Capitolo 12

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Hermione's pov
Iniziò a levarmi la fasciatura che avevo sull'avambraccio e mostro la ferita a draco e notò con pena che era peggiorata, era infettata e sporca di sangue, sia secco che non. Vidi nel suo sguardo un pizzico di tristezza, notai del luccichio nei suoi occhi, gli scese una lacrima, che gli levai io con un dito. Fece combaciare  i nostri sguardi e i nostri occhi si incontrarono per la prima volta senza odiarsi; mi vennero i brividi nel vedere un Draco diverso.
Con la magia mi pulì e medicò la ferita e la fasciò molto meglio di come aveva fatto Harry, e mi diede un bacino sopra di essa
-Narcissa mi dava sempre un bacino su una sbucciatura o dove mi faceva male una parte del corpo- mi disse con un po' di nostalgia
-ti manca?- gli chiesi
-può sembrare strano ma no, lei poteva scegliere e ha scelto la parte sbagliata, forse per colpa della sua famiglia e di mio padre, ma era pur sempre in grado di scegliere con la propria testa- mi disse con una naturalezza inquietante
-e tuo padre?- gli richiesi io
-sta aspettando il bacio del dissennatore, volevano farlo marcire ma il ministero ha cambiato prospettiva e hanno deciso di dargli una morte lenta e dolorosa, ma non troppo lenta visto che il mese prossimo morirà- mi disse ridendo
-perché ridi, è tuo padre mica un estraneo- gli dissi io pietrificata dal discorso che aveva appena fatto.
-uh! Non devo dare nessuna spiegazione benché meno a te!-
-se la metti così....- feci per materializzarmi da sola ma non ci riuscii
-non puoi materializzarti da dentro Manor, c'è un incantesimo che impedisce alla gente comune ossia i mezzosangue e i sanguesporco a materializzarsi per uscire-
-e allora come mai sono qui?- gli dissi abbastanza arrabbiata per come mi aveva definita
-perché ti ci ho portato io. Ma non puoi materializzarti di tua iniziativa anche se mi tocchi. Se vuoi ritornare ad Hogwarts deve farlo  un membro della famiglia o un purosangue.- mi disse cambiando tono da un momento all'altro
- E te non sei nell'uno nell'altro- mi disse insultandomi. Dopo le sue parole sentii gli occhi pizzicare, quasi bruciare, volevo piangere ma non volevo che draco mi rivedesse debole per la terza volta in un solo giorno.
-non mi aspetto delle scuse da parte tua per gli anni di insulti, non mi aspetto nulla da te, ma pensavo che con l'arresto dei tuoi genitori, avessi capito chi erano i buoni e chi i cattivi. Voldemort era un mezzosangue e per di più era venuto al mondo grazie ad un filtro d'amore, e si sa che chi è frutto di una pozione d'amore è incapace di provare emozioni.- gli sputai quelle parole talmente scandite che abbassò la testa, ma appena pronunciai il nome di quel pazzo schizzato, tirò immediatamente su lo sguardo e poggiandolo su di me.
-infatti come hai appena detto io non ti chiederò mai scusa, non si può cancellare il passato- momento di silenzio
-credi veramente di essere forte?- mi provocò
-si e a differenza tua io non sono vigliacca-
Lui non ascoltò nemmeno la mia risposta che si avvicinò lentamente, io indietreggia e lui continuava ad avanzare fino a che non mi mise contro una parate. Potevo sentire il suo respiro il suo profumo; mise le sue possenti braccia tra il mio corpo per impedire una mia fuga,
-ora sei forte?-
-si-
-allora perché non mi stai schiantando?- Mi disse e si avvicinò molto al mio viso, essendo io più bassa di lui.  A quelle parole avvampai e questo particolare non sfuggi a draco che mi prese in braccio per i fianchi
-mettimi giù subito!!-
-sennò?-

Un amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora