"Kintsugi! Ne avete mai sentito parlare?"
"di solito gli alcolisti hanno paura di cambiare, sebbene sia necessario. Eppure non ti ho mai visto intimorito" spiega con aria fiera. Armin riflette sulle sue parole, per poi annuire.
"ero cosciente di dover cambiare, per non fare la fine di mio padre" spiega alzando le spalle. È stato più facile esserne consapevole fin da subito.
"1. Accettare il cambiamento:le cose possono cambiare, ma questo può essere un'opportunità di crescita"
"ricordi il tuo primo incontro?" chiede l'uomo con un sorriso sulle labbra al ricordo:sembrano passati anni ed invece è successo qualche mese fa!
"mh, non ricordo di aver fatto granché:Historia mi ha portato a mia insaputa dopo i miei rifiuti...l'idea di rendere la mia dipendenza una cosa reale e quotidiana mi terrorizzava" dice abbassando lo sguardo sul bicchiere ormai vuoto. Erwin lo comprende, ci è passato prima di lui.
"2. Non buttare quello che si rompe:la rottura di qualcosa non rappresenta la sua fine, ma l'occasione di una nuova, più matura e preziosa rinascita"
"avevi un occhio nero e un braccio rotto:non ci vollero parole per capire che era il tuo primo incontro" dichiara trattenendo una risata:era il più malmenso e si bevve due caffé, senza posare la sua sedia.
Armin accenna un sorriso ricordando che Erwin fu il primo ad accoglierlo, mostrandogli la sua sedia e presentandosi. Nonostante quel giorno Armin non rispose alle sue innumerevoli parole gentili, Erwin continuò a provare.
"3. Imparare a riparare con cura:in modo che da una rottura o un imperfezione possa nascere una forma ancora maggiore di bellezza estetica o interiore"
"era una brutta giornata per parlare con uno sconosciuto" ribatte Armin tentando di giustificare la sua maleducazione, ma sa di essere dalla parte del torto.
"mio caro ho passato settimane a sforzarmi per far uscire mezza parola dalla tua bocca! Ti ricordo che la prima lunga conversazione che abbiamo avuto è stata dopo un mese!" ribatte Erwin in tono accusatorio. Eppure, prima d'ora, non gliene ha mai fatto una colpa. Per nessun alcolista è facile aprirsi fin da subito, ma Armin ci è riuscito con i suoi tempi e una leggera spinta.
"oh sì, la nostra esibizione al locale"
"ricordi di cosa abbiamo parlato?" chiede retorico e gli sfugge una risatina quando il viso di Armin si colora di rosso dall'imbarazzo.
Gli viene spontaneo girarsi verso Eren per controllare cosa stia combinando:lo trova in mezzo a Mikasa e Jean, chissà di che parlano, è un po' brillo e ha rubato un oliva dal piatto di Jean.
Eren si sente osservato in lontananza e gli viene naturale girarsi verso Armin:come previsto incrocia il suo sguardo e accenna un sorriso, dimenticando che stava masticando. Il cuore di Armin batte con violenza sul suo petto, ricambiando il sorriso con un cenno della mano.
"siete la prova che l'amore può cambiare le persone" dichiara Erwin invidiando i due giovani:ha alle spalle un matrimono fallito e due relazioni durate qualche mese. Prima di Eren e Armin, era scettico sull'argomento amore. Ma vedere il cambiamento di Armin sotto i suoi occhi, ha ribaltato tutto.
Forse Eren è stata la persona giusta e basta.
"4. Non nascondere la storia dell'oggetto, ma enfatizzarla attraverso la riparazione:è l'arte di non vergognarsi delle ferite, ma di abbracciare il danno, la rottura. Ogni crepa è parte della storia dell'oggetto e diventa più bello, proprio perché è stato rotto"
Armin si rigira, con una smorfia contrariata che Erwin non si aspettava di vedere sul suo volto.
"non è lui che mi ha fatto diventare migliore, lo sono diventato da solo..." ribatte ricordando le parole di Nagisa, probabilmente non gli usciranno mai dalla testa. Erwin gli chiede scusa, ma Armin lo interrompe.
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the band//eremin
Fanfictiondove Eren, un semplice studente universitario bisognoso di un lavoro part-time per mantenere la propria indipendenza, partecipa ad un colloquio come manager per una bizzarra - Quadro di Ron Hicks, senza titolo.