da tanto" dichiara Erwin mettendo in mezzo, finalmente, l'argomento di cui voleva avvertirlo:l'amore.

"e tu che ne sai?" chiede Armin mordendosi il labbro. È così chiaro?

"ancora non gli hai detto che sei un alcolista" l'ha capito da come l'ha interrotto per non dirgli la verità. Inoltre la scusa dell'amico non regge, nemmeno Eren ci è cascato.

"lo conosco da qualche giorno:non mi sembrava il caso che lo scoprisse proprio ora"

"mi sembravi molto interessato a lui, per conoscerlo da qualche giorno" pensare che loro si conoscono da un mese e questa è la prima conversazione lunga che hanno...gli viene da ridere.

"è il motivo per cui mi sono esibito stasera" confessa a cuore aperto e Erwin non può sapere, a causa del buio, che è arrossito. Odia parlare dei suoi sentimenti, non è abituato. Ma sta tentando di accettare il suo aiuto, un passo alla volta.

"ti piace?" chiede Erwin e dal suo sospiro può dedurre che non può ancora dirlo. Ah! L'amore! Così impegnativo! Soprattutto per gli alcolisti.

"la prima volta che ci siamo incontrati ho pensato:'questo idiota dovrebbe smetterla di fissarmi'...eppure non mi dava fastidio, mi sentivo attratto da lui. Inizialmente mi sono giustificando pensando:'devo ammettere che è carino e mi fa anche ridere!'" spiega mordendosi il labbro per trattenere un sorriso. Guarda le stelle che brillano sulle loro teste, delle brutte nuvole grige non c'è più traccia. Erwin è sorpreso che gliene stia parlando, senza averlo assillato prima. Quasi gli dispiace che dopo dovrà sbattergli in faccia la dura realtà.

"dopo nemmeno 10 minuti gli ho proposto di sposarmi" continua chiedendosi cosa Eren abbia pensato in quel momento. Dovrebbe rifare la proposta? Stavolta accetterà?

"dal modo in cui ti guarda immagino che abbia accettato" ribatte l'uomo e Armin accenna una risatina, ma scuote il capo.

"mi sono sentito legato a lui, e non solo da un'attrazione fisica...come se ci conoscessimo da sempre. Ha riempito qualcosa in pochissimo tempo, restituendomi l'amore per il canto che stavo perdendo" confessa poggiando la mano sulla guancia che prima Eren gli ha accarezzato. Gliene sarà per sempre grato, anche se non può saperlo. Gli ha ridato la speranza che la sua fragile anima aveva perso due anni fa. È tutto questo è iniziato per un semplice cantante in comune.

"ma odio che mi faccia sentire così vulnerabile, facendomi agire in maniera irrazionale" Armin nemmeno nei suoi sogni, avrebbe immaginato di saltare su un ragazzo e chiederlo di sposarlo. L'ha fatto senza pensarci due volte, spinto da un'eccessiva gioia che non gli appartiene...o almeno, che non gli apparteneva più.

"nessuno sponsor consiglierebbe di buttarsi in una relazione i primi mesi di sobrietà:la tentazione è ancora tanta, soprattutto quando si soffre per amore" dichiara Erwin guardando il ragazzo con occhi dispiaciuti, è sempre un brutto colpo. L'amore è meraviglioso quanto doloroso:e per ogni alcolista ai primi mesi, rappresenta una fragile linea da non oltrepassare.

Ci è passato lui stesso al terzo mese di sobrietà, ricascando in quella trappola sottoforma di rifugio per il suo cuore spezzato.

Armin la prende male:non aveva mai parlato di una relazione e nemmeno la immagina dopo quattro giorni.

"non voglio perderlo ora!" esclama più del dovuto, quasi avesse timore che fosse capace di separarlo da Eren. Lo guarda per la prima volta in faccia da tutta la serata, con un'espressione quasi disperata che Erwin non riesce a credere appartenga ad un diciotenne.

I suoi occhi azzurri gli danno l'impressione che avesse assistito a qualcosa di terribile, in passato, che nessuno dovrebbe assistere alla sua età. Ma la cosa peggiore è che sembra lo stia rivivendo.

"non dico che devi allontanarti da lui, ma ti consiglio di stare attento" il discorso che voleva fargli è crollato come le preoccupazioni del ragazzo a quella frase.

"Armin sei ancora qui!" esclama il soggetto della loro conversazione che alza il braccio per salutare entrambi. Armin si gira verso di lui, ricambiando con un sorriso e Erwin capisce che lo sta per scaricare.

"ti rivedrò al prossimo incontro?" chiede Erwin ammettendo di essere soddisfatto:dopo un intero mese, senza essersi arreso, finalmente Armin gli ha parlato dei suoi sentimenti con sincerità!

"sì, ma se mi date quel terribile distintivo me ne andrò" dichiara serio, guardando l'uomo con un'occhiata intimidatoria. Erwin ridacchia e gli promette che non succederà.

Si augurano la buonanotte ed Armin raggiunge Eren che lo stava aspettando.

Erwin li guarda parlare e sorridersi. Si chiede se Eren possa rappresentare un pericolo, uno spiraglio di luce, o entrambe le cose.

the band//ereminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora