Sono rimasti di nuovo soli, Eren e Armin al bancone:le due erano stanche e sono tornate a casa.
"tu e Historia vi assomigliate molto, ero convinto foste fratelli" confessa Eren chiedendo al barista un altro drink.
"lo pensano in molti" dice Armin accennando una risatina, ma a dire la verità nemmeno lui capisce il motivo di questa spiccata somiglianza.
Eren ridacchia e finalmente arriva il suo ordine, che Armin tenta di ignorare il più possibile. Risulta difficile quando è letteralmente sotto i tuoi occhi, ma di certo non può vietare ad Eren di bere.
"alla prossima esibizione posso chiederti di cantare qualche canzone?" chiede il moro cambiando argomento e bevendo un sorso di birra.
"no, hai già esaurito il tuo totale di canzoni" ribatte il biondo poggiando una mano sotto il mento.
"oh, quindi il mio massimo di canzoni è una?" chiede con tono sarcastico poggiando il bicchiere sul bancone e guardando Armin fargli la linguaccia.
"esatto"
"ma l'hai scelta tu!"
"dovevo pensarci prima, quando te lo chiesi"
Eren mette il broncio, ma Armin non cede così facilmente.
"il tuo bel visino non mi farà cambiare idea" dichiara Armin prendendola come una sfida.
"nemmeno se ti offro da bere?" chiede Eren indicando il suo bicchiere mezzo pieno. Armin sgrana gli occhi a quella domanda così innocente, tanto che Eren lo prende come una vittoria.
"cosa ti piace di più?" chiede riferendosi al gusto, aspettando che il barista finisca di servire altri clienti.
"guarda che non vale, Mikasa ha dato il via libera a tutta la band" ribatte Armin tentando di fargli cambiare idea, ma Eren insiste.
"non ti facevo un tipo timido Arlert" ribatte copiando la sua battuta di mezz'ora fa. Armin vorrebbe filaserla, ancora non è pronto a raccontargli l'altro lato della medaglia.
"Armin ti ho trovato!" esclama una voce maschile e adulta che Eren non conosce, ma Armin per la prima volta è grato di sentire quella frase.
Un uomo grande e alto, dai capelli biondi e gli occhi azzurri si avvicina a loro salutando Armin.
"oh, ciao" borbotta Armin sospirando:che sia stato un caso che si sia presentato ora o è venuto apposta in suo soccorso?
L'uomo accenna un sorriso al ragazzo e Eren lo guarda con aria confusa.
"le tue esibizioni sono state favolose! Tra quanto rientrerai in scena?" chiede l'uomo reggendo in mano un bicchiere d'acqua. La prima cosa che Eren nota del suo abbigliamento è il ciondolo verde che porta al collo.
"tra 10 minuti, credo" risponde Armin alzando le spalle. Non c'è traccia dei tre ragazzi, c'è solo Mikasa che scrive qualcosa su un quaderno nero.
Eren dall'atteggiamento distaccato di Armin e il sorriso confortante dell'uomo, ha ipotizzato qualcosa.
"lei deve essere il padre di Armin! Piacere, sono Eren" esclama porgendo la mano all'adulto e pensando che i capelli biondi e gli occhi azzurri sono una caratteristica comune nella loro famiglia. Tuttavia Eren è nella strada sbagliata ed Armin si ritrova nuovamente senza parole.
L'uomo ridacchia e stringe la mano del ragazzo.
"non sono il padre di Armin, mi chiamo Erwin Smith e sono i-" Erwin viene interrotto bruscamente da Armin, che teme possa dire troppo.
"un amico" dichiara forzando un sorriso ad Eren che non è convinto, ma annuisce e stringe la mano di Erwin.
"è un piacere conoscerti, fai parte anche tu della band?" chiede Erwin pensando che possa lavorare dietro le quinte o cose del genere, non è un esperto di queste cose.
"sono da poco il manager"
Armin si incupisce mentre i due parlano:sarà davvero pronto a rilevare il suo lato più nascosto ad Eren? E se lo giudicasse? E se lo lasciasse? Non vuole perderlo proprio ora.
Di sicuro appena Erwin andrà via, chiederà spiegazioni e non sa se sarà in grado di mentirgli. Inizia ad odiare il modo in cui Eren lo renda vulnerabile.
"ci vediamo più tardi ragazzi, io rimarrò nei paraggi!" esclama Erwin salutando i due. Armin sa che significa che vuole parlargli più tardi, perché insiste così tanto?
"forse dovrei cercare gli altri" borbotta Armin non appena Erwin si è allontanato, trovando una scusa per non parlare di ciò ad Eren. Si alza dallo sgabello e forza un sorriso prima di dargli le spalle.
Ma Eren lo prende per un polso e Armin teme il peggio, non trovando il coraggio di girarsi e guardarlo.
"puoi parlarmi di tutto, quando sarai pronto" dichiara sperando che di metterlo nuovamente a proprio agio, notando che è teso da quando gli ha proposto scherzosamente di bere qualcosa. Ma non riesce ad immaginare quale sia il reale problema.
Armin sussulta, ignorando i battiti del suo cuore accelerare. Perché Eren ancora non lo trova strano? Che sia realmente interessato a lui?
"non mi giudicherai?" chiede Armin con un filo di voce, quasi sperando che non l'abbia sentito. Di solito non gli importa cosa pensa la gente di lui, fino a quando non si tratta di quel lato.
Eren lascia la presa dal suo polso, sperando che Armin lo guardi. Ma non succede.
"tu mi giudicheresti?" chiede a sua volta ed Armin confuso si gira per guardarlo, con occhi sconsolati. Crede davvero che ne sia capace?
"certo che no!" esclama. E se gli avesse dato una cattiva impressione al colloquio? Perché gli importa così tanto la sua opinione?
Eren annuisce e accenna un sorriso gentile.
"allora perché dovrei farlo io?" chiede retorico avvicinando la mano al suo viso, che Armin lascia andare confuso.
Gli sposta una ciocca di capelli biondi dietro l'orecchio, mettendo in mostra i tre piercing.
"quindi non posso chiederti nessuna canzone?" chiede tentando di ammaliarlo con una dolce carezza sulla guancia. Armin abbassa lo sguardo sui suoi piedi, chiedendosi come debba reagire.
"puoi dirmene una oggi, per domani" propone arrossendo quando il pollice di Eren gli accarezza lo zigomo.
"sei proprio testardo Arlert!" esclama Eren accennando una risata e staccando la mano dal suo viso. Armin rialza lo sguardo e fa una smorfia infastidita.
"e tu sei proprio insistente" ribatte ed Eren non può dargli torto.
Quando mancano due minuti per l'inizio della nuova esibizione, Armin ritorna dietro le quinte.
Poggia una mano sul petto e non si accorge di star sorridendo, sentendo che gli fa male il cuore.
La serata per la band finisce un'ora dopo:tutti e quattro sono sfiniti e l'unica cosa che vogliono fare è sprofondare nei propri letti.
Salutano Mikasa, Eren e Levi ed ognuno prende una strada diversa per tornare a casa.
Tuttavia Armin deve trattenere uno sbuffo, quando Erwin lo raggiunge con la scusa di una sigaretta.
"Armin fuma?" chiede Mikasa ad Eren guardando i due uscire dal locale:l'uomo che gli porge una sigaretta e Armin che alza gli occhi al cielo.
"quel Erwin mi è stato appiccicato per tutta la serata" borbotta Levi chiaramente infastidito, ricordando i suoi tentativi di conservazione. Forse perché erano gli unici adulti nel locale.
Mikasa ridacchia visto che ha assistito ad una scena del genere, sapendo che lo zio Levi non è un tipo che ama socializzare nemmeno con i propri coetanei.
Eren si chiede quale sia il vero rapporto che ha con Armin:anche se quest'ultimo l'ha definito un amico, non ha provato nemmeno a nascondere il fastidio che provava quando gli era vicino.
Ma si rassicura pensando che Armin prima o poi gliene parlerà.
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the band//eremin
Fanfictiondove Eren, un semplice studente universitario bisognoso di un lavoro part-time per mantenere la propria indipendenza, partecipa ad un colloquio come manager per una bizzarra - Quadro di Ron Hicks, senza titolo.