Questa Dramione si svolgerà al settimo anno. Dopo la caduta del Signore Oscuro, Hermione e Draco faranno la conoscenza di sentimenti sconosciuti.
Non fatevi ingannare dai primi capitoli, la storia si evolve nel corso del tempo
Era ormai autunno ad Hogwarts, foglie secche e prive di colori primaverili, alberi spogli, un freddo atroce e un vento fortissimo, mancava poco più di una settimana al Gran Ballo d'autunno, Draco ed Hermione semplicemente si ignoravano, la ragazza doveva metterci tutta la sua forza di volontà per non ucciderlo a mani nude, il biondo dal canto suo, era indifferente, o almeno era quello che le faceva credere, pensava a lei abbastanza da sognarla la notte ed avere anche incubi; ogni volta che la incontrava o sentiva la sua voce, gli si creava un nodo allo stomaco, la stessa voce che per colpa sua ha urlato, ha sbraitato e ha gemuto il suo nome. Le lezioni passavano abbastanza veloci, le ronde notturne non erano mai un problema poiché non si incontravano mai. Durante una "normale" mattinata, Hermione aveva alcuni problemi per la testa, aveva consegnato in largo ritardo quella stramaledetta ricerca di Babbanologia, stava pensando a Ron, a cosa mettere al Ballo e infine per coronare gli incubi anche a Draco. -Herm ma che hai oggi?- chiese Harry seduto accanto alla riccia nell'ora di pranzo -nulla perché?- rispose un po' perplessa la ragazza -hai qualcosa di diverso..... ti sei truccata? Ah no.... la divisa, è nuova? Ma no.... i capelli!- -si..... ho usato la piastra- -Harry come fai a non accorgerti dei suoi capelli!!- disse Ginny -non è troppo sveglio- aggiunse Neville -Herm c'è qualcuno che ti guarda- le disse sottovoce la rossa, la ragazza alzò lo sguardo e incontrò due occhi ghiaccio guardarla con malizia -che è successo tra te e il furetto?- le chiese Harry che aveva ascoltato la conversazione -nulla di che..... semplicemente tutto il legame che si era creato.... semmai ci fosse stato..... è andato completamente a farsi benedire- Hermione non aveva detto a nessuno di quello che era successo con Draco, sarebbe stato spedito in un battito di ciglia ad Azkaban, per non parlare poi del mezzo stupro. Harry non rispose, si limitò a guardarla con un po' di tristezza, era come una sorella e vederla in quello stato gli faceva male. -Herm tu con chi vai al ballo?- chiese Luna -non lo so ancora..... in circa 27 ragazzi mi hanno chiesto di andarci, ma ho detto no.... preferisco andarci da sola- -allora ti accompagno io..... che ne dici.... vuoi venire al ballo con me?- gli chiese il bambino sopravvissuto imitando i gesti di George Weasley -va bene Harry basta che non lo rifai mai più- disse ridendo la ragazza -dopo pranzo abbiamo qualche lezione?- chiese Ginny -non per noi della squadra..... abbiamo gli allenamenti alle 16- rispose la riccia -allora io e te andiamo immediatamente ad Hogsmade a vedere di qualche vestito- continuò la rossa prendendo sottobraccio la grifona e allontanandola dalla Sala Grande per andare nei dormitori. Si divisero per andare nelle rispettive stanze e tornarono in meno di 5 minuti davanti il quadro di Fred, il quale stava dialogando molto allegramente assieme ad un gruppetto di Grifondoro -Ehyla Granger! Come mai da queste parti?- -devo farci l'abitudine..... vado assieme a Ginny per comprare un vestito per il ballo- -sta arrivando.... divertitevi- disse il rosso con un accenno di tristezza. La rossa uscì dal quadro e vi salutò il fratello e la migliore amica, che insieme a quest'ultima si diresse verso le vie di Hogsmade. -Herm che ne dici se torniamo da quella strana signora.... Cissy Red del negozio fatto e cucito- -perfetto mi sembra una splendida idea- le disse la riccia dirigendosi verso Hogsmade. Entrarono nel negozio e vennero accolte molto calorosamente da Miss Red, le riferirono cosa stavano cercando e iniziarono una lunga ricerca all'ultimo abito. Dopo quasi 17 abiti cambiati Ginny trovò il suo vestito perfetto. Era verde scuro ricamato con a del pizzo nero, una scollatura profonda ma non troppo eccessiva, le ricadevano morbido sul fianchi e si apriva sul fondo come una campana
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