Capitolo 36

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Erano finalmente giunte le 15, l'incontro si sarebbe disputato tra brevi minuti, la squadra dei serpeverde era riunita nello spogliatoio per ripetere gli schemi di gioco
-tu Blaise starai il copertura mentre Theodor cercherà di avanzare, io ovviamente darò la caccia a quel maledetto boccino. Tutti gli altri aiuteranno sia Zabini che Nott. Dobbiamo vincere!- incitò Malfoy
-E VINCEREMO!- urlarono tutto insieme.
Nello spogliatoio dei grifoni c'era molta più tensione, Harry rivolgeva a stento la parola a Ron mentre si concentrava sullo schema di gioco
-allora come sapete già Hermione sarà la cercatrice per questa partita, io prenderò il posto di Lent... uh scusate Ron come portiere, Ginny devi cercare di fare più punti possibili, ti aiuterà Colin, i battitori aiutino Hermione e Ginny- comandò Harry
-scusa eh! Ma perché prendi il mio posto non ce la fai proprio a stare in panchina?!- chiese Ron non del tutto calmo
-no Ron-Ron io starò in campo per dare indicazioni ad Hermione e poi sono più agile e veloce di te- ribatté il bambino sopravvissuto. Weasley sbuffò ma non voleva causare altre liti,  aveva già perso due migliori amici e la sua unica sorella.
Entrarono in campo tutte e due le squadre, la partita ebbe finalmente inizio, Madama Bumb liberò i bolidi e il boccino
-ALTRI 10 PUNTI A SERPEVERDE, ORA È IN VANTAGGIO DI 90 A 60-
Hermione cercava in tutti i modi il boccino o una testa platinata che lo rincorreva ma non la trovò
-cerchi qualcosa mezzosangue-
La ragazza non si girò nemmeno, avrebbe riconosciuto quella voce tra mille
-nulla che ti interessi- rispose e poi vide un brillio volare all'impazzata proprio dietro Draco 
-scusa ma devo vincere una partita- continuò e superando il biondo volò come non mai per raggiunge la piccola sfera dorata, in tutto questo il biondo non si era nemmeno accorto che Hermione stava per catturare il boccino, fece uno scatto rapido degno di un cercatore esperto ma arrivò troppo tardi Hermione Jean Granger aveva vinto
-HERMIONE GRANGER CONQUISTA 150 PUNTI PER IL BOCCINO GRIFONDORO VINCE!- urlò l'altoparlante
-NO! NON È POSSIBILE! Non anche qui..... non anche qui!- Era tutto quello che il cervello di Draco riusciva a formulare, la sua sconfitta, si era fatto batterete da una sporca mezzosangue che sapeva a stento stare su una scopa.
Tutti i giocatori verdi argento uscirono arrabbiati e delusi, mentre i grifoni si stavano pavoneggiando della vittoria, tutti sugli spalti gridavano il nome della riccia che in preda all'emozione si buttò tra le braccia del bambino sopravvissuto piangendo di gioia
-Grazie per questa opportunità ora so cosa si prova-
Harry non sapeva che dire era anche lui incredulo, non si aspettava di certo che la sua migliore amica so-tutto-io riuscisse a battere Malfoy che dopotutto era anche un bravo cercatore
-Grazie a te che ci hai permesso di vincere- rispose semplicemente.
Le ore successive erano passate tra abbracci ed incoraggiamenti specialmente alla regina dei grifoni, che imbarazzata ringraziava timidamente, arrivò in camera e si fece una bella doccia rinfrescante ma non troppo lunga, voleva farsi un bel bagno caldo dopo cena per rilassarsi completamente, uscì, si mise la divisa rigorosamente stirata e non si accorse che era in ritardo per la cena. Arrivò in sala grande e si mise accanto a Ginny ed Harry, la McGranitt iniziò dopo pochi istanti a fare il classico discorso prima di cenare
-buonasera ragazzi, come ben saprete domani avranno inizio le lezioni, spero vi siate divertiti durante questa settimana di riposo, recupereremo alcuni argomenti dello scorso anno, molto utili per chi era troppo impegnato o impegnata a combattere una guerra magica. Volevo fare poi i miei più sentiti auguri alla squadra dei Grifondoro che oggi ha vinto il torneo tra case, e un buon augurio alla strega più brillante della la sua età Hermione Granger che è riuscita a dimostrare a tutti noi ma in primis a se stessa che non è brava solo nello studio ma anche nello sport e come conseguenza della vittoria i Grifondoro potranno scegliere un evento a loro piacimento, ovviamente lo potranno scegliere solo chi fa parte della squadra.
Detto ciò buon appetito-
Concluse la preside e al suo schiocco di dita, sui tavoli comparve ogni tipo di prelibatezza.
-sai Herm se ti impegni ancora un po' potrai diventare cercatrice titolare se ti fa piacere- le propose Harry
-beh ci devo pensare ma non mi sembra una cattiva idea- le rispose addentando una coscia di pollo.
Dall'altra parte della sala due occhi di ghiaccio la stavano mangiando viva, scrutavano ogni suo movimento, ogni sua smorfia e ogni suo sorriso con molta attenzione
-Dra chi stai guardando?- chiese Blaise facendo tornare con i piedi per terra il biondo
-oh nessuno- rispose secco e continuò a mangiare fino a quando non si accorse che lei si stava allontanando dalla sala
-Herm dove vai?- chiese Harry
-vado a fare un bagno con Mirtilla- rispose scherzosa la riccia e uscendo si diresse verso i dormitori inconsapevole di essere seguita.
Prese il suo pigiama con l'intimo di ricambio, un telo, shampoo e balsamo alla vaniglia, bagnoschiuma al gelsomino e alcuni sali speciali da bagno. Mise il tutto in un
beauty-case e si diresse verso il quinto piano.
Entrò e si raccomandò per bene di chiudere con molti incantesimi la porta, così non sarebbe bastato un semplice Alohomora per accedere al bagno. Fece scorrere l'acqua e salutò Mirtilla con un caldo sorriso. Appena la vasca fu pronta fece un incantesimo per far mantenere l'acqua calda e vi ci entrò
-sai non sei l'unica che viene qui- disse il fantasma sbucando da sotto l'acqua
-Mirtilla per favore un po' di privacy-
-oh scusa anche lui vuole sempre che lo lasci solo, mai una persona che mi assolti- disse tristemente la ragazza che si tuffò nelle fognature

-finalmente sola-

La ragazza poté finalmente rilassarsi e ascoltò della sana musica babbana, la sua band preferita gli One Direction, e così si lasciò andare nel più completo riposo. Finì per addormentarsi e fu risvegliata da un movimento brusco da parte dell'acqua, si alzò quasi di scatto per vedere con chi avesse l'onore di stare in compagnia
-mezzosangue cosa ci fai qui?- chiese il biondo con un ghigno Made in Malfoy,  la grifona sbiancò, tra tutte le persone non si aspettava di certo lui e in quelle circostanze
-cosa c-ci fai t-u qui- rispose cercando di essere normale
-volevo farmi un bagno e sono entrato da una finestra visto che la porta era chiusa-
-ma se è chiusa un motivo ci sarà- ribatté Hermione coprendosi il più possibile con la schiuma, dettaglio che non sfuggì allo sguardo del ragazzo che ne approfittò avvicinandosi di più alla ragazza
-non ti avvicinare- ribatté la grifona  guardandolo fisso negli occhi, ma Draco non l'ascoltò minimamente e si mise accanto a lei bloccandole una probabile via d'uscita ed Hermione avvampò di colpo
-mezzosangue ora lo vedi che effetto di faccio-
-non sei te è l'acqua troppo calda- disse mentendo
-o forse è qualcos'altro ad essere caldo- Continuò
-ti ricordi dove eravamo rimasti?- chiese e lei lo guardò con aria interrogativa
-vedo che dimentichi in fretta- detto ciò la prese per i polsi e la mise sopra di se iniziandola a baciare con molta passione.
Hermione colta alla sprovvista non sapeva che fare il suo cervello le diceva di staccarsi da quelle labbra che erano diventate come droga, ma il suo cuore voleva continuare, andare fino in fondo con lui, Malfoy o forse meglio dire Draco, il suo acerrimo nemico. Il cuore prevalse sulla ragione e si lasciò travolgere da quelle grandi braccia, anche se lei era consapevole del fatto che fosse sbagliato.
Il biondo si staccò di malavoglia per parlare
-hai lanciato il Muffliato?- chiese ad un centimetro dalle sue labbra
-no- rispose la ragazza.
A quella negazione il ragazzo la prese in braccio prese le loro cose e corse a più non posso verso la stanza delle necessità.
Entrarono e videro un letto matrimoniale a baldacchino senza luce ma illuminata da tante piccole candele profumate alla vaniglia.
Poggiò delicatamente la ragazza bagnata sopra le lenzuola e vi si sdraiò sopra anche lui continuando a baciarla senza rovinare l'atmosfera che si era creata.
Hermione sentii talmente tanti brividi che con Ron non si erano mai presentati, Draco al canto suo era completamente nervoso, non sapeva come comportarsi, fino a quel momento era stato il cuore a guidarlo. Poi decise di andare letteralmente fino in fondo e si staccò di nuovo da quel magico contatto per andare a sondare la parte inferiore del bellissimo corpo della ragazza, trovata la metà iniziò a leccarla delicatamente facendo subito gemere di passione Hermione, e questo fece in scaturire un sorrisetto sul biondo che continuò molto più voglioso di prima, perché ora la voleva la desiderava e mai pensava che avrebbe bramato una persona così tanto. Ritornò sopra di lei e cercò l'approvazione nel suo sguardo e appena la vide penetrò molto delicatamente, quasi come se fosse la prima volta per entrambi, lei gemette quasi immediatamente e Draco iniziò a spingere poco alla volta sempre più velocemente, ma con dolcezza, una dolcezza estrema, aveva paura di farle male, un sentimento nuovo, non si era mai preoccupato della sua partner, MAI, almeno fino a quel momento, quando capì che la sua Hermione non era come tutte le altre sgualdrine, era diversa.
La ragazza gli fece capire che non c'era motivo di preoccuparsi e da lì a poco il biondo penetrò sempre con più velocità facendola gemere ancora e ancora fino a quando lei non venne e dopo un paio di spinte venne anche lui.
E si addormentarono abbracciati, sudati e bagnati allo stesso tempo, erano letteralmente diventati una cosa sola...

Un amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora