Capitolo 55

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La prima notte in quella casa era stata abbastanza tranquilla, nulla di sconvolgente o scandaloso, anzi, Draco aveva occupato la parte sinistra del letto, mentre Hermione quella destra, si erano addormentati schiena contro schiena mentre al risveglio erano incollati come calamite, due opposti che si attraggono; lei aveva la testa appoggiata nel suo incavo del collo, lui la teneva salda per il fianco e le gambe erano incrociate tra loro.
La ragazza si era svegliata per prima, non riusciva a muoversi, era come prigioniera tra le sue braccia e non riusciva a liberarsi, dopo l'ennesimo tentati di evasione da quella morsa, la ragazza si accoccolò di nuovo e riprese il sonno. Dopo un tempo indeterminato Draco finalmente aveva aperto gli occhi, e appena resosi di dove si trovasse e con chi, si staccò immediatamente da lei per poi alzarsi di scatto ma non svegliandola. Andò in cucina per fare colazione ripensando a tutto ciò che era successo la sera prima :
Dracos'pov
Entro nel letto, coricandomi nella parte sinistra del materasso, incrocio le mani dietro la nuca e osservo il soffitto bianco crema, rivivendo ad occhi aperti la giornata a appena trascorsa, che dire burrascosa è un eufemismo, quella ragazza è di molto strana e bipolare, anche lunatica.
Però boh ha un modo tutto suo per farmi arrabbiare e calmare in meno di due attimi di secondo.
Averla avuta talmente vicina da poterla baciare... mi ha fatto uno stranissimo effetto. Ma la cosa che mi ha sbalordito è che non mi ha respinto, ho potuto inalare il suo maledetto quanto benedetto profumo di vaniglia che ha fatto alzare la mia bandiera personale... chi vuole capire capisca... usare il fai da te con una bella ragazza che mi gira per casa mi scoccia e non poco. Però ognuno ha la sua croce, ed Hermione Granger è la mia.
Ad interrompere i miei pensieri è proprio quest'ultima entrando in camera con una tazza in mano dalla quale usciva del vapore e da un lato della ceramica fuoriusciva una piccola cordicina con attaccato un pezzettino quadrato di carta... si sarà fatta la camomilla, posa la tazza su uno dei comodini e preleva un libro non troppo grande dall'immensa libreria situata nella camera. Non mi degna di uno sguardo, anzi, non mi sta ignorando, però non mi parla. Si corica nel letto e sorseggia la sua tisana leggendo il librino.
-che leggi?- le chiedo rompendo il silenzio
-Novecento. È la vita di un uomo che nasce in una nave da crociera dalla quale non ci scenderà mai- mi risponde tra un sorseggio e l'altro
-lo hai già letto?-
-no è scritto sulla copertina. Sapevo di questa lettura da una mia amica di Londra, mi aveva consigliato di leggerla, è veloce e scorrevole- mi disse per poi girare pagina. Io non riesco a prendere sonno, il più delle volte è colpa degli incubi che mi perseguitano anche nel mondo dei sogni, però con lei accanto mi sento quasi felice, come se io esistessi per almeno una ragione.
Mi giro sul fianco sinistro del letto dandole le spalle, dopo circa una ventina di minuti la sento muoversi, sta probabilmente portando la tazza in cucina... e sta sistemando il libro nella mensola. Si accoccola nel letto e anche lei mi da le spalle, però le nostre schiene si toccano e per quando mi riguarda, questo contatto mi causa una scarica elettrica lungo la colonna vertebrale.
Faccio un sogno senza sogni, mi sveglio riposato, cosa che non accadeva da tempo. Molto tempo. Mi ritrovo il suo piccolo corpo tra le braccia, la sua testa giace sopra il mio petto,  le mostre gambe hanno giocato a Twister e si sono intrecciate aggrovigliandosi, le sue mani sono poggiate sotto il mio braccio. Facendo mente locale. Non sono né a casa, né a scuola... dove sono... ah si... quella storia della Megera e Potter.

Mentre Draco faceva colazione, gustandosi il suo latte freddo accompagnato da biscotti al cioccolato, Hermione si era svegliata, di nuovo, fu triste per lei risvegliarsi con il letto vuoto, le diede un piccolo dolore nel petto, con più precisione, nel lato sinistro. Si alzò di malavoglia, strano da parte sua, ma quelle coperte, quelle lenzuola, avevano il suo odore. Muschio bianco e menta erano come imprigionate dentro quella stoffa. Dopo circa cinque minuti, la ragazza si alzò mettendosi la vestaglia e andando in cucina strusciando i piedi al pavimento, fece il suo ingresso in cucina dove ci trovò il biondo a guardare l'impasto per la pizza lievitare.
-giorno- disse con voce impastata dal sonno per poi stropicciarsi gli occhi e sbadigliare
-buongiorno- rispose il serpeverde puntando il suo sguardo su di lei e squadrandola dalla testa ai piedi, aveva i capelli in un disordine colossale, i boccoli erano un lontano miraggio; il viso riposato le donava un espressione gioviale per la sua età.
-ma che è successo?-gli chiese Draco aggiudicandosi una occhiataccia da parte della ragazza
-cosa?-
-i capelli-
-che hanno?-
-niente- mentì il serpeverde, la ragazza dopo aver dato un ulteriore sguardo interrogativo al biondo prese una tazza e si preparò il té; nel mentre che l'acqua si stava riscaldando, Hermione si diresse in bagno per accertarsi che le parole di Malfoy siano vere, ma come da programma, stava mentendo. Appena vide il suo rilesso si spaventò da sola, i capelli sembravano un vero e proprio covo per uccelli; crespi e sfatti, una vera palla di nodi. Prese dal suo beauty-case una piccola confezione verde smeraldo, la aprì e prelevò un po' di prodotto e lo adagiò sui capelli. Essi si stavano trasformando in piccoli è perfetti ricciolini che le donavano molto.
Ritornò in cucina e sotto lo sguardo indagatore del serpeverde, fece colazione
-come hai fatto?- gli chiese poi quest'ultimo osservando i suoi riccioli castani domati
-ho usato in trattamento magico- rispose ovvia
-e sentiamo... cosa dovrebbe fare questo trattamento?-
-si passa sopra i capelli e li sistema. È questo prodotto che mi da il mio tocco speciale-
-sarebbe?-
-il mio profumo di vaniglia... non ci hai mai fatto caso?- disse avvicinandosi a lui. Resosi conto di dove voleva andare a parare, si allontanò molto frettolosamente e si passò una mano nei suoi bellissimi capelli biondi
-non ho mai avuto il dispiacere- mentì una seconda volta spudoratamente
-che peccato-
La ragazza passò tutta la sua colazione sotto lo sguardo attento di lui, che non si perdeva un minimo movimento
-Granger pensi che sia nato ieri- disse rompendo il silenzio, la ragazza alzò gli occhi nella sua direzione
-devo rispondere?-
-Granger so che hai usato la magia-
-ma ci sei o ci fai?-
-sono stato il promesso sposo di Astoria Greengrass. Che è fissata con i capelli. E non le ho mai sentito accennare di questo trattamento speciale-
-mi dispiace per lei- rispose facendo spallucce
-Granger hai usato la magia!?- sbottò urlandole addosso quelle parole
-no Malfoy! Non ho usato la magia- gli urlò di rimando
-dimostramelo-
-io non devo dimostrare niente a nessuno. Tantomeno a te-
-allora non ti dispiace se vado a controllare che esista questo trattamento speciale-
-in realtà si. Mi dispiace. Io non vado a frugare tra la tua roba e questo deve essere reciproco-
-ma io non ti credo-
-cazzi tuoi-
-modera il linguaggio ragazzina-
-ragazzina? O mio Dio! Beh allora tu non cercare di avere risposte che non ti darò-
Dopo queste parole la ragazza si rimise nel letto, erano le 10:14 di mattina, sveglia da nemmeno dieci minuti e già aveva litigato con il suo coinquilino forzato. OTTIMO.
Si rimise sotto le coperte e si coprì con il piumone dalla testa ai piedi sembrando un salame, si era arrotolata la coperta addosso e sembrava veramente un insaccato, dopo alcuni minuti i suoi occhiali divennero lucidi e non passò ulteriore tempo dal versare molte lacrime e bagnare il copri piumone. Non aveva un vero e proprio motivo su cui piangere, le mancava Harry, che non vedeva da circa due giorni, le mancavano i suoi genitori, che beh, ha perso prima della seconda battaglia magica, le manca la sua scuola, i suoi amici. E stava piangendo anche perché per non essere uccisa da psicopatici patentati, doveva rifugiarsi in culo a mondo con la persona più odiosa dell'intero mondo magico.
Non si accorse però che qualcuno la stava osservando, più o meno, stava guardando il salume di coperte nella quale era rinvolta. Draco era appoggiato allo stipite della porta che stava ascoltando il suo pianto.
-Granger-
Nessuna risposta, ma il pianto si interrompe
-Granger-
La ragazza non demorde e non gli risponde, cosa che fa subito nascere sul volto del biondo un sorrisetto
-levati quel sorriso Malferret-gli disse attraverso le coperte.
-oh beh io ci ho provato- Draco se ne esce dalla stanza richiudendola. Ritorna in cucina dove passa tutta la mattinata a spianare e preparare la pizza, quella ragazza lo sta facendo addolcire, gli sta facendo notare un lato di lui che non aveva mai visto, i sensi di colpa.
Stranamente non combinò un casino dell'ottanta, aveva seguito la ricetta sul libro di cucina ed aveva fatto ben 4 teglie di pizza, 2 Margherita, 1 würstel e una prosciutto e rucola.
-Granger!- urlò il ragazzo attraverso la porta del bagno, nella quale si era rifiugiata la riccia per rilassarsi e non pensare
-che vuoi?- rispose a sua volta abbastanza calma
-posso?- chiese quest'ultimo entrando in bagno, la scena che gli si porge davanti lo fa sbellicare dal ridere, Hermione ha su un viso una maschera grigia che le ricopre il viso, due cetrioli sugli occhi e una maschera gialla bei capelli. Il biondo iniziò a ridere di gusto per poi fare il punto della situazione
-Malfoy che vuoi? Stai interrompendo la mia disintossicazione-
-disintossicazione?-
-si! Mi sto disintossicando da te!!- gli ripose aprendo un occhio e facendo cadere il cetriolo nella vasca
-e da quando sarei una droga per te?- ammiccò il serpeverde
-da quando a dodici anni mi hai chiamata sporca mezzosangue. Da lì sei diventato un parassita. E ora sei solo fastidioso... ma un po' meno-
-ok...- rispose stranito -la pizza è in tavola che ti aspetta-
-pizza? LA PIZZA!- urlò euforica facendo smuovere un po' d'acqua dalla vasca
-esci immediatamente! Mi sciacquo e arrivo!-
-non posso sciacquarti io? Ho fatto anche la pizza- gli chiese facendo gli occhioni dolci
-non attacca con me. Esci-
-affogaci nell'acqua la prossima volta- mugugnò a denti stretti e a bassa voce
-umh? Hai detto qualcosa?-
-oh no. Stavo solo riflettendo ad alta voce- uscì poi andandosene in salotto ad accedere la "scatola nera" e sintonizzarla su un programma chiamato «Friends» e aspettare che la sua coinquilina si muova. Dopo nemmeno 3 minuti Hermione si mise al tavolino con in dosso una sottoveste corta rosa cipria, e i capelli mossi umidi gli aveva acconciati in una coda da cavallo decente
-allora... dov'è il mio amore?- gli chiese la ragazza
-sono proprio qui non vedi?- il biondo sgranò gli occhi alla vista di lei in sottoveste
-calmo. Amico calmo-
-spiritoso... intendo la pizza-
-oh emh è in forno. La vado a prendere-
-vuoi una mano?-
-NO! Emh stai lì non ti muovere assolutamente faccio io-
-se solo si alza o fa un movimento... io la porto in camera e non esce per i prossimi due giorni che lei lo voglia o meno-
-oh ok calmati-
-sono calmissimo-
-si vede- sbuffò e diede uno sguardo al soffitto
-Granger- ringhiò a denti stretti Draco
-basta con questa storia. Non stavo guardando il cielo. Ammiravo il soffitto-
-si e io sono il migliore amico di Potter... tieni prendine quante ne vuoi- disse per poi mettere in tavola i due vassoi con la pizza all'interno. La ragazza ne addentò una fetta e ne rimase come incantata... la pizza fa quest'effetto... e ne prese subito altre 3 e le appoggiò nel piatto, Draco si stava godendo la scena, Hermione sembrava una piccola maialina, si era pure sporcata una guancia di salsa; prese una fetta Margherita e con molta attenzione la studiò
-beh? La guardi e basta? Se non la vuoi la mangio io- gli disse risvegliandolo dai suoi pensieri, prese il triangolino e lo portò fino alla bocca per addentarlo, appena le sue papille gustative sentirono il sapore della pizza, fecero un festino, il biondo sgranò gli occhi, era venuta molto buona
-dillo che è buonissima-
-appena sufficiente- mentì non spudoratamente di più, era fantastica
-eh ci credo eh-
Il biondo sbuffò, era dannatamente buona, la pizza, ma in generale il cibo, se fatto a dovere, è un orgasmo per le papille gustative
-voi serpeverde non siete bravi a mentire-
-e voi grifondoro siete dei noiosi ficcanaso-
-siamo curiosi. È differente-
Continuarono il loro pasto in silenzio, perché entrambi stavamo realizzando che qualcosa era cambiato.
Forse Hermione non aveva mai superato quella "cotta"per Draco, viceversa il ragazzo. Troppo impegnati ad odiarsi per mettere in campo una nuova pedina, i sentimenti.

Un amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora