Capitolo 30

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Hermione si diresse con la dovuta calma e soprattutto il sangue freddo verso la stanza delle necessità, erano le 22:06, vide draco con una camicia nera e i pantaloni del medesimo colore e i capelli perfettamente pettinati.
-sei in ritardo Granger di 6 minuti e 28 secondi-
-stavo cercando di scansare Gazza-
-non hai tutti i torti, quell'uomo e il suo gatto mettono parecchia ansia...... come sei sexy vestita così- disse il biondo ammirando i dolci abiti della ragazza -sarà un piacere sfilarteli- disse con un ghigno molto ma molto malizioso
-nei tuoi sogni-
-non sai cosa sogno mezzosangue-
-beh non ci tengo nemmeno a saperlo. Cosa vuoi perché mi hai chiesto di vederci?- chiese la riccia già stanca della conversazione
-calma dobbiamo parlare quindi entra-
-dopo di lei Malferret- disse ironica
-insisto mezzosangue prego- il biondo fece un ghigno Made in Malfoy. Hermione a quelle parole entrò nella stanza e vide una cosa che la lasciò senza parole: una copia esatta del lago nero
-è..... è.... è bellissimo- disse accostandosi ad un albero
-il lago nero è uno dei miei posti preferiti-
-molto interessante.....- disse sarcastica -di che vuoi parlare-
Draco guardò dalla testa ai piedi la ragazza e si avvicinò a lei, la incastrò tra un albero e le sue braccia, i loro sguardi si incrociarono, lei si perse in quegli occhi tanto belli da far paura, un azzurro ghiaccio talmente intesi da sperdersi; lui si immerse nel suo sguardo così bello e perfetto, i suoi occhi Ambra erano la cosa più bella che avesse visto fino a quel momento. Draco distolse il suo sguardo per concentrarsi su altri tipi di occhi
-pizzo nero.... gran classe- disse il ragazzo guardando nella scollatura di lei che in imbarazzo cercò di coprirsi alla meglio
-Ma-Malfoy che s-stai facendo?- disse la riccia balbettando, vedendo il ragazzo molto più vicino a se di quel che pensava
-voglio parlare ma ti voglio vedere negli occhi- disse il biondo apparentemente con voce fredda, infatti lo era, ma dentro gli stava salendo la voglia sia di schiantarla che di farla sua.
-va-va bene d-di cosa vu-vuoi p-parlarle- Hermione era in completo imbarazzo, era ad un centimetro di distanza dalla bocca del ragazzo, stava sentendo il suo respiro sul suo collo, stava sentendo quasi il suo battito e aveva sentito il suo profumo.....
-no. no. no. non è possibile che appartenga a lui il profumo sentito dall'Armontentia. Io non posso essere o innamorarmi di questo essere spregevole..... si ok poche ore prima lo avevo baciato e appassionatamente e si avevo sentito molti brividi, cosa che con Ron non mi era mai capitata...... ma non posso è possibile che tra tutte le persone di questo mondo il destino abbia scelto proprio la peggiore- questi pensieri stavano solcando la mente della riccia in un battito di ciglia
-devi pagare per aver voluto scommettere contro il banco- disse Draco, la ragazza lo guardò con aria interrogativa
-lascia stare mezzosangue è gioco d'azzardo- disse seccato
-sei qui perché hai perso a Quidditch e ora ti tocca passare la notte con il lupo cattivo sola soletta- un sorriso tutt'altro che rassicurante solcò il viso del ragazzo
-non mi toccherai nemmeno con un dito. Se solo ci provi-
-che fai? Mi scagli una maledizione senza perdono?- disse il biondo ghignando. La ragazza stava per controbattere quando il ragazzo fece scivolare la sua mano destra nel suo interno coscia, la riccia si maledì per aver acconsentito ad indossare una gonna e pure corta, presa alla sprovvista s'irrigidì immediatamente al suo tocco
-suvvia Granger non fare la timida- continuò il principe delle serpi andando sempre più vicino con la mano nella zona interessata. Hermione era sul punto di piangere, sapeva benissimo che non sarebbe finita bene se Draco avesse continuato a quella maniera. Il serpeverde stava facendo sempre più sul serio, il suo amico se ne era già accorto da un bel po'
-se solo osi continuare ti garantisco che non finisce bene- disse hermione cercando di essere il più normale possibile; a quelle parole il biondo non ci pensò due volte a toccarle la sua intimità, la ragazza dovette trattenere un gemito di passione, e lavorò d'astuzia, aprì leggermente le gambe, il ragazzo sorrise
-ora si ragiona Granger- il biondo abbassò l'altro braccio ed Hermione riuscì con molta audacia ad estrarre la bacchetta
-INCARCERAMUS- Draco era avvolto da corde, non se lo sarebbe mai aspettato in quelle circostanze
-liberami immediatamente!-
-no Dracuccio dobbiamo passare la notte insieme non ricordi?-disse hermione imitando quell'oca senza cervello di Pansy Parkinson
-alla fine dovrai farlo e appena ti prendo finiamo quello stavamo iniziando-
-non mi sono spiegata bene..... non mi toccherai mai più in quel modo capito?- disse la riccia molto diretta
-ti posso anche contaminare- continuò
-non fare questi discorsi- ribatté il giovane Malfoy. La ragazza lo squadrò, vide nei suoi occhi tutto il dolore della guerra e tutte la gente morta ingiustamente.
-anche se la guerra è finita e non ci dovrebbero più essere pregiudizi sul sangue, non vuol dire che mi stai simpatica, no, sarai sempre la sporca mezzosangue per me. Però non riesco più a sopportare che altra gente si auto infligga aspre parole..... che per di più ho appellato io stesso- continuò tutto d'un fiato il ragazzo
-DIFFINDO- pronunciò Hermione, le corde che immobilizzavano il ragazzo si stavano allentando e si sciolsero del tutto. Draco massaggiava i polsi un pochino doloranti, la ragazza gli camminò incontro e lo abbracciò e qualche lacrima le solcava il viso
-ti ringrazio- disse la riccia, il biondo preso alla sprovvista s'irrigidì al contatto con ragazza e dopo un millesimo di secondo si fece travolgere da quel piccolo corpo. E le sue narici furono invase dal suo profumo. Gli era molto familiare ma non riuscì a ricordare dove lo avesse già sentito, ma una di una cosa era certo, adorava il suo odore.
Hermione era avvolta dalle sue possenti braccia e riuscì a sentire il suo battito cardiaco e le fece salire miliardi di brividi
Rimasero abbracciati per alcuni minuti ma nessuno dei due si voleva separare, ne avevano bisogno entrambi di quel contatto. Il biondo si scostò e si allontanò di qualche passo da Hermione.
-non una parola con nessuno- disse freddo il biondo
-ci puoi scommettere- ribatté lei e si diresse alla porta e Draco la seguì a ruota, uscirono e la porta scomparve dopo poco.
-a mai più Malfoy-
-lo stesso Granger-
Hermione si diresse per andare nei dormitori, ma il biondo la fermò e le diede un bacio a fior di labbra. La ragazza rispose immediatamente al bacio, mise le mani dietro la sua testa e iniziò a giocare con i capelli, cosa che fece impazzire il biondo; Draco prese per i fianchi Hermione, fece accomodare le sue gambe sul suo bellissimo e scolpito addome. La ragazza non aveva mai sentito una passione così travolgente con nessun altro e presa dalla foga, picchettò con la lingua sul labbro inferiore del biondo e quest'ultimo rimase sbalordito dalla reazione della Granger ed iniziarono a scambiarsi baci molto più passionali, le loro lingue danzavano con armonia quasi come se lo avessero fatto milioni o miliardi di volte. Si staccarono per riprendere fiato ed entrambi avevano le labbra un pochino gonfie e più rosee del normale, Draco fece scendere Hermione.
-è sbagliato- disse lui
-è proibito- aggiunse lei

Un amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora