Capitolo 59

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Hermione era incazzata nera. Ma furiosa. Non solo per il fatto di essersi aperta con lui, ma per averci fatto l'amore più volte e per lui era solo ed esclusivamente sesso.
Si smaterializzò alla Tana dove vi ci trascorse gran parte del tempo. La McGranitt non sapeva nulla, ovviamente sotto Imperio, per Molly fu un piacere accoglierla, dopotutto era come una figlia.
La casa era vuota, tutti figli erano fuori, chi in Romania, chi ha lavorare al ministero, chi a scuola e chi purtroppo deceduto.
Arthur e Molly erano contenti di avere un po' più di compagnia. Hermione spiegò loro il quadro generale, un vero disastro.
Tralasciando l'argomento Malfoy s'intende.
-Hermione cara è arrivata Ginny. Resterà con noi fino a nuovo ordine di Harry- le disse la signora Weasley bussando alla porta della sua stanza, alla parola Ginny ad Hermione le si rizzarono le orecchie, come un urgano si precipitò in salone e vide comparire la sua migliore amica dal camino un po' sporca di fuliggine
-Hermione?- disse la piccola di casa con aria contenta e preoccupata
-che ci fai qui? Ma che bella sorpresa!- disse andandola ad abbracciarla per poi passare ai genitori, Hermione era troppo emozionata per rispondere a tutto e subito
-dopo ti racconto tutto- le disse la riccia facendo l'occhiolino, la rossa sorrise ma rimanendo comunque preoccupata.
Dopo qualche settimana tornarono anche George, Bill, Percy, Charlie e anche Ron ed Harry.
La casa era affollata e questo era un bene, erano tutti in salute e questo portò gioia a Molly.
Tra Ron ed Hermione la tensione era come un coltello affilato, da evitare, e di fatto si sono evitati come la peste bubbonica.
La primavera era già inoltrata e si sentiva l'aria di battaglia, con Harry, Hermione studiò un piano per cercare di stanare i mangiamorte. Ci vollero settimane per attuare un piano decente e funzionate.
Dovevano recarsi a casa Potter dove tutto cominciò, ristrutturarla, far bere del polisucco a uno dei Weasley per fargli prendere le sembianze di Malfoy, far finta che consegni Harry e quando lo avranno vicino scaglierà contro di loro una polvere molto potente super narcotizzante che li farà svenire ed avranno il tempo per incarcerargli.
-è quasi tutto pronto. Ma dove lo prendiamo il dna di Malfoy?- chiese George
-ho un suo capello- continuò la riccia che fu incenerita con lo sguardo da Ronald
-allora siamo apposto. La polvere narcotizzante l'ho portata direttamente qui dalla Romania. È molto potente, ma ci basta una foglia d'alga e siamo apposto- disse Bill rivoltosi ai fratelli e amici
-perfetto. Basta mandare una pulce a PurpleGrass ma deve essere fatta alla perfezione. Loro tracciano falsità anche nel più piccolo dettaglio- fece notare Percy
-hai ragione. Ma chi meglio di te saprebbe ricreare una lettera con la firma del furetto?- disse Harry
-è tutto pronto. Domani attuiamo il piano. Non possiamo permetterci errori. L'ordine è d'accordo. La preside è sotto incantesimo e non potremo contare su di lei.
Miei cari ragazzi. Vedete di non fare dei disastri- incoraggiò la signora Weasley
-grazie mamma ma così non sei d'aiuto- disse Ron con un piccolo sorriso sulla faccia
-noi facciamo i conti dopo Ronald Bilius Weasley- disse severa nei confronti del figlio. Era venuta a sapete pochi istanti fa dei suoi comportamenti verso Hermione e diventò furiosa.
Mancavano pochissime ore all'ora del giudizio. Tutto era pronto.
Tutto era sistemato.
Tutto era come doveva essere.
I mangiamorte erano caduti come delle pere nella loro imboscata, svennero in meno di un attimo.
Percy prese le sembianze di Malfoy e si comportò esattamente come lui.
Hermione era l'effetto sorpresa, quando la video capirono che era un imboscata e in quell'esatto momento caddero come fece il signore oscuro.
Vennero spediti ad Azkaban dove il bacio del dissennatore li attendeva.
Tutto filò liscio.
Tutto andò proprio come doveva andare.
Estate.
Il periodo più bello dell'anno.
Il periodo dove i ragazzi si svagano e i genitori vanno in ferie.
Quell'estate, di quel fatidico anno fu una delle più belle,Harry aprì il suo cuore a Ginny, dopo poco i ragazzi si misero insieme, erano timidi, dovevano conoscersi di nuovo.
Pet Luna e Neville le cose andavano alla stragrande aspettavano addirittura una magnifica bimba.
Ron una volta tornato a casa con Hermione, Lavanda lo lasciò, inutile dirlo si lasciarono per una stupida litigata fondata sulla gelosia.
E quei due?
Dopo la "guerra" si stabilì a Londra nella sua casa d'infanzia e lavorò al ministero come sottosegretaria del ministro.
Draco era ignaro di tutto, non sapeva nulla della situazione a scuola, non sapeva se doveva farci ritorno o meno, non sapeva come stavano affrontando la situazione e da buon serpeverde si rifugiò per mesi pensando sempre ed esclusivamente a lei.
Non passavano le notti a sognarla, ad immaginarla al naturale, ad averla tra le braccia. Le mancava. E tanto.
Capì troppo tardi che anche lui l'amava ma non lo realizzò fino a quando non la perse.
In una mattinata di giugno nell'aprire un uovo vi ci trovò una lettera dove gli annunciava che poteva fare ritorno nella sua dimora sano e soprattutto salvo.
Ritornò a scuola per riprendere quello che era rimasto dei suoi effetti e anche ma sopratutto parlare con la Preside.
-avanti-
-Preside?-
-venga signor Malfoy la stavo aspettando-
-ah si?-
-si e so anche il motivo della sua visita-
-mi dica come sta-
-sta bene. Molto più che bene-
-e dove si trova?-
-non posso dirle il posto preciso. Posso dirti che tra poco sarà a Londra-
-e dove è stata fino ad ora?-
-alla Tana dai Weasley-
-Preside-
-si? Signor Malfoy?-
-posso andare da lei?-
-sarebbe preferibile che voi non vi incontraste al momento.
Datevi tempo per leccarvi le ferite. Potrà andare da lei ma tutto a tempo debito-
Passarono alcune settimane da quella conversazione e Draco fece ritorno al Malfoy Manor per sistemarlo e farlo risentire la sua casa. Così per far passare i giorni ed avere la mente occupata.
Nel mese di luglio andò da lei sotto l'effetto della polisucco per non farsi riconoscere.
Andò a Londra e cercò un po' ovunque per le strade, non vide molto in stile Granger, poi alzò lo guardo e vide un cartello con su scritto Dentisti Granger con sotto scritto una via stradale.
Si ritrovò davanti una casa molto carina, non troppo grande e nemmeno troppo piccola, perfettamente perfetta. Bussò alla porta e dopo pochi attimi quella magnifica ragazza gli aprì la porta
-buongiorno. Le serve qualcosa?-
-signorina Granger?-
-si sono io. Posso esserle utile?-
-in vero si. Ho bisogno di una consulenza con lei sotto ordine del primo ministro-
-il nostro primo ministro o quello dei babbani?-
-vedo con piacere che sappiamo a cosa mi stia riferendo-
-prego entri pure-
Draco si accomodò e iniziò a parlare con Hermione su quello che era successo in Groenlandia
-sono venuto a conoscenza che ha frequentato forzalmente il signor Malfoy è corretto?-
-beh si... non sbaglia. Per la mia e per la sua incolumità la nostra preside aveva deciso di mandarci in un luogo un po' sperduto-
-e mi dica, quali sono state le sensazioni che le ha emanato quel ragazzo?-
-non credo che sia di sua competenza questo argomento-
-invece sì. Il ministro ci tiene alla sua incolumità e il signor Malfoy mi ha raccontato molte cose sul suo conto-
-lo ha visto? E mi dica, come sta? Sta bene? È ferito? O peggio... è morto?-
-no, sta in perfetta forma. Ma mi dica, come
mai tutto questo interesse verso il ragazzo?-
-beh... ecco vede nel corso del tempo siamo diventati ottimi amici e... beh si insomma non è stato troppo amichevole il modo in cui ci siamo salutati l'ultima volta che ci siamo visti. E mi stavo chiedendo se fosse ancora in vita-
-è in perfetta salute-
-sia ringraziato il cielo-
-mi perdoni la domanda. Ma tra lei e il signor Malfoy si era instaurato un legame che andava oltre l'amicizia?-
-è difficile da spiegare. In teoria no, però dall'inizio dell'anno scolastico dello scorso anno avevo iniziato a provare un certo interesse che poi è mutato in un misto tra amore e odio.
Poi una litigata molto pesante mi fece capire che un'essere spregevole come lui non meritava la mia attenzione-
-che le ha fatto?-
-mi ha scagliato contro un incantesimo senza perdono.
E le posso garantire che tra noi non c'è stato alcun tipo di relazione-
-e ne è dispiaciuta?-
-perche? Perche non l'ho perdonato subito solo perche è Draco Malfoy? No. Io sono delusa. Pensavo che Draco ricambiasse i miei sentimenti ma ahimè la vita non è sempre rose e fiori... mi scusi per la spiacevole ospitalità... gradisce una tazza di tè?-
-volentieri-
Hermione si diresse in cucina e tornò con in mano un vassoio con sopra una teiera e due tazzine accompagnate da alcuni biscottini, porse la piccola ceramica al suo ospite e iniziò una nuova conversazione
-la prego mi dica cosa ne pensa di questo infuso. Sa l'ho creato io stessa-
Draco ancora sotto effetto della polisucco bevve un sorso di quella strana miscela giallastra
-è delizioso-
La sua faccia si trasformò nel suo volto naturale, quei capelli e quegli occhi ritornarono alle loro sembianze originali, ad Hermione cadde la tazzina dalle mani provocandone la rottura
-D-Draco?- gli disse con le lacrime agli occhi
-e chi sennò?-
Il biondo si avvicinò alla ragazza e l'abbracciò
-mi sei mancata Hermione- le disse nell'incavo del collo
-tu no- si scansò come scottata da quel contatto
-devo dirti un'altra cosa-
-prima io- disse severissima la riccia.
-come cazzo ti sei permesso di trattarmi come una troia. Come cazzo ti sei permesso di approfittare di me!
Ho riflettuto a lungo Draco e sono più le volte in cui mi hai delusa che le volte in cui mi hai fatta felice.
Basta. Non ne posso più di te.
Sono stanca di rincorrerti.
Ho smesso di correre-
-ero venuto qua per dirti che ti amo.
Che amo te. Amo tutto di te. Amo quando ti arrabbi, amo vederti studiare, amo quando gemi il mio nome.
Io ti amo- le disse incrociando i loro occhi
-è troppo tardi-
-no ti scongiuro. Te lo chiedo con il cuore in mano.
Concedimi un'altra occasione. Non sto scherzando- Draco aveva gli occhi luccicanti, il suo battito cardiaco era alle stelle; vestito di tutto punto, capelli perfettamente perfetti, sorriso impeccabile si era portato con se una dose da cavallo d'amore.
Hermione dal canto suo era un po' confusa, non sapeva essere gentile in quel momento con il ragazzo davanti a se, non sapeva come comportarsi.
La voglia di tirargli uni schiaffo e di saltargli addosso erano di pari passo.
-dovevi capire prima come stavano le cose.
Mi dispiace ma è troppo tardi- ad Hermione iniziarono a scendere lacrime calde e amare che scorrevano a fiumi
-n-non s-sai quanto vor-vorrei. M-Ma è troppo tardi- disse chinando la testa verso il basso.
Due dita però le rialzarono lo sguardo facendolo riportare su due occhi azzurri ghiaccio arrossati per la voglia di piangere, alla vista di lui Hermione si fiondò tra le sue braccia ed iniziò a piangere un pochino più forte e anche Draco si mise a piangere silenziosamente cercando di coccolare la piccola creatura che aveva per le mani.
Con un movimento involontario i due si ritrovarono bocca contro bocca, così, come se fosse naturale, come se il destino avesse di nuovo rimescolato le carte.
Un bacio calmo, tranquillo, delicato, a stampo, pieno di emozioni, ma tutt'altro che positive.
Un bacio d'addio. 

Fine

Un amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora